Capitolo 12

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Lidia

Sbuffai.
In quegli ultimi giorni Ewan mi girava intorno e mi assillava in modo preoccupante. Non era mai stato così appiccicoso, non lo era quando stavamo insieme e a maggior ragione non doveva esserlo ora che ci eravamo lasciati, anche se cominciavo a temere che il nostro "lasciarci" per Ewan valeva come una pausa.

Peccato per lui che per me non era così.
L'avevo lasciato perché si era comportato da idiota, avrebbe dovuto farsi perdonare se voleva che tornassimo insieme.

E assillarmi con la sua presenza non era la soluzione ai nostri problemi, ma nemmeno lontanamente.

- Ewan dammi tregua! - esclamai frenando in mezzo al corridoio per arrivare in mensa.

- Non sto facendo niente - mi rispose.

- Mi stai seguendo -

- Vado solo nel tuo stesso posto -

Mi passai una mano tra i capelli per poi fare un sospiro per mantenere la calma.
Non volevo dire niente che mi facesse passare da stronza ma...

- Non hai nessun'altra ragazza da intrattenere? - sbottai.

Lui sussultó, mi guardò e imprecó in inglese.

- Quelle di cui parli...lo sai che non contano per me - disse.

- Hai dimostrato tutt'altro Ewan -

Storse la bocca, si passò una mano tra i capelli e alzò le mani in segno di resa.

- Ok - fece - Sinceramente non so più come approcciarmi con te, ne come fare per riconquistarti, ma forse sei tu che non vuoi propri riprovarci e sto solo...non lo so nemmeno io che cosa sto facendo -

Scossi la testa.
Avevo capito che voleva provare a tornare con me ma continuava a sbagliare, a non capire.

Anche a me faceva male quella situazione ma se non capiva qual'era il problema non saremmo potuti tornare insieme, non se il risultato era che ci saremmo lasciati di nuovo poco dopo.

Avrei benissimo potuto dirglielo chiaro e tondo, vi starete chiedendo, ma glielo avevo già fatto notare quando l'avevo lasciato e se ancora faticava a capirlo era un problema suo.

- Non lo so - dissi - È il solito discorso, fatti due domande -

Feci per rispondere ma la porta dell'aula davanti cui stavamo passando si aprì e ne uscì una Chloe trafelata, con i capelli scompigliati e le guance rosse. E fin qui tutto bene, se non fosse stato che dietro di lei apparve Fabio con un sorriso sadico, le guance rosse e i capelli in disordine.

Li fissai scioccata mentre mi cadevano le braccia e probabilmente anche la coscienza a questo punto.

- Che cazzo stai facendo a mia sorella?! - esclamò Ewan.

- Oddio no! Non è quello che sembra! - esclamò lei diventando ancora più rossa e scuotendo la testa disperata.

- Non è quello che sembra?! Fabio! -

Era esattamente quello che sembrava cavolo!

- Ma ti pare McAllister? Chloe è come una sorellina - rispose il diretto interessato.

- Questa è bella poi?! - sbottó Ewan - Chloe? -

Alla fine decisi di mettermi in mezzo ai tre, poggiando una mano sul petto del gemello.

- Sembra esattamente quello che pensiamo - dissi - Ma a conti fatti ti sembra una cosa vagamente normale? -

- Mai dire mai con quello - mi rispose Ewan.

- Non sono te coglione! - ribatté Fabio - Che poi hai dato un bacio alla mia ragazza davanti a tutti...di nuovo! -

Dovevo. Mantenere. La. Calma.

Stavano dando spettacolo, come loro solito e la gente lì fissava come se fossero impazziti. Se non li calmavo io non ci sarebbe riuscito nessun altro.

Anche perché avevano già riaperto un discorso del genere, quello del bacio con Sofia, e sapevo come era andata a finire: con due occhi neri, un labbro spaccato e le nocche delle mani sanguinanti.

E Fabio...sapeva essere spietato.

- Non puoi controllarla e poi anche per me Sof è come una sorellina, quindi posso -

- Più o meno come io posso spaccarti la faccia senza conseguenze -

Aiah!

- Ragazzi calmatevi - intervenne Chloe che era sbiancata appena aveva capito che sarebbero passati alle mani.

- Sei bravo solo a parole - rispose Ewan e a quel punto feci la scelta più saggia.

Mi abbassai giusto in tempo, prima che il pugno di Fabio si schiantasse sulla faccia di Ewan.
Gattonai lontano da quei due giusto un attimo prima che l'Ungherese lo spinse contro gli armadietti afferrandolo per la maglia.

Mi rialzai al fianco di Chloe.

- Non pensi che dovremmo fermarli? - mi chiese la rossa.

- Mh...naaaa - feci.

Ewan si diede una spinta con i reni e si buttò addosso a Fabio e rispose con un pugno. Il moro sorrise soddisfatto e lo colpì allo stomaco facendolo piegare in due.

- Lidia? - mi chiamò Chloe preoccupata.

- Si divertono - dissi e sussultai quando Ewan si rialzò dando una testata alla mandibola di Fabio facendolo arretrare.

Il moro si passò una mano sul viso e lo guardò in cagnesco ma Ewan non gli diede il tempo di reagire che gli si scagliò contro colpendolo allo stomaco e poi in faccia.
Vidi il sangue uscire dal naso di Fabio e capii che forse era il caso di intervenire ma ritrattai quando quest'ultimo tirò una gomitata alla faccia di Ewan.

- Ragazzi piantatela! - esclamò Chloe - Ewan fermo! -

Feci per andare a mettersi tra i due ma la fermai afferrandola per il braccio.

- Non farlo, non essere così pazza da metterti davanti a Fabio così - l'avvertii.

Poi Fabio prese il braccio di Ewan, lo spinse sulla sua spalla e lo fece volare dall'altra parte, facendolo cadere di schiena con un lamento.

L'inglese si spostò rotolando prima che Fabio gli si mettesse sopra per colpirlo ancora.

- Lidia ora fanno seriamente! - esclamò la gemella e dovetti concordare.

Ma come avevo detto a lei, non ero pazza, mettermi davanti a Fabio per far scudo ad Ewan era manicomio.

- FABIO! - sentii urlare e le persone che stavano assistendo alla scena si spostarono lasciando passare Sofia.

Il suo ragazzo si fermò alzando le mani e allontanandosi da Ewan.

- Ewan? - lo chiamò Sofia.

Lui si alzò in piedi distogliendo lo sguardo.

- Che cosa state facendo? - chiese guardando entrambi male.

Chloe si fece avanti e si mise davanti ai due.

- Ecco...è colpa mia - disse mordendosi il labbro.





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