Taehyung era nervoso.
Il frastuono che proveniva da fuori gli aveva annunciato l'arrivo del Re demone, il 'suo' futuro marito.
"Sono sempre più convinto che non funzionerà"
"Prendete un profondo respiro, il vostro aspetto è perfetto. Se non vi con...
📍 Dovete ascoltare questa canzone, me l'ha consigliata @Lamezzanotteeuno e rappresenta a pieno Taehyung quindi ascoltatela!📍 🥰🥰
AW QUESTA CANZONE QUANTO MI HA FATTO VENIRE I BRIVIDI! Tra l'altro, adesso sono una grande fan di isak danielson. È ottimo per tutte le mie storie tristi ahahah
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La notte bruna, presto venne rischiarata dal sole che, con delicata lentezza, iniziò a sorgere oltre i monti. I fringuelli canticchiavano allegri sugli alberi del giardino, ancora segnati dalla battaglia di qualche giorno prima.
Doveva essere un bel giorno. Di quelli soleggiati, che annunciavano lo sbocciare di nuovi fiori.
Ma Taehyung non poteva saperlo, lui non guardava fuori dalla finestra. No, la luce feriva i suoi occhi stanchi...
Quindi guardava il muro, mentre era stretto tra Mokutan, che accarezzava lentamente come un mantra, e il suo elefantino viola che aveva messo alle sue spalle, quasi come a volersi creare un fortino.
Ovviamente non aveva chiuso occhio per tutta la notte. Erano due giorni, in realtà, che non lo faceva. Non usciva dalle sue stanze, non sapeva cosa succedeva al di fuori di quelle quattro mura.
Ogni tanto Yoongi, Hoseok e persino Jimin, avevano provato a farsi aprire le porte. Ma Taehyung li aveva mandati via tutte le volte.
Non sapeva dove fosse finito Jungkook...
Jungkook...
Il minimo che avrebbe potuto fare era passare a trovarlo, no? Degnarsi di venire davanti la sua porta e bussare...
Ma poi, ci pensava di nuovo. Insomma, cosa mai avrebbe potuto dirgli? Che gli dispiaceva? E per cosa? Jungkook non era costretto a ricambiarlo. Questo, Taehyung se lo ripeteva da tanto...
Forse gli avrebbe detto, di nuovo, quanto i suoi sentimenti non fossero importanti. Quanto sarebbero passati in fretta. Quanto sarebbe stato felice senza di lui.
Quello, in un certo senso, faceva ancora più male del rifiuto in sé.
Perché Jungkook non reputava i suoi sentimenti validi? Perché non poteva amarlo per sempre?
Perché, e come, sarebbe potuto stare bene senza di lui? Senza quel palazzo... Senza i suoi amici...
Taehyung non aveva mai avuto tanti amici tutti insieme, non aveva mai sentito un posto tanto suo come quello.
Non aveva mai guardato nessuno, nel modo in cui guardava Jungkook.
E, se lo sentiva nelle vene, non sarebbe successo mai più.
Ma ormai non aveva più importanza.
Ming lo aveva chiamato da dietro la pesante porta in legno della sua stanza viola.
