cap. 42
Pov Katie's
«Domani è il venticinque!» esclama mia madre portando un vassoio pieno di dolci in salone.
«Mangia qualcosa» sussurra Draco.
«Non ho fame» sposto indifferente la mano che ha postato sulla mia gamba.Non posso fare finta di nulla dopo aver saputo che mi nasconde qualcosa.
«Ragazzi tutto bene?» domanda Narcissa guardando me e suo figlio Sembra che si accorge sempre di tutto, non so come faccia.
«Si madre» risponde Draco in un breve sorriso.
Poi ricordo ciò che mi ha detto Cissy l'altro giorno. So riconoscere chi mente.
Non penso quindi che se la sia bevuta..«Andiamo di sopra» bisbiglia il biondo al mio lato.
«Vado a dormire, sono stanca»
Saluto tutti prima di salire le scale a testa bassa.
Mentre cammino però vado a sbattere contro qualcuno che sta scendendo nella mia direzione.
«Cavolo, scusa Adrian» farfuglio dispiaciuta.
«Sta tranquilla Cat, ti sei fatta male?» domanda, sembra preoccupato.«Sta bene, ora vai via» la voce gelida di Draco appare dietro di noi.
«Sempre simpatico eh» mormora retorico Adrian. «Stavo solo controllando che stesse bene» continua. Il suo tono non mi piace affatto.
«Ho detto di andare via» ripete.«Draco» lo fisso malamente. Lui rimane impassibile a congelarmi con lo sguardo.
Sbuffo, forse troppo forte, ma sono così stanca di questo suo comportamento.
«Ricorda la risposta Malfoy»«Quale risposta?» domando spontaneamente, poi ricordo. Quella per Chloé.
«Cosa deve fare?» continuo girandomi verso Adrian davanti a me.
«Cat» pronuncia Draco.
«Una cosa tra loro, non lo so» risponde l' altroUna cosa tra loro.
Una risata isterica prende il sopravvento su di me.
«Avete anche segreti ora» inclino la testa.«Nessuno»
«Nessuno?»
«Andiamo, parliamo» si avvicina e prende il mio braccio.
«Non toccarmi» sbotto irritata.
«Smettila»
«Sono seria Draco, stammi lontano ora»
Dopo avermi osservato in silenzio per qualche secondo decide di ascoltare le mie parole.«Ci vediamo Adrian»
«Ciao Katie» si sta per avvicinare per abbracciarmi, ma Draco lo blocca.
«Cammina» dice scontroso posando la mano sulla mia schiena.
«Ti ho detto di non-»
«Katie me ne sbatto di quello che dici» alza il tono. «Entra»In questo momento non vorrei nemmeno guardarlo da lontano, invece mi ritrovo ad entrare in camera sua. Mi poggio contro la parete mentre chiude la porta.
«Siediti»
«Resto qui» incrocio le braccia. I miei occhi si muovono insieme ai suoi movimenti.
Apre la finestra facendo entrare aria fresca, sfila la felpa che indossa e la getta sul letto restando con una leggera t-shirt bianca, le sue mani scendono nella tasca dei suoi pantaloni neri nei quali tira fuori una sigaretta e un accendino.
Tutto questo lo fa in silenzio, come se ci fosse solo lui e io fossi sparita all'improvviso.Si siede sul davanzale della finestra, il vento che butta sposta i suoi cappelli platino dall'altro lato.
«Finito di guardarmi?» sospira fumo grigio.
«Finito di ignorarmi?» mi avvicino lentamente.
Un soffio gelido mi colpisce il viso facendo tornare indietro i miei capelli lunghi.
Li sistemo dietro l'orecchio così che non mi diano fastidio.
«Sei bellissima»
Non ho bisogno di questo ora.
«Prenderai un raffreddore così, indossa qualcosa di più pesante» mormorio seria.Vorrei potermi sedere in mezzo alle sue gambe e starcene insieme seduti li a guardare fuori il cielo che diventa sempre più scuro, sono sicura che il freddo non sarebbe più un problema.
«Katie»
«Puoi buttarla?» indico la sigaretta.
Mo ignora.
«Chloé mi ha chiesto di aiutarla, voleva che mi fingessi il suo ragazzo per risolvere una sua questione personale»Rimango sorpresa.
«Gli hai detto di..?»
«Nulla» risponde,
«Sei incazzata?»
Allungo il braccio e prendo il mozzicone di sigaretta che ha tra le due dita. Lo getto nonostante lo senta imprecare.
«Sono incazzata si» sbotto.
«Non l' aiuterò Cat»
«Ma ci stavi pensando, lo avresti fatto e non mi avresti detto nulla!»
