cap. 40
Pov Katie's
«Draco..ci vai davvero?» sussurro piano mentre riprendo ad indossare i visiti.
«Ma che succede? È da ieri sera che sei strana» è vicino al lavandino che si lavando i denti. Indossa solo dei pantaloni grigi, mi domando come faccia a non avere freddo.
È vero, ieri sera quando abbiamo finito di fare l'amore non ho baciato il suo petto come ero solita fare, non gli ho accarezzato i capelli come ho sempre fatto, non ho risposto al suo ti amo, ma gli ho semplicemente sorriso.
«Katie, ho sbagliato qualcosa ieri?» si avvicina. «Ho detto qualcosa di troppo mentre lo facevamo o-»
«Draco..no» rispondo. «Ieri è stato bellissimo, come tutte le volte» rispondo calma.
«Meno male» si lascia andare in un breve sospiro. «Allora cosa c'è?»Fagli la domanda Katie, falla.
«Eri un Mangiamorte?» la mia voce si fa piccolina mentre il suo volto si incupisce.
«Io..mi dispiace non vole-»
«Si» freddo. «Quindi?» continua, la mascella serrata.«Perché non l'ho mai visto?» sussurro indicando il braccio.
«È questo che pensi da ieri?» alza le sopracciglia. Sembra che si stia controllando nel non arrabbiarsi.
«N-..si..quello che ha detto tuo padre ieri mi ha solo fatto riflettere che tu non ti fidi abbastanza di me»
«Cosa?» si acciglia.
«Si, o me ne avresti parlato, ti ho raccontato tutto ciò che ho passato ma io di te..non so nulla di concreto»Lo sento sbuffare rumorosamente. Questo suo atteggiamento quasi mi infastidisce.
«Vado, Justin mi aspetta»
Chiudo le mani in pugni mentre esce dalla stanza indossando una maglietta nera.
«Stronzo» dico ormai da sola.
Ma non posso farlo andare via così.
Lo seguo scendendo veloce le scale.
«Draco!» lo fermo quando è sul punto di uscire.«Ci vediamo dopo» mi bacia a stampo come fosse nulla per poi chiudermi la porta in faccia.
Non fidarti di Chloé, era solo questo che volevo dirgli.
Serro le labbra infastidita, mi volto per salire di nuovo di sopra quando mi accorgo che Narcissa è in cucina, seduta a guardarmi.
«Vieni qui»
Mi avvicino lentamente a lei. Prendo posto di fronte silenziosa.
«Va tutto bene?» domanda dolcemente.
«Bene..si» alzo gli angoli delle labbra.
«So capire quando qualcuno mente, ti ricordo che mio figlio è Draco» ridacchia, gli occhi gli si rimpiccioliscono.
«Draco vi mentiva?» domando curiosa.
«Da piccolo lo faceva molto spesso, sono diventata brava a riconoscere chi mi mente, ora però è cambiato» dice contenta.Le rivolgo un sorriso che in realtà non so bene cosa significhi.
«Ti ha fatto male?»
«Cosa?» alzo il viso.
«Qui, ti ha ferito?» si tocca il petto.
«Penso che non si fidi di me» sospiro.
«Perché dici questo?»«Non mi ha mai raccontato il suo passato..lui sa tutto di me..e io..» mi torturo le mani per l'imbarazzo. È un po strano parlarne con sua madre..
«Mio figlio a volte è davvero un cretino» lo dice così spontaneamente che inizio a ridere divertita.
«Sai Katie..il suo passato non è stato pieno di luce come forse hai immaginato»
«Io so che era uno di loro..e non sono qui per giudicarlo, ma solo per ascoltarlo»
Il sorriso che mi lascia mi riempie di calore. Mi guarda con gli occhi che brillano mentre la sua mano si poggia su una delle mie spalle.
«Ha paura di questi Katie» indica la mia tempia con un dito. «Dei tuoi pensieri su di lui dopo aver sentito la sua storia»«Ma io non-»
«Lo so..lo so..ma devi dirlo a lui» si alza e con lei anche io.La porta d'entrata si spalanca scoprendo mia madre con due buste piene in mano.
«Grazie Narcissa» le faccio un grande sorriso che lei ricambia.
«Di cosa parlavate?» chiede mia madre posando le sacche piene sul tavolo.
«Mh..ti aiuto a posare le cose»
«Tranquilla tesoro, me la vedo io, va di sopra» dice Narcissa.Sono le cinque, ciò vuol dire che devo stare ancora un altra ora senza Draco.
È con mio padre, Lucius e mio fratello a vedere una partita di Quidditch. So che ama questo sport ma, se avessi avuto meno buonsenso gli avrei perfino chiesto di non andare solo perché so che li c'è anche Chloé.
Non sopporto quella ragazza, mi è stata antipatica dal primo momento.K: Come sta andando?
Gli mando un messaggio con la speranza che mi risponda.
Passano pochi minuti che il telefono inizia a squillare.D: Katie
K: Draco! Quando -
D: Riferisci che io e Justin ci tratteniamo qua, mangeremo in un pub, Mike e mio padre stanno tornando.
K: Oh..quando torni?
D: Non lo so
K: Draco
Un forte boato rimbomba attraverso il telefono.
D: Non ti sento bene..ci vediamo a casa
K: Si..ciao - ma lui aveva già staccato.Perché è stato così freddo? Sento una strana sensazione nello stomaco che non mi piace affatto. Deglutisco e rimando indietro le lacrime.
Sono le dieci.
Abbiamo cenato e ora siamo in salotto, ascolto con poco interesse le loro conversazioni mentre fisso la porta in attesa che arrivi Draco.
Ogni tanto abbasso anche lo sguardo sul mio cellulare solo per vedere se mi ha scritto qualcosa, ma niente.Forse esagero, forse sono paranoica ma, mi sto innervosendo e questo solo perché non riesco a smettere di pensare che insieme a lui ci sia anche lei.
Mi fido di lui?
«Katie, si è fatto tardi non trovi?» domanda Lucius.
«Stai bene?» continua.Annuisco.
«Com'è stata la partita?» domando.
«Ne abbiamo parlato tutta la serata Cat» dice mio padre.«Oh..ho sonno, meglio se vado a dormire»
«Non aspetti Draco, tesoro?» chiede mia madre.«Non penso che voglia essere aspettato» lo dico a voce così bassa che penso non mi abbiano nemmeno sentita.
«Cosa?»
«Va pure cara, ci vediamo domani» interviene Narcissa. La ringrazio mentalmente per avermi lasciato andare così in fretta, è l'unica che sa.Sono le undici quando finalmente riesco a prendere sonno. Riapro gli occhi e mi sembra passato solo un secondo da quando li ho chiusi, ma in realtà sono passate due ore.
È l'una.
Mi rigiro nel letto. Una figura alta è poggiata contro la parete immobile a fissarmi.«Draco?»
«Scusa, non volevo svegliarti» farfuglia.Accendo la luce che è sul comodino e finalmente riesco a vedere il suo volto.
«Ti sei divertito?..»
«Secondo te?»
Alzo le spalle. «Parliamo?» chiedo piano. È l'unica cosa che mi interessa ora.«Fa freddo non trovi?» si strofina le mani tra loro.
«No, si sta bene ora»
Lui però si alza lo stesso e tira fuori una coperta da dentro il mio armadio. Lascio che me la sistemi sulle spalle scoperte.«Non mi piace come ti ho trattato oggi»
Non mi piace litigare con lui, ogni volta che succede inizio a sentirmi sola, tutte le cose che faccio non hanno un senso, l'unica cosa che provo è una fitta nello stomaco.
«È arrivato il momento di parlare non trovi?»
Aggiorno il prima possibile💚
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Get me || Draco Malfoy
Fiksi Penggemar«Ritornerai da me, ritornano tutte» alza il tono. «Smettila di trattarmi come se fossi una di quelle ragazzine ossessionate da te!» sputo dandogli uno spintone. Ma lui alla sprovvista attacca una mano al mio collo e lo stringe arrabbiato fino ad a...