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Il giorno dell'ultima battaglia era arrivato e sarebbe stato definitivo, indipendentemente dall'andamento

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Il giorno dell'ultima battaglia era arrivato e sarebbe stato definitivo, indipendentemente dall'andamento.

Yoongi, aiutato dai tre fratelli Kim, che aveva scoperto essere dannatamente intelligenti e formati, aveva messo su un piano impeccabile. Nonostante l'intrusione del regno del Sole in battaglia, l'unione rimaneva notevolmente inferiore in numero agli avversari. Ma adesso, erano bilanciati molto meglio.

Difatti erano formati dal 20% di uomini a cavallo, mentre secondo una stima di Namjoon, gli avversari ne avevano solo l'11%.
Yoongi li aveva posizionati ai fianchi come di norma; uno comandato da Hoseok, quello più corposo e con lo scopo di sbaragliare e annientare la cavalleria avversaria, l'altro fianco invece, diretto da Jungkook, che aveva il compito di attaccare e fuggire, così da tenere occupato il fianco nemico che era coperto dalle montagne.

Poi, re Min, aveva pensato bene di schierare la fanteria in forma convessa, dando ordine a quelli più indietro di intervenire solo a comando dato.
Ogni gruppo di fanteria aveva, ovviamente, un comandante assegnato e Yoongi, aveva fatto in modo che ogni uno di essi attirasse l'attenzione degli avversari.
Questo, perché sapeva che anche i Regnanti quel giorno sarebbero scesi in guerra.

Jessica e un'altro dei re alleati, che erano "prede" meno appetibili, comandavano i fanti più indietro, quelli che avevano il compito di intervenire in un secondo momento.
Namjoon e Jin che, invece, rappresentavano il "tradimento" del regno del Sole, dirigevano i gruppi che seguivano in linea la punta dell'armata. Vedendo la loro armatura in argento e oro, sicuro avrebbero voluto attaccarli.
E, tanto per concludere in bellezza, Yoongi si era messo alla testa dell'armata.

Lo scopo dell'unione dei cinque, era quella di far convergere il nemico tutto in un punto, stando sicuri che la cavalleria gli avrebbe coperto i fianchi.
E quale esca migliore poteva esserci, se non la mente dietro la quale si erano compiute tutte le strategie sino a quel momento?

Anche la figura di Jungkook era rimasta centrale. Per questo, il corvino era stato posto alla testa della cavalleria ad ovest, così da affrontare il gruppo più esperto di cavalleria degli avversari. Perché Min era sicuro che tutti i cavalieri avrebbero seguito la sua figura, trascurando il campo di battaglia.

E oramai era tutto pronto. Gli avversari erano schierati dall'altra parte del campo che, prima del loro arrivo, era florido e verdeggiante.

Yoongi si chiese che tipo di discorso stessero facendo ai propri uomini quegli omoni a cavallo che vedeva in lontananza. Se avesse potuto ascoltarli, forse avrebbe potuto scegliere frasi appropriate per caricare i suoi soldati.
Infatti, il discorso di incoraggiamento, che di norma faceva fare a Jungkook e, in sua assenza, a Jessica, adesso toccava a lui.

Yoongi non era mai stato un tipo di tante parole e, sopratutto, non credeva di aver mai avuto lo stesso carisma di Jungkook, che se ne stava in sella del suo cavallo nero, immerso in quell'armatura che sembrava essergli stata scolpita indosso.
Re Min lanciò un ultima occhiata ai nemici lontani, poi si voltò, osservando i suoi soldati. Il suo sguardo passò su ognuno di loro. Erano uomini normali, persone come lui, precipitate in una guerra che speravano di non dover affrontare mai.

𝔐𝔶 𝔖𝔴𝔢𝔢𝔱 𝔇𝔢𝔪𝔬𝔫 𝔎𝔦𝔫𝔤|| TkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora