Taehyung era nervoso.
Il frastuono che proveniva da fuori gli aveva annunciato l'arrivo del Re demone, il 'suo' futuro marito.
"Sono sempre più convinto che non funzionerà"
"Prendete un profondo respiro, il vostro aspetto è perfetto. Se non vi con...
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La lussuosa magione dei Jeon, per Jimin, era qualcosa di meraviglioso. Una vera e propria favola che diventava realtà. Cibo a volontà, innumerevoli libri da leggere...
Se c'era qualcosa che gli mancava, era la quotidianità che aveva un tempo con i suoi due migliori amici.
Jungkook e Hoseok, infatti, erano sempre impegnati, sia nei compiti che il Signor Woonshik affidava loro, che con gli allenamenti. Non avevano proprio tempo da passare con un mocciosetto come lui.
Per questo, era molto felice quando il Signor Jingoo si univa a lui e lo aiutava a studiare.
Jingoo era sempre stato un po' strano. Isolato, scostante... Hoseok e Jungkook, credevano fosse perché viveva all'ombra del fratello maggiore, per la quale provava un'ammirazione smisurata.
Ma con lui non sembrava poi così strano. Anzi, parlava molto, anche più di Jimin, anche se sopratutto di Jungkook. No, in realtà, parlava solo di Jungkook.
Ma Jimin non ci faceva caso, anche lui ammirava tanto il corvino. Voleva diventare forte e coraggioso proprio come lui. Per questo, alla fine si era lasciato convincere ad iniziare ad allenarsi, così da diventare uno degli uomini di Woonshik. Fu allora, quando aveva appena quindici anni, che il suo mondo, ricco di fiorellini e fiabe, venne sostituito dall'ombra.
Il primo compito: Un omicidio su commissione. Lui, avrebbe dovuto solo accompagnare uno dei ragazzi più grandi. Doveva fare da spalla, così da farsi il callo. Qualcosa però, andò storto...Il suo compagno venne ucciso, proprio lì, davanti ai suoi occhi.
Quella volta non fu lui a venir punito. Nonostante fosse stata colpa sua, nonostante la missione fosse fallita, Woonshik non lo punì.
«Credevo... Credevo che il signor Shingoo mi avrebbe punito. Agli altri avrebbe come minimo dato un centinaio di frustate!» Hoseok aveva sorriso, accarezzandogli il capo «Noi siamo esonerati, questo grazie al nostro Jungkookie, il suo figlioccio!»
Jimin aveva guardato il suo Hyung con ammirazione, mentre il corvino rimaneva chino sulle sue attrezzature. Gli occhi nascosti dalla frangia, che nell'ultimo periodo aveva deciso di lasciarsi crescere.
Era fantastico. Jungkook era fantastico. E la cosa ancor più fantastica, era il fatto che fosse suo fratello. Il suo Hyung.
La sua ammirazione non gli permetteva ancora di vedere, il piccolo muro che Jungkook stava costruendo tra lui e i suoi migliori amici.
Ma presto, avrebbe visto tutto con molta più chiarezza. . . . Nonostante il tempo passasse, e con questo gli estenuanti allenamenti. Jimin non faceva alcun progresso. Le armi non gli piacevano. O forse, era lui che non piaceva a loro.
