«Secondo gli informatori che abbiamo sparsi per i confini, quello che siamo riusciti a estrapolare ai prigionieri è confermato» Hoseok strinse la pergamena che aveva in mano, mentre alzava lo sguardo dal foglio per guardare dritto in viso Jungkook «Gli otto si stanno muovendo in maniera sospetta...»
«Non avresti dovuto uccidere Jingoo! Adesso attaccheranno!» sbottò Kurjo, uno dei re che, insieme a Yoongi, aveva firmato il trattato di alleanza con Jungkook.
«Ha messo a fuoco la sua gente, tradito la sua fiducia, aggredito uno dei suoi uomini e persino sua moglie» Jessica assottigliò gli occhi felini, guardando l'uomo come fosse un cobra con la sua preda «Vuoi dirmi che tu, al suo posto, lo avresti tenuto in vita?»
L'uomo provò a sostenere lo sguardo pungente della donna ma, alla fine, lo distolse, ben conscio del fatto che anche lui non si sarebbe trattenuto.
«Credo, a questo punto, che qualunque fosse stato il responso dell'attacco della scorsa notte, per gli otto sarebbe stato un vantaggio» parlò Yoongi. Sedeva accanto a Jungkook, che oramai sembrava un'ombra priva di qualsiasi forza.
«Se lo scontro avesse avuto successo, avrebbero ricevuto la sottomissione di Jungkook. Ma, con i pochi uomini che hanno mandato, è alquanto improbabile che puntassero davvero a questo...»«Volevano che Jingoo morisse e, magari, che nel farlo facesse quanti più danni possibile»
«Ma non ha fatto danni. Al di fuori di qualche morto o ferito...Sono loro ad averci rimesso!» sbottò Jimin che, come Hoseok e altri consiglieri, era in piedi intorno al tavolo dove sedevano i regnanti e Jessica (che era considerata come un intero regno, visto l'apporto di uomini che aveva alle calcagna).
Yoongi lo guardò e sorrise. Jimin dovette costringersi a non arrossire, deglutì e rimase serio.
«Dici di no?» Con il capo indicò accanto a sé, proprio verso Jungkook. Tutti si concentrarono su di lui e il corvino, da parte sua, non si prese la briga di alzare il capo e controbattere.
I sensi di colpa...
La delusione...
Il disgusto...
La paura per quello che sarebbe successo.
Erano come un nodo nella sua testa.
Qualcosa che non lo rendeva completamente presente a sé stesso.«In guerra, la forza fisica non è tutto. La forza mentale, la capacità di rimanere calmi e presenti a sé stessi, a volte, è più utile di quello che potete pensare»
Jimin passò lo sguardo da Jungkook ad Hoseok, che era nelle stesse condizioni, e si sentì pervadere dall'angoscia.
«Subdoli bastardi! Ci hanno voluti stroncare sul nascere quindi!» sbottò Jessica, battendo il pugno sul tavolo in legno pregiato.
Yoongi sorrise anche a lei «Non è necessariamente una cosa cattiva, quella che è successa» disse ancora. Aspettò che tutti lo guardassero, Jungkook compreso «Potrebbe significare che, sì, sono più numerosi...Ma, anche meno forti di noi»
«Non abbiamo molte informazioni sugli otto e sui loro eserciti, a parte il fatto che il loro accordo risale ormai a duecento anni fa e che, da allora, nessuno osa mettervisi contro»
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𝔐𝔶 𝔖𝔴𝔢𝔢𝔱 𝔇𝔢𝔪𝔬𝔫 𝔎𝔦𝔫𝔤|| Tk
FanfictionTaehyung era nervoso. Il frastuono che proveniva da fuori gli aveva annunciato l'arrivo del Re demone, il 'suo' futuro marito. "Sono sempre più convinto che non funzionerà" "Prendete un profondo respiro, il vostro aspetto è perfetto. Se non vi con...