Get me || Draco Malfoy

Brava ragazza

cap. 16

Pov Katie's

«Mi basta sentire quelle parole Draco, poi sarò tua»

«Katie..» pronuncia. «Le cose stanno bene così» continua.

«Stanno bene così» ripeto asciugando gli occhi.

«Tu con lui e io continuo a scopare chi voglio» si siede comodamente con un quaderno aperto tra le mani.
«Sai, è bello avere sempre una ragazza diversa, sempre la stessa alla fine annoia» ghigna tranquillo.

Mi pento.
Mi pento di avergli detto tutto. Di avergli rivelato i miei veri sentimenti.

«Non piangere Katie, mai, hai capito?» si alza all'improvviso e io rimango confusa.

«Ti ho sbattuto la verità in faccia, tu non mi piaci» si sofferma maggiormente sulle ultime parole facendomi a brandelli il cuore.

«Tu ora, lo accetti. Smetti di pensarmi o stare male per me e vivi la tua patetica storiella con Lopez» sputa, ma il suo tono è strano, è come se pronunciare queste parole gli pesasse.

Mi guarda negli occhi. Loro mi raccontano cose diverse. Draco dice un sacco di cose e molte di queste non puoi sapere se sono vere o se sono false.
Ma i suoi occhi..quelli non mentono mai.
I suoi occhi sono nei miei e mi osservano in quel modo strano che nemmeno io so spiegarmi, mi leggono l'anima nello stesso modo in cui hanno fatto la prima volta.

Nei suoi occhi trovo un conforto che le sue parole però stracciano subito dopo.

«Hai capito?» alza di poco il tono.
«Theo è quello giusto» deglutisco, il secondo dopo mi allontano da lui e prendo posto.

Fa male. Le ginocchia mi tremano e ho tanta voglia di piangere.
Fa male essere rifiutati.
Fa male essere traditi.
Tutto il dolore procurato da Marcus ora si aggiunge a quello di Draco, squarciando ogni cosa buona in me.

Per mezz'ora nessuno dei due ha detto nulla. Ho passato il tempo a pensare e leggere qualcosa, Draco non ne ho idea è silenzioso e non riesco nemmeno a guardarlo.

Mi alzo e vado vicino alla piccola libreria che c'è, porto una sedia vicino ad essa e ci salgo sopra.

Voglio vedere se c'è qualcosa di diverso, non mi piacciono i libri di Pozioni. Mi annoiano e io già lo sono abbastanza.

Alzo le punte quanto posso e allungo il braccio quando ne avvisto uno.
C'ero quasi, l'ho toccato, forse sfiorato con due dita prima di perdere l'equilibrio..

Ero pronta a cadere e a ritrovarmi stesa a terra dolorante ma, invece mi ritrovo tra le braccia di Draco con la testa nascosta per lo spavento nell' incavo del suo collo e le mani strette alla stoffa della sua camicia bianca.

Il suo profumo di colonia mi arriva sotto alle narici e sentire il suo corpo a contatto con il mio è sempre una bella sensazione.

Ho le gambe unite e lui che le mantiene sul suo braccio per reggermi, mentre l'altro è dietro la mia schiena.

Alzo il volto incrociando il suo, ma è stato un errore.
È così vicino al mio, il giusto per farmi perdere la ragione.

E all'improvviso, come se lo volessimo più di ogni altra cosa al mondo ci ritroviamo con le labbra schiacciate luna all'altra.
Me le divora mentre mi aiuta a mettermi a cavalcioni. Mi sbatte con la schiena vicino alla piccola libreria, facendo cadere anche alcuni libri che finiscono sul pavimento.

Le nostre lingue danzano un ballo passionale e lungo. Si muovono sinuose luna all'altra intensificando l'incredibile desiderio che ho di fondermi con lui.

Ogni volta che lo bacio mi sento completa, ma ogni volta che lo faccio è un errore.

Poso le mani sulle sue guance e ci allontaniamo per qualche secondo per riprendere il respiro.

Chiudo gli occhi, la mente si è spenta dal primo momento in cui le sue labbra hanno toccato le mie e ora mi lascio guidare solo dalle sue mani che scorrono in basso a sfilarmi la gonna.

Ritorno con i piedi per terra. Lo guardo negli occhi non sapendo bene cosa stiamo combinando, prima di abbassargli velocemente i pantaloni e subito dopo i boxer.

Gli sbottono la camicia e lui fa lo stesso con la mia. Passo le mani su tutto il petto muscolo e come se avessi fame di lui inizio a baciarlo ovunque.
Lui mi priva dell'intimo mentre io sono impegnata a tatuargli il collo con baci umidi e caldi.
E lui sembra apprezzare, ansima al mio orecchio giocando con le mani vicino ai miei bottoncini turgidi.

Lo spingo all'indietro finché non cade seduto sulla sedia.
Mi posiziono sopra di lui. Lascio che muova il suo pene per qualche secondo intorno alla mia vagina, così da bagnarsi di più. E funziona, cazzo se funziona.
Mi abbasso lentamente, il suo membro mi penetrata con facilità fino in profondità.

«Piano» sussurra, mentre lo spingo ancora più dentro provando un leggero dolore che lui nota dalla mia espressione.

Poso le mani sulle sue spalle e lo guardo negli occhi prima di prendere movimento.
Mi spingo facendo scontrare i nostri fianchi. Il corpo mi viene invaso da brividi, ogni cellula dentro di me brucia dal piacere che ci stiamo dando.

«Mio Dio, siamo in classe» sussurro con difficoltà. Mi era sfuggito questo particolare..

«Shh, non pensare a quello, concentrati su quello che stiamo facendo» le sue mani che iniziano a massaggiarmi circolarmente i seni mi distraggono da ciò.

Mi muovo più veloce ansimando, con il mento rivolto verso il soffitto.
«Voglio sentirti, Katie, di il mio nome» dice fuori di se.
«Draco..» lo accontento. Gemo chiamandolo ogni secondo.
«Si..si» mormora. «Così..» alza il tono, mentre le sue dita mi solleticano i fianchi e poi scendono a palparmi le natiche che ad ogni movimento aggressivo che compio si contraggono.

Lo scopo con tutta la forza che ho in corpo. Lo bacio come se fosse l'ultima volta e gemo incontrollata come mai ho fatto.

«Abbassa la voce, piccola» sussurra ansimante.
«Dra..» mormoro senza un filo logico mentre inizio a sentire le gambe tremare.
«Lo so..lo so» farfuglia.
«Draco..»
«Devi fare silenzio, ragazzina» preme le sue labbra sulle mie mie per soffocare i miei versi.
«Io..sto-»
«Si..anche io..non fermarti» dice affannato succhiandomi avidamente la pelle.

Veniamo entrambi. Io prima e lui qualche secondo dopo. Porta una mano sulla mia bocca prima che io possa lasciarmi andare e dopo il suo seme mi riempie tutta dandomi subito una leggera sensazione di pienezza.

«Brava ragazza» sussurra con voce rauca lasciando cadere la testa all'indietro, mentre io poso stanca la fronte sudata sulla sua spalla e rilasso il corpo contro il suo.

Mio dio cosa ho fatto.