«No, mi sentirei troppo male così»I secondi successivi li passiamo in totale silenzio.
«Non è successo altro?» sospiro pesantemente.
«Nulla» dice.
«Katie..prendimi la bacchetta»
Lo guardo confusa.
«Perché?» domando.
«Tu fallo» insiste.Mi avvio verso il suo comodino, apro il secondo cassetto e tiro fuori la sua bacchetta.
Si alza quando l'afferra.
La rigira tra le sue mani per un po quasi come se fosse preoccupato.
Sfila la via anche la maglia che lo copriva restando a petto nudo.
Lo guardo negli occhi senza battere ciglia, non so cosa sta succedendo, ma ho capito che vuole dimostrarmi qualcosa, qualcosa di cui io ho bisogno.
La punta della bacchetta si ferma sul suo braccio steso dinanzi a me.
Sussurra qualcosa, un incantesimo che io non conosco nemmeno.
Sulla sua pelle piano piano, come se qualcuno ci stesse scrivendo sopra con inchiostro nero, compare un marchio che riconosco subito.Immaginarlo è una cosa, ma vederlo è un altra. Vedere come il suo viso non si abbassa nemmeno per guardare il marchio, come se gli facesse ribrezzo, mi fa sentire così tremendamente in colpa per avergli portato a fare questo.
«Esattamente due anni fa.
Essere un Mangiamorte, come mio padre, mi aveva portato via tante cose.
Ho fatto del male, io..ho ucciso Katie e a questo non c'è giustificazione.
In questi giorni ci ho pensato così tanto alle cose orribili che ho fatto che mi facevo disgusto da solo ma voglio che tu sappia com'ero..poi sarà una tua scelta se lasciarmi o no» termina.
«Perché dovrei farlo?» i miei occhi si appannano dalle lacrime.«Non mi piaccio io, come faccio a piacere a te?» si passa una mano sul viso lasciando cadere sul letto la bacchetta.
«Come ne sei uscito?» sussurro sfiorando il suo braccio.
«Cat» i suoi occhi lucidi mi rompono il cuore.
«Mi dispiace, così tanto, non volevo farti sentire così» mi getto addosso a lui stringendolo così forte che ho paura di fargli male.
«Quando lui è morto, eravamo liberi, mio padre e io siamo i pochi che sono. riusciti a sfuggire da Azkaban, ma abbiamo dovuto mentire» circondo il suo collo con le mie mani e mi fermo a guardarlo.«Ora posso capirti» provo a sorridergli.
«Sono sicuro che se mi avresti conosciuto a quel tempo non ti sarei piaciuto» si siede sul letto. Resta con la testa bassa così per osservare i suoi occhi mi siedo a cavalcioni su di lui e gli prendo il viso.«Tu mi piaci in tutti i modi»
Lo vedo scuotere la testa, ma sorride.
«Non avevi nessuno?» sussurro.
Le sue dita mi spostano i capelli dalla fronte e il mio sguardo viene catturato di nuovo dal suo braccio.
È così strano vederlo così..
Riesco a sentire il suo dolore, ed è molto.
«Nessuno, ma non volevo nessuno»
«Scusa per non averti capito, per aver insistito così tanto» lentamente mi avvicino alle sue labbra rosse.
Non avevamo un momento così da troppo.
Lo bacio stampo.
Mi afferra per i glutei e mi sistema in modo delicato sotto di lui.
«Non hai colpe» mi bacia di nuovo.
Lo porto a stendersi sul materasso affianco a me. Posa la testa sul cuscino accanto alla mia.
«Sei la persona più forte che io conosca» alzo la schiena per guardarlo.
Mi avvicino per baciargli l' incavo del collo. Poi scendo piano. Lascio timidi baci sul suo braccio, dove c'è marchiato il male. «Ti amo Draco» sussurro.
«Katie» con la voce rotta si alza a mezzo busto. Una lacrima riga la sua guancia. Una non di più.L'ultima volta che l'ho visto piangere è stato sulla torre di Astronomia quando pensavamo che non c'era più speranza per noi. E invece..
«Ti amo anch'io piccola»
Spazio autrice
Ricordate Theo? Che ha chiesto a Katie di vedersi durante le vacanze? Beh, voglio solo ricordarvi che Katie non ha detto nulla a Draco di questo...
Secondo voi come la prenderà?Ci sentiamo prestoo girls😫💓
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Get me || Draco Malfoy
Fiksi Penggemar«Ritornerai da me, ritornano tutte» alza il tono. «Smettila di trattarmi come se fossi una di quelle ragazzine ossessionate da te!» sputo dandogli uno spintone. Ma lui alla sprovvista attacca una mano al mio collo e lo stringe arrabbiato fino ad a...