Taehyung era nervoso.
Il frastuono che proveniva da fuori gli aveva annunciato l'arrivo del Re demone, il 'suo' futuro marito.
"Sono sempre più convinto che non funzionerà"
"Prendete un profondo respiro, il vostro aspetto è perfetto. Se non vi con...
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«Sì, con te»
Taehyung sgranò gli occhi «C-cosa? E perché?» «Che domande sono? Siamo sposati, ricordi?» «S-siamo sposati! Giusto... ma credevo...» La signora Ming, che nel frattempo li aveva raggiunti, afferrò Taehyung «State tranquilla mia signora! È una cosa naturale, andrà tutto bene»
"Andrà tutto bene un corno!" pensò Taehyung, lasciando che la donna conducesse lui e Jungkook verso quelle che credeva le sue stanze ma, che poi scoprì essere, le stanze matrimoniali che avrebbe dovuto condividere con il Re demone.
Una volta dentro, Ming costrinse il giovane re nel salotto centrale, con la scusa di dover preparare la sua consorte per la notte. «Allora, statemi bene a sentire. Questa sarà la notte che segnerà il vostro, e probabilmente anche il mio, futuro» disse tirando via l'hanbok matrimoniale. «Dovrete farlo bere. Quella bottiglia che ho portato― indicò del vino pregiato sul comò della stanza― un solo sorso e il re crollerà addormentato. Quindi voi non dovete bere»
Prese una lunga casacca da notte dall'armadio nella stanza «Vi ho portato anche una nuova dose per la voce, domani mattina dovete berla prima che il re Jeon si svegli» «Non pensi che si accorgerà che non abbiamo consumato? Insomma, non credo sia idiota!» «Il sonnifero che ho portato non gli permetterà di ricordare nulla. Voi dovete solo metterlo sul letto e spogliarlo. Domani mattina penserà che sia andato tutto liscio»
Taehyung si sistemò i capelli, liberandoli dalle decorazioni floreali. Era nervoso, se avesse mandato tutto all'aria, sarebbe stata la fine. «Andrà bene, principino, ne sono più che sicura» Ming sembrava sicura, mentre legava i capelli in una lunga treccia. Taehyung annuì. Insomma, doveva solo farlo bere, sarebbe andata bene! Finita la preparazione la domestica aprì la porta, mentre Taehyung si apprestava a sistemare al meglio la bottiglia di vino con i bicchieri di cristallo sul tavolo della camera.
La porta si chiuse e Taehyung si voltò.
Jungkook era in piedi davanti la porta, si guardava intorno, mentre si apprestava a svestirsi a sua volta. Stava avendo difficoltà con uno dei lacci del suo hanbok; quindi, Taehyung, si avvicinò per aiutarlo. «Aspetta, lascia che ti aiuti» sussurrò. «Grazie... Ho detto alle mie domestiche di non stringerli così forte...» sbuffò l'altro e Taehyung sorrise «Le vedi così minute e poi ti stringono questi nodi impossibili»
Finalmente, il biondo sbrigliò il nodo. Si rialzò trovandosi faccia a faccia con l'altro, che aveva i suoi occhi eterocromatici puntati già sul suo viso. Taehyung si ritrovò ad arrossire sotto quello sguardo intenso, ma non si allontanò. Neanche quando Jungkook si sporse in avanti per baciarlo. Era dolce, esattamente come quello di qualche ora prima. Ma più intenso, più erotico... Jungkook portò una mano alla sua guancia e, con la lingua, iniziò a leccare le sue labbra. Come a chiedere il permesso di approfondire il bacio.
Taehyung socchiuse le bocca e il corvino introdusse la sua lingua calda nella sua bocca. Così, i loro muscoli umidi iniziarono a danzare l'uno con l'altro. A cercarsi e rincorrersi tra di loro.
