Ewan
Odiavo la situazione, punto.
Era tutto troppo e i membri della mia famiglia, che avrebbero dovuto sostenermi, non facevano altro che rimproverarmi e farmi notare quanto fossi stato: scemo, irresponsabile, incompetente e codardo, ovviamente.
Come se fosse stata colpa mia lo svenimento.
Parlavo del mio non di quello di Lidia, per quello che riguardava la mia ragazza potevo ritenermi tranquillamente responsabile e mia madre e mia sorella non facevano altro che ricordarmelo.Insomma, che cosa era successo?
Lidia era svenuta e l'unica cosa che avevo potuto fare era stato chiamare un ambulanza perché con la moto sarebbe stata una follia portarla in ospedale, solo dopo, quando Sofia aveva ripreso a sbraitarmi contro, avevo pensato che forse avrei potuto chiamare loro.
Dopo mi aveva detto che avevo fatto bene invece perché altrimenti non avremmo saputo la notizia tanto presto.E io avevo constatato che la tranquilla Sofia cominciava a soffrire di bipolarismo.
Comunque, eravamo arrivati in ospedale e avevano tenuto Lidia dentro per una buona ora, poi erano usciti mi avevano detto che Lidia era incinta, da sette settimane e io ero svenuto, senza se e senza ma, niente, ero caduto per terra come una pera matura.
Le infermiere mi avevano detto che era per l'emozione e lo stress.
Mia madre diceva che ero un codardo e che sapere che stava arrivando un bambino, il mio bambino, mi aveva fatto cadere perché avevo paura.Sempre molto incoraggiante, la mamma.
Poi, Sofia aveva pianto (altro attacco di bipolarismo), mia sorella mi aveva maledetto perché ero un'incosciente, Karl era arrosito e aveva balbettato qualcosa di incomprensibile e Fabio mi aveva guardato in modo strano, bianco come un lenzuolo.
Ora, riflettendoci a mente lucida, mi chiedevo se Fabio non si fosse visto al mio posto, anche perché non l'avevo mai visto così turbato da quando lo conoscevo.
Ora veniva la parte difficile: parlare con Lidia.
Dallo svenimento non si era svegliata mentre veniva fuori la notizia e in piena notte Fabio mi aveva scritto un messaggio, lapidario come sempre."La tua ragazza vuole strapparti l'apparato riproduttore"
Sempre un amore lui.
E quindi quella mattina mi trascinavo nei corridoi dell'ospedale per arrivare da Lidia nemmeno fossi stato condannato al patibolo.
Entrai nel corridoio dove l'avevano ricoverata e gettai un'occhiata verso la balconata.
Fabio era lì, poggiato alla ringhiera con una sigaretta in mano.Dovevo andare da Lidia, mi dissi, ma qualcosa mi spinse ad andare da lui.
Forse anche per quello che mi aveva detto per convincermi ad andarmene a casa a farmi una doccia.~ Inizio flashback ~
- Vattene- disse Fabio.
- La mia ragazza, con il mio bambino tra l'altro, è qui, non vado da nessuna parte senza di lei - ribattei.
Mi guardò male e pensai che mi avrebbe dato un pugno in faccia, dopotutto in quegli ultimi giorni era il suo hobby preferito.
Mi afferrò per il colletto della maglia e mi avvicinò a sé.
- Quando Lidia aprirà gli occhi dovrà trovarsi davanti il suo ragazzo sano di mente e con tutti i nervi saldi. No uno bianco come un lenzuolo che non riesce a reggersi in piedi - disse - Avrà bisogno di te più di quanto ne ha avuto fino ad ora -
Sbattei le palpebre e feci per aprire bocca per dirgli ancora che non mi avrebbe schiodato da lì nemmeno se mi avrebbe preso a calci ma mi fulminò, facendomi tacere.
- Devi pensare a lei, quindi smettila di fare il coglione McAllister e va a farti una doccia -
Mi lasciò andare e mi spintonò ma non mi bastava, dovevo avere io l'ultima parola, almeno su Lidia.
- Se Sofia fosse al suo posto che cosa faresti? La lasceresti da sola? - chiesi.
Sapevo che lei era il suo punto debole, che se premevo su qualcosa che la riguardava scattava e lo mettevo in trappola allo stesso tempo.
- No, non la lascerei sola ma nessuno ti sta dicendo di fare questo - rispose - Resto io con Lidia e prima che tu lo chieda si, Ewan, se fossi nella tua situazione ti affiderei la mia donna, quindi ripeto, smettila di fare il coglione -
~ Fine flashback ~
Mi poggiai alla ringhiera e Fabio mi guardò con la coda dell'occhio, fece un tiro dalla sigaretta e la gettò di sotto.
Espirò il fumo e alla fine si girò nella mia direzione.- Sei andato? - mi chiese.
Scossi il capo e mi portai le mani nei capelli.
- Forse mia madre ha ragione e sono davvero un codardo. Ho paura che mi uccida, sinceramente - ammisi.
Lui fece un sorriso sarcastico.
- Cerchi consolazione da me? -
- No, solo una spinta d'incoraggiamento - ammisi.
- Avevo ragione io alla fine - disse - Lidia è agitata e non sa come comportarsi, ha bisogno del tipo che l'ha messa incinta che gli conferma che non le volterà le spalle ora -
Sussultai.
- Non ho intenzione di lasciarla, che ti dice la testa? -
- Io lo so...è lei che non ne è sicura e tu devi calmarla - mi rispose.
Il fatto era che non ero sicuro di riuscire nell'intento.
L'unica cosa che potevo fare era dirle che non l'avrei lasciata, che mi sarei preso cura di lei e del bambino che mi avrebbe dato.Questa era l'unica certezza che avevo, volevo quel bambino e lo volevo con Lidia, non avevo mai pensato ad altro, nemmeno per un secondo, da quando l'avevo saputo.
- Saprò farglielo capire, puoi starne certo - dissi.
Lui annuì e poi tornò a guardare l'orizzonte, perso nei suoi pensieri.
Sorrisi e scossi il capo.
Nonostante i suoi modi discutibili mi aveva detto quello che avevo bisogno di sentire, che Lidia aveva bisogno di me.Me ne andai, lasciandolo lì, ma all'ultimo mi girai.
- Un'ultima cosa -
- Non riesci proprio a lasciarmi in pace è? -
- Prima sei sbiancato e poi mi hai dato dei consigli con una sicurezza e una calma disarmante...e la tua ragazza sembra bipolare ultimamente...-
- Dove vuoi andare a parare Ewan? - chiese interrompendomi.
- Da nessuna parte solo...non è che tu e Sofia dovete dirci qualcosa? -
Si girò per rifilarmi un'occhiataccia e sbuffò.
- No Ewan, l'unica cosa che deve essere di vostro interesse è quello che sospettavate. Ci sposiamo, gliel'ho chiesto e questo era il motivo per cui ero con tua sorella l'altra mattina, mi aveva fatto un agguato per avere conferma -
Sussultai.
Con tutto quello che era successo non avevo nemmeno lontanamente sospettato che Fabio avesse fatto quel passo.- Allora...auguri? Si dice? - chiesi.
Lui ridacchiò e scosse il capo.
- Anche te - mi rispose.
Mi strinsi nelle spalle e quella volta me ne andai davvero.
STAI LEGGENDO
Sei il mio per sempre
FanfictionFan Fiction "La Ragazza Drago" Conosciamo tutti la storia della Ragazza Drago, la storia di Sofia, Lidia, Fabio, Karl, Chloe ed Ewan. Sappiamo tutti che cosa è successo. Conosciamo la loro storia, il loro passato, i loro demoni. Sappiamo che cosa h...