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Taehyung si sentiva come se lo avesse travolto una valanga di pietre

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Taehyung si sentiva come se lo avesse travolto una valanga di pietre.
Il corpo pesante e le gambe deboli. Mugugnò allungando una mano verso il lato del letto di Jungkook, così da potersi stringere a lui e rubargli un po' di calore.

Mise il broncio, quando si accorse che il letto era vuoto.
Aprì finalmente gli occhi, maledicendosi per averlo fatto di scatto.

«Koo...?» chiamò guardandosi intorno.
Non vedeva neanche Mokutan...

A fatica, si tirò su a sedere, aveva addosso una nuova vestaglia e profumava di fiori...Jungkook doveva averlo lavato e vestito. Sorrise, annusando la manica della vestaglia, i flash di ciò che era accaduto la notte prima tornarono dolci alla sua mente.

Jungkook bagnato di sudore...

Le sue mani calde e ruvide...

«TI AMO»

Avvampò all'istante ricordando quelle parole, il cuore batteva a mille nel suo petto.

Non poteva averlo detto ad alta voce...Vero?
Insomma, non era così stupido da fare una cosa del genere.

O forse, si?

La porta della camera si aprì, Jungkook comparì sulla soglia, in mano aveva Mokutan.

I loro sguardi si intrecciarono e, se da una parte, Taehyung si illuminava in un gran sorriso, dall'altra, Jungkook distoglieva all'istante lo sguardo.

Il principino inclinò lievemente il capo confuso.
Ma non vi diede particolare peso, infondo, anche lui era un po' imbarazzato.

«È presto...Cosa ci fai in piedi?» chiese, mentre il corvino poggiava sul letto il cagnolino, che subito corse tra le sue braccia per salutarlo.

«L'ho visto agitato, ho pensato volesse andare al bagno; quindi, l'ho portato fuori...» spiegò l'altro alzando le spalle.

«Come ti senti?» chiese invece «Si insomma... Ti fa male qualcosa?» aveva sollevato un braccio, così da strofinarsi il retro del collo.
Al principino risultò così carino che quasi aveva voglia di saltargli addosso.

«Direi bene...Non ho ancora provato ad alzarmi» ridacchiò Taehyung, il volto lievemente arrossato «Ma grazie per esserti preso cura di nuovo di me» mostrò la manica della vestaglia.

Jungkook, guardandolo, si lasciò sfuggire un sospiro.

Poi si voltò, dirigendosi verso l'armadio per prendere degli abiti puliti.
«Dovresti riposarti. Ma in caso volessi uscire, puoi farlo. Hoseok verrà con te, ok?»
«Credi sia giusto estrometterlo dalla riunione? Insomma, si sente già escluso, non voglio che si arrabbi ancora e litighiate di nuovo... Perché non mi assegni Jimin? Ok, che non mi parla, ma non credo abbia problemi ha farmi da scorta...» disse mentre carezzava il cane.

Jungkook si bloccò. Il braccio, che teneva un paio di pantaloni, fermo a mezz'aria.
«Non è a palazzo» rispose infine «Sono sicuro che Hoseok non farà problemi. Non lascerà che, qualsiasi cosa ci sia tra di noi, interferisca con i suoi compiti»

𝔐𝔶 𝔖𝔴𝔢𝔢𝔱 𝔇𝔢𝔪𝔬𝔫 𝔎𝔦𝔫𝔤|| TkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora