Capitolo 15

148 5 7
                                    

Lidia

Battei le palpebre e richiusi gli occhi. La luce era troppo forte per i miei gusti.
Inspirai e storsi la bocca: ero in un ospedale.

Lì per lì mi sentii prendere dal panico, sinceramente. L'ultima volta che mi ero svegliata in un ospedale era quando il mondo aveva dimenticato dell'esistenza dei draghi e delle viverne, quando eravamo stati divisi e i ricordi su di noi erano stati cancellati nelle persone che avevamo intorno e non sarei riuscita a fare tutto di nuovo, a provare a riadattarmi ad un mondo che in qualche modo non mi apparteneva del tutto.

- Lidia - mi sentii chiamare dalla voce di Sof che mi prese la mano.

Girai la testa e mi sforzai di aprire gli occhi.

Lo sguardo della mia migliore amica era lucido e si era massacrata le labbra per la preoccupazione.

- Come stai? - mi chiese.

- Dimmi che non siamo stati sbalzati di nuovo dell'universo, ero riuscita a perdonare Ewan, dannazione - dissi.

Lei rise e scosse il capo.

- No, sei solo svenuta nel bel mezzo della strada - mi disse - Ma è tutto ok, siamo tutti qui anche se Ewan non è proprio in forma -

- Cioè? Che è successo? - chiesi provando a mettermi seduta per guardarmi intorno e vederla meglio.

Solo a quel punto mi accorsi che dall'altro lato della stanza, poggiato contro la finestra, c'era Fabio addormentato.

Guardai Sofia indicandoglielo, inorridita.

Lei si mise le mani sulla bocca per non ridere.

- È notte Lidia e stiamo vagliando su di te a turno, abbiamo convinto Ewan ad andare a dormire a casa dopo un bel pó e Fabio è volute restare qui con me anche se gli avevo detto di andarsene - mi spiegò - Sarò sincera, non so che cosa si sono detti quei due ma Fabio ha convinto il tuo ragazzo ad andare via -

- Probabilmente lo ha spaventato -

- Si lo penso anche io -

Proprio Fabio alzò la testa e si stiracchiò, guardandoci male.

- Se avete finito di sparlare del sottoscritto io andrei a prendermi un caffè, mi è venuto il torcicollo - borbottò e senza aspettare risposta si avvicinò a Sofia, le diede un bacio a stampo sulle labbra e uscì.

Sulla porta però si girò a guardare la fidanzata che gli disse qualcosa muovendo solo le labbra.
Lui scosse il capo e ci lasciò sole.

Guardai fuori dalla finestra.

- Che ore sono? Quanto tempo sono rimasta svenuta? - chiesi.

- 12 ore - mi rispose - Ti sei riposata -

12...ma che cavolo!

Guardai la mia migliore amica. Lo sguardo preoccupato era scomparso e aveva una strana espressione sul viso...era...sembrava felice, troppo per essere al capezzale della migliore amica che era in ospedale e che era rimasta svenuta per 12 ore.

- Capisco che c'è qualcosa che ti rende felice ma siamo in ospedale Sof - le feci notare.

- In realtà - disse alzandosi dalla sedia e avvicinandosi al mio letto - Le cose che mi rendono felice sono due e una ti riguarda direttamente -

Battei le palpebre, confusa.

Niente da fare, era strana forte oggi.

Non la capivo...era felice perché ero in ospedale?

E poi, aveva detto che Ewan nemmeno stava benissimo, ma non si decideva a spiegarmi un accidente e io mi stavo agitando.

- Smettila e spara! Cosa devi dire? - chiesi spazientita.

- Per cominciare...Fabio l'ha fatto, alla fine - disse.

E niente, non la capivo.

Sofia sbuffò e la vidi arrossire.
La mia amica non arrossiva così da un sacco di tempo!

Che stava succedendo? Si era rivoltato il mondo?!

- Mi ha chiesto di sposarlo Lidia, mi ha fatto la proposta - disse.

E ci misi un pó a metabolizzare la sua frase.
Sgranai gli occhi, la fissai...

- Davvero? Oddio davvero?! - esclamai senza rendermene conto e le lanciai le braccia la collo - Non ci credo! Dio, auguri Sof, sono contenta per te -

E lo ero davvero Maledizione!
Quel cretino l'aveva fatto alla fine!
Se avesse aspettato ancora gli avrei fracassato la testa, la mia era una promessa.

- Ok ok ma non affaticarti per favore altrimenti non ti dimettono domani - mi disse ridendo e staccandosi da me - Adesso...vuoi sapere perché sei in ospedale o no? -

Annuii, anche se non molto convinta.
Non avevo motivo di stare male quindi non riuscivo a capire quale potesse essere il problema, così all'improvviso.

Ma Sofia sorrideva un pó troppo felice, quindi in teoria non dovevo avere una malattia mortale no?!

- Lidia...a quanto pare sei incinta - disse tutta contenta.

Il sorriso mi morì sulle labbra lentamente.

- Che cosa? - chiesi.

- Sei...incinta... -

- No! Non è possibile! -

Proprio in quel momento Fabio decise di tornare in stanza.

- Va a dirlo alla creatura che è nata dallo sperma di Ewan e che sta crescendo nella tua pancia - disse tornando a sedersi dove era prima.

Lo guardai se possibile ancora più schifata.

- Povero il figlio che ti si ritroverà come padre - dissi.

- Ehi! - esclamò Sofia sentendosi chiamata in causa.

Mi voltai a guardarla, sperando in un chiarimento.

- Non è vero, vero? Mi stavi prendendo in giro non è così?! - chiesi - Non posso essere incinta, sono settimane che non faccio niente con Ewan - dissi convinta della mia posizione.

Sofia mi prese le mani tra le sue.

- Lidia...sei di sette settimane e tu ed Ewan non vi frequentate solo da tre...direi che è piuttosto possibile - mi disse.

- Oh...Sofia?! Non sono pronta a crescere un figlio. Sarò un incapace! -

E ovviamente la mia migliore amica mi lasciò e andò dal fidanzato lasciandomi disperare da sola...


Sei il mio per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora