Sofia
Negli anni avevo imparato l'arte della calma. Se prima, all'inizio, ero una di quelle che andava sempre in panico, che mi agitavo e cose varie, negli ultimi anni ero diventata quella che aveva la capacità di mantenere la pazienza e trasmetterla agli altri.
Ma sul serio. Adesso stavo per raggiungere il limite.
Non avevo perso le staffe durante i preparativi del matrimonio e nemmeno quando era saltato fuori che Fabio non aveva i documenti necessari e ora...ora non avevo granché da fare.
Inspirai, espirai, inspirai...
- Perché? - chiesi ad Ewan leggermente alterata.
- L'ho sentito per telefono e aveva detto di aver risolto quindi ho pensato di informarlo - si giustificò lui.
- E non hai pensato che forse avrei voluto dirglielo io? - chiesi.
Ewan aprì la bocca e poi si strinse nelle spalle.
Lidia sospirò e si accarezzò la pancia, pensierosa.
- Forse avresti dovuto chiedere a Sofia - disse poi - Era un suo diritto -
Li guardai mentre la nausea risaliva.
Non riuscivo a capire perché a Lidia non era successo.Continuavo a vomitare all'infinito, anche se non avevo più nulla nello stomaco.
Non ero ancora andata da un dottore. Avevo fatto il test da casa e poi le analisi per esserne sicura.
Mi ero poi limitata a seguire i consigli dei libri che Lidia aveva preso per sé.Il prof avrebbe voluto portarmi subito da un dottore perché secondo lui non era normale tutta questa nausea e vomito, ma poi Gillian aveva detto che lei aveva avuto lo stesso problema i primi mesi e che funzionava da persona a persona.
Io, volevo aspettare Fabio prima di andare da un medico. Non volevo andarci da sola.E ora, grazie all'uscita di Ewan, avevo come la sensazione che ci sarei andata a breve.
Aveva sentito Fabio la sera prima e ancora non sapevo che cosa aspettarmi e quando sarebbe arrivato e in che condizioni sarebbe arrivato.
Io, Lidia e Ewan eravamo nello studio, mentre gli altri erano usciti, tranne Thomas che non mi staccava gli occhi di dosso, quando non c'era mio padre.
E proprio lui entrò in stanza con una tisana per me e per Lidia.
Io ero nervosa e la mia migliore amica, bè lei lo era sempre da quando era incinta.- Bevi - si raccomandò Thomas.
- Ti prego, dammi almeno tu libertà - risposi - Già il prof è apprensivo e quando arriverà Fabio sarà anche peggio -
- Bevi Sofia, per favore - disse - Non stai mangiando niente e ricorda, ora devi pensare per due -
Sbuffai.
Avevo scoperto di essere incinta da due giorni e già mi parlavano come se stessi per partorire.Lidia mi guardò con un sorriso mentre scuoteva il capo.
- Capisci ora? - mi chiese.
Alzai gli occhi al cielo.
Presi la tazza e trattenendo il fiato provai a mandarla giù.
Ci riuscii con qualche sorso e poi niente, mi salì di nuovo tutto su.
Mi alzai di corsa correndo in bagno mentre Lidia e Ewan mi chiamavano.Arrivai giusto in tempo alla tazza che lo stomaco prese a svuotarsi, facendo bruciare la gola per quante volte ormai avevo fatto gli stessi gesti.
Mentre tenevo gli occhi chiusi per gli sforzi di stomaco mi sentii afferrare per i capelli e una mano calda mi si poggiò sulla fronte, sorreggendomi.
Gli sforzi continuarono anche se la pancia era vuota.
Chiusi gli occhi prendendo fiato e constatai che era finita, almeno per il momento.Mi sentii afferrare per tornare in piedi e mi appoggiai al mio aiutante, sentendone il profumo alla menta.
- Sto uno schifo - borbottai.
- Eh...non hai pensato di dirmelo proprio è? - mi chiese Fabio sorreggendomi per arrivare al lavandino per farmