Ho voglia di baciarti

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cap. 6

Pov Katie's

Beh il primo giorno ad Hogwarts non è stato tanto male come avrei pensato.

Sono arrivata tardi per colpa di Draco, ma il resto è andato abbastanza bene.

Marcus mi ha fatto mille domande sul perché ci ho messo così tanto tempo ad arrivare, ho dovuto mentirgli:

'Mi sono persa'.

Ma proprio in quel momento Malfoy aveva fatto la sua entrata in Sala Grande ed era arrivato al tavolo per sedersi anche lui. Speravo con tutta me stessa che Marcus non se ne fosse accorto e infatti, per mia fortuna, così è stato.

È passata un settimana, gli studi vanno abbastanza bene, me la cavo, ma credo di non piacere a Piton, non c'è stata volta in cui nella sua ora non ho causato una mini esplosione, ma almeno non sono l'unica, Simus Finnegan sembra avere il mio stesso talento.

Ho fatto anche amicizia con Fred e George Weasley, sono dei Grifondoro ma sono davvero forti!

Le ragazza Serpeverdi qui non sono il massimo..gli sto alla larga. Non mi piacciono per niente.
Astoria rimane sempre l'unica amica che ho.

Draco invece, mi ha ignorato per tutto il tempo. L'unica cosa che non mancava mai era il nostro Impprovviso contatto visivo.

Quando succede spero sempre che Marcus non lo noti. È più forte di me, non riesco a distogliere lo sguardo dal suo.

«Ragazzi siete stati fantastici!» esclamo. «Ma la prossima volta voglio essere coinvolta anch'io in uno dei vostri scherzi»

«Lo faremo» ammicca Fred. «Vero George?»
«Affermato Fred» continua lui.

«La faccia dalla McGranitt è stata indimenticabile!» scoppio a ridere solo a pensarci.

«Ora vado, ci vediamo Weasley!» li saluto a mo' di soldato e loro ricambiano con un occhiolino lampo.

Mi dirigo verso la camera di Marcus, ha detto di non sentirsi bene, ha saltato l'ultima lezione.
Voglio vedere se ora sta meglio.

«Ei» spalanco la porta di camera sua, mi diverte vedere la sua espressione arrabbiata quando lo faccio. «Ti senti-» la voce mi muore in gola quando realizzo la scena davanti ai miei occhi.

«M-arcus» non ho mai pronunciato il suo nome con tale dolore e delusione.

La vista mi si appanna per colpa delle lacrime.

È a letto con un altra.

La ragazza con cui mi ha tradito è la stessa che mi ha detto di fare attenzione a chi frequento.

Pansy Parkison.

Appena si accorge di me, sbalza in avanti, completamente nudo.

«Katie..io..no» farfuglia mentre afferra qualcosa per coprirsi.

«Non dire una sola parola!» urlo con rabbia. «Un fottuto anno e mezzo buttato così» continuo.
«Mi fai schifo, Marcus» sputo veleno.
«Cazzo Katie, aspetta!» grida, ma io sono già fuori la sua stanza correndo in camera mia.

Non ci posso credere. L'ha fatto sul serio. Chissà da quando. Chissà quante volte!

E io che mi sentivo in colpa solo perché desideravo le labbra di un altro alle sue.

Lui mi ha praticamente usato.

«Katie, che succede?» domanda preoccupata Astoria quando mi vede in lacrime.

«Marcus..lui..era con Pansy..a letto, lui» prendo un profondo respiro. «Mi ha tradito, Astoria»

La sua espressione però non sembra sorpresa.

«Cosa c'è?»
«Katie io-»
«Non ci credo!» sbotto fuori di me. «Lo sapevi!»
«Perché credi che inventavo sempre scuse per non vederti?! Mi sentivo in colpa!»

«Vaffanculo, fanculo tutti, eravate l'unica cosa che avevo» le lacrime mi bagnano le guance, ma non mi preoccupo nemmeno di asciugarle.

