Taehyung era nervoso.
Il frastuono che proveniva da fuori gli aveva annunciato l'arrivo del Re demone, il 'suo' futuro marito.
"Sono sempre più convinto che non funzionerà"
"Prendete un profondo respiro, il vostro aspetto è perfetto. Se non vi con...
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Jimin sedeva su un ceppo, davanti a lui c'era il fuoco che scoppiettava e gli faceva un po' di calore. Jungkook e gli altri dovevano aver finito di parlare, perché nel piccolo villaggio si era venuto a creare parecchio movimento. O forse, era l'imminente arrivo di una nuova nevicata, visto il modo in cui si era scurito il celo, chissà.
La cosa più responsabile da fare sarebbe stata alzarsi da lì e andare a vedere cosa era successo, capire cosa sarebbe accaduto da quel momento in avanti.
Ma non riusciva a muoversi, non riusciva a ragionare lucidamente.
Si sentiva sconfitto. Patetico.
Uno scappellotto gli arrivò alla testa, abbastanza forte da farlo grugnire dal dolore «Ahish!» pianse voltandosi verso la figura scura che, da dietro di lui, aveva scavalcato il tronco e gli si stava sedendo accanto «Ma sei cogl—» si bloccò nel momento esatto in cui si ritrovò il faccione spaventoso di Jungkook davanti gli occhi. Il corvino alzò un sopracciglio e assottigliò lo sguardo «Stavi dicendo?» chiese con aria quasi angelica.
«Non vorrei dire, ma a me sembra che ti volesse insultare» si intromise invece Hoseok, che lo affiancava dalla parte opposta. Jimin deglutì e, un po' corrucciato, distolse lo sguardo. All'improvviso si sentiva circondato.
Si aspettava che lo riempissero di domande. Sapeva che entrambi lo avevano visto scappar via dalla casa in legno, era logico aspettarsi delle domande.
Ma i due rimasero in silenzio, avvolti nei loro mantelli a fissare il fuoco.
«C-Che... Che cosa ha fatto Jingoo?» chiese ad un tratto, incapace di continuare a sopportare quel silenzio pesante.
«Potrebbe aver ucciso Ren...» sospirò Hoseok.
Il biondo scattò con lo sguardo verso di lui, fissandolo con un'intensità tale che pareva volergli aprire la testa e leggere il resto delle informazioni da solo. «Si è alleato ai Choi. E... potrebbe aver provato a far del male a Taehyung» aggiunse Jungkook dall'altra parte «Ma non ne conosciamo il motivo...»
Jimin aveva sgranato gli occhi alle sue parole.
Fino a quel punto, l'ossessione di Jingoo si spingeva fino a quel punto.
Si alzò in piedi, iniziando a fare avanti e indietro mentre gli altri due ragazzi lo osservavano in silenzio.
«L-Lui...H-Ha una strana ossessione!» sussurrò ad un tratto.
«Per Taehyung?» chiese Jungkook già allarmato.
Ma Jimin scosse il capo, la chioma bionda si muoveva disordinata sul suo capo «Cioè, anche per lei—C-cioè lui! M-Ma è solo...solo secondaria...» fissò Jungkook dritto negli occhi. Uno sguardo del genere, il corvino su di lui non lo aveva mai notato. Eppure, c'era sempre stato e lui lo conosceva.
Quello sguardo lui lo conosceva. «Qual'è la prima allora?» chiese Hoseok, che faceva avanti e indietro tra i due con lo sguardo.
«I-Io... Io... Non posso dirti altro...» gemette coprendosi la bocca con la mano ancora tremante e arrossata per il freddo «L-lui te lo ha detto, no? Taehyung te lo ha già detto!» urlò poi.
