Taehyung era nervoso.
Il frastuono che proveniva da fuori gli aveva annunciato l'arrivo del Re demone, il 'suo' futuro marito.
"Sono sempre più convinto che non funzionerà"
"Prendete un profondo respiro, il vostro aspetto è perfetto. Se non vi con...
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La sala da ballo era stata decorata di tutto punto. Festoni verdi e oro erano stati appesi per tutto lo stanzone, mentre fiori invernali erano stati posti ai lati delle grandi finestre. Il banchetto era stato messo a disposizione degli ospiti su un lungo tavolo di lato alla sala, così da poter mangiare in piedi e lasciare spazio ai balli. Taehyung era stato bravo anche quella volta, nel rendere tutto il più perfetto possibile.
«Ha una sorta di talento...Non posso negarlo» si ritrovò a brontolare Jimin passando lo sguardo su tutta la sala. Gli ospiti avevano già iniziato ad arrivare e Jungkook era all'entrata, pronto ad accoglierli, mentre il principino sembrava se la stesse prendendo comoda «Vorrei che fosse così efficiente anche nel suo compito da ospite» continuò poi.
Jungkook, che era lì accanto, gli lanciò un'occhiataccia, tornando poi a stringere la mano ad un'altro alleato e a sua moglie «Perché non ci dai un taglio con questa storia? Sta facendo anche più del dovuto» disse dopo aver congedato i due ospiti.
«Oh, ma su questo non ho alcun dubbio!» sputò pungente il biondo, ignorando il grugnito che il suo Re gli riservò in risposta.
A quanto pareva la verità pungeva parecchio, eh?
Le porte della sala si aprirono di nuovo, stroncando, così, la conversazione. Jimin perse un battito riconoscendo la figura esile e pallida di Min Yoongi...Stretta a braccetto con Jessica Ho. La donna si strusciava prominente contro il braccio del ragazzo e la cosa, per qualche dannato motivo, irritava Jimin.
«Jungkookie! Guarda chi ho incontrato per strada» salutò la donna, sul volto un sorriso malizioso. «Jessica, togli quelle dannate bocce di dosso ai miei ospiti...» ringhiò Jungkook in risposta. Anche se e erano alleati, i due erano lungi dall'essere amici. Poi, dopo che aveva regalato a Taehyung quel dannato abito, non sarebbe proprio mai accaduto.
«Non preoccuparti, non mi disturba avere le attenzioni di una bella donna» rispose lo zombie, puntando gli occhietti scuri e a mezza luna dritti in quelli di Jimin. Il biondo si ritrovò a serrare la mascella, spostando lo sguardo da Yoongi alla figura che era dietro di lui.
Jackson, come al solito, scortava il giovane Re, ma questa volta non era l'unico che doveva scortare.
«Soonji!» chiamò improvvisamente più animato. Il bambino, che aveva nascosto il volto nell'incavo del collo della guardia, alzò il capo riconoscendo la voce dolce.
«Jiminie- Hyung!» salutò con la manina, mentre l'altro si apprestava a raggiungerlo per prenderlo in braccio «Ma guarda che visino sbattuto che hai...Sei stanco? Che ci fai qui?» chiese.
«È stata un'idea di Taetae. Se devo rimanere qui per festeggiare il mio compleanno, gli è sembrato giusto far venire anche Soonjie» spiegò l'altro. Quando vide che entrambi lo guardavano come fosse un alieno, si grattò il capo «Non ve lo aveva detto...Vero?»