«Mi fidavo di entrambi!»

«Volevo dirtelo, davvero, ma mi ha fatto promettere di non farlo..»

«Fottiti, fottetevi tutti e tre» deglutisco pesantemente. «Dimmi, solo questo, da quando?»

«Da..Katie..» i suoi occhi sono lucidi.
«Da quando?!» alzo il tono.

«G-ià da qualche mese, s-empre con..Pansy, avevano una specie di relazione..»

E queste parole bastano per mandarlo fuori dalla mia vita, per sempre.
Scappo via da quella camera.

Raggiungo un posto che ho scoperto qualche giorno. La Torre Astronomia.
Non c'è mai nessuno. È sempre vuota, silenziosa e inoltre c'è un panorama mozzafiato.

Mi avvicino alla ringhiera e accolgo tutto il vento freddo che mi colpisce sulla faccia.
Le lacrime volano via lasciando spazio a delle nuove. Poi una voce.

Una voce che ormai ho imparato a conoscere, arriva alle mie orecchie.

«La smetti di occupare il mio posto Margot
Asciugo veloce gli occhi, ma non me la sento di girarmi verso di lui.
«Katie» pronuncia il mio nome più serioso. Lo sento farsi sempre più vicino e questo non mi piace per nulla.

«Allontanati» dico.
«Stai bene?» mi ignora. Mi volto verso di lui e la sua espressione cambia radicalmente, quando si accorge che sto piangendo. Sembra quasi preoccupato.

«Chi ti ha fatto piangere?» chiede duro.
Scuoto la testa abbassando il capo.
«Guardami» ordina.
«È stato M-arcus» butto fuori. «Si scopava un altra» prendo le distanze da lui.

Silenzioso tira fuori il pacchetto di sigarette, ne prende una, la porta alle labbra e dopo averla accesa inizia a fumare.
«Lo vedi?» si siede a terra. «Vedi come fa schifo l'amore?» il fumo sfugge dalla sua bocca.

«Prima o poi..uno dei due sarebbe uscito con il cuore spezzato, il destino ha voluto che fossi tu» mi indica.

«Confortante» sbotto.

«Oh, piccola Katie» fa un altro tiro. «Non sto cercando di farti sentire meglio, è quello che ti meriti»

Le sue parole mi affliggono solo altro dolore.

«Te lo meriti per avergli dato te stessa» continua. «Per questo preferisco scopare solo, niente impegni» scrolla le spalle.

«L' avevo capito» mi siedo accanto a lui, con la schiena verso il muro.

«Lo ami?» chiede spegnendo la sigaretta.
«Si» rispondo, mentre vedo i suoi occhi oscillare nei miei.

«Ma, non come un anno fa, la nostra relazione era diventata, una relazione di abitudine» lascio un respiro.

«Il fuoco tra noi si era spento da un po» dico con il tono triste.
«Quel fuoco si chiama passione» si volta di profilo.
Io rimango silenziosa ad osservarlo. Ha l'espressione stanca, i suo capelli sono spettinati, nonostante abbia smesso da poco di fumare riesco a sentire solo il suo profumo di colonia.

«Puoi smetterla di fissarmi così?» borbotta, girandosi verso di me.

Mi perdo nei suoi occhi, è l'effetto più stano che abbia mai provato, mi fanno desiderare di restare così, qua, ad osservarli, per ore.
A volte sono freddi, cupi e altre volte profondi e meno grigi.
Con la luce della luna sembrano quasi azzurri.

La sua mano sulla mia guancia mi fa trasalire. Abbasso lo sguardo sulle sue labbra che ora accorgo molto vicino alle mie.

Quante volte ci siamo ritrovati in questa situazione?
Quante volte ho sperato di scoprire che sensazione poteva darmi la sua bocca a contatto con la mia.

Sembra un dejavu ogni volta, ogni volta sappiamo come andrà a finire, che uno dei due si tira in dietro. Ma se invece..

«Ho voglia di baciarti»

Get me || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora