cap.1
Pov Katie's
Le vacanze estive sono le mie preferite!
Niente professori, niente compiti, niente stress, niente di niente, se non dormire e dormire.
Quest'anno sarà grandioso, mi trasferirò ad Hogwarts, dove si trovano mio fratello e Marcus.
Quest'ultimo non lo sento da ieri e stranamente, nessun messaggio..sospetto, dovrei preoccuparmi?- Su Katie sono solo le nove di mattina, dagli tempo, penso aprendo la porta del bagno.
Strabuzzo gli occhi incrociando il petto nudo e bel formato di un ragazzo. I muscoli tonici e ben definiti, i suoi capelli sono bagnati, dalle punte luminose scorrono delle goccioline d'acqua che vanno a bagnare il pavimento, concentrandomi un po più in basso noto che è coperto solo da un asciugano e..un attimo..quella è mia!
«Quella è la mia asciugamano!» porto le mani sui fianchi. «E poi..mi spieghi chi sei?! Come diavolo sei entrato in casa mia?!» urlo aggrottando le sopracciglia quanto posso.
«Questa è tua sorella?» mi indica lo sconosciuto guardando dietro di me.
«Sembra uno gnomo» si lascia sfuggire una risata, mentre io lo guardo con la bocca aperta.
Come osa?«Tu-»
«Katie, sono le nove, non urlare di prima mattina» sbuffa, Justin passando di qua.
«Non urlare?!» dico sdegnata. «Mi alzo e trovo lui» guardo appressa, dalla testa ai piedi il biondo «nel bagno, mezzo nudo, cosa dovrei pensare?!» termino.«Che sei fortunata» ammicca il ragazzo. La mascella mi cade fino a terra. Fortunata? Sul serio?
«Carina l'asciugamano, Katie» ghigna, pronunciando il mio nome.
È orribile..
È piena zeppa di arcobaleni colorati, non per questo la usavo quando avevo dieci anni.
«I-io..la usavo da b-bambina» balletto imbarazzata ma, lui se n'è già andato.Chiudo la porta sospirando. Mi fisso allo specchio notando le mie guance più rosse di una ciliegia, mhh mi è venuta voglia di ciliege..
Mi bagno la faccia con l' acqua fredda, so che fa bene, internet dice: lava la faccia con acqua calda la sera e fredda la mattina. La mia pelle così è liscia.
Solo ora realizzo in che condizioni mi sono fatta vedere. Mio dio che orrore.. Indosso una semplice maglia bianca, è di Marcus, il mio ragazzo, è lunga e larga.
I miei cappelli sono raccolti in uno chignon bizzarro, alcune ciocche arruffate fuoriescono andando per i fatti loro e rovinando l'acconciatura.Ormai è fatta Katie!
Me li sistemo lasciandoli sciolti e indosso dei semplici pantaloni neri con un top del medesimo colore. Scarpe sportive e un filo di mascara alle ciglia.
Mi volto per uscire dal bagno ma un telefono sul mobiletto accanto a me attira la mia attenzione. Lo afferro e inizio a sbirciare, anche sapendo che non è mio. Penso sia del ragazzo di prima, quello di Justin è diverso.
«C'è la password» sbuffo delusa.
Digito: 1111
No.. Non penso sia così stupido, ma forse-
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4321«Che cazzo» impreco. Ho bloccato il telefono. Sobbalzo nel silenzio quando esso inizia a suonare.
Schiaccio da per tutto ma sembra non funzionare, in quel momento la porta si spalanca e il biondo di prima fa il suo ingresso nel bagno, tirandomi il suo cellulare di mano.
«Sei impazzito?! Come ti viene in mente di entrare e se fossi stata nuda?!O sul gabinetto?!» gesticolo in panico.
Colta con le mani nel sacco.
«Io impazzito?» mi guarda sbalordito.
«Si! Questa è la mia privacy!» esclamo.
«Così tu puoi violare la mia e io no?» dice retorico.«Ecco..i-io..non volevo..si è accesso e-»
«Sta zitta prima che lo faccia io» smanetta sul cellulare senza degnarmi di uno sguardo.«Sta lontano da me..e dal mio telefono, ragazzina» mormora duro per poi uscire dal bagno.
Lo guardo in cagnesco per poi uscire anche io. Scendo le scale e mi accorgo che mio fratello è sul punto di andare via.
«Dove vai?» chiedo.
«Andiamo a correre, lo sai che lo faccio ogni domenica» borbotta.
«Si beh..fa il cazzo che vuoi, io ho voglia di ciliege» mi alzo e mi dirigo verso il grosso frigo grigio.«Le ha mangiate Draco, non so se c'è ne sono ancora!» avvisa, prima di andarsene a gambe levate.
Draco eh? È così che si chiama.
Mi sta già sul cazzo, meglio che non si faccia più vedere.
A far passare il mio cattivo umore ci pensa Marcus. Il mio telefono si illumina, avvertendomi di una sua notifica.
Giorno piccola Cat.
Sto per rispondere quando ricevo direttamente una sua chiamata.
io: Oh ti sei svegliato!
lui: Ei, avevo bisogno di dormire ieri ero stanchissimo.
io: Cosa hai fatto ieri?Mi siedo sul divano con un biscotto tra le mani.
Quel energumeno si è divorato tutte le mie ciliege.lui: Ho studiato fino a tardi, Katie.
io: Oh, strano - ridacchio.
lui: Si, sai..ho bisogno di recuperare.
io: Capisco.lui: Finalmente frequenteremo la stessa scuola. Non vedo l'ora!
Io andavo alla Beauxbaton, in Francia, quindi non potevamo mai vederci, ho scoperto che le relazioni a distanza sono molto più complicate di quel che pensavo.
io: Anche io, Marcus.
Sorrido stendendomi sul divano.lui: Daii..vieni
io: Cos'era?
Sbalzo in avanti. Era una voce femminile di questo ne sono sicura. Ma non l'ho riconosciuta.lui: Oh..il mio compagno di stanza ha invitato una sua amica- hanno bisogno del mio aiuto..vado, ti chiamo dopo, promesso, ti amo.
Riaggancia senza darmi il tempo di rispondere.
Resto spiazzata ma decido di non pensarci troppo. Stiamo insieme da quasi due anni, mi fido di lui.Un altro messaggio attira la mia attenzione:
Astoria: Cat, tu stasera vieni ad una festa con me.
Io: Ah ah ah, bella battuta.
Astoria: Sono seria. Mettiti un vestito sexy.Io: Non posso stare a casa a dormire?
Astoria: No! Arrivo da te alle nove.Non che non mi piacciano le feste, anzi, le adoro, ma a volte finisco per divertimi un po troppo. Da quando sto con Marcus sto evitando di andarci, non mi fido di me stessa.
Justin dice: 'se finisci vicino all'alcol è la fine, io non mi sorprenderei se la mattina ti svegliassi con due ragazzi a letto..povero Marcus'.
Ma ci sarà anche Astoria quindi posso stare tranquilla, in un certo senso..
Stetti da sola a casa per tutto il giorno.
Justin era con i suoi amici fuori, i miei genitori a lavoro e io in camera mia ad spettare la chiamata promessa di Marcus.Ma quella chiamata non arrivò mai, così come la mattina seguente.
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Get me || Draco Malfoy
Fanfiction«Ritornerai da me, ritornano tutte» alza il tono. «Smettila di trattarmi come se fossi una di quelle ragazzine ossessionate da te!» sputo dandogli uno spintone. Ma lui alla sprovvista attacca una mano al mio collo e lo stringe arrabbiato fino ad a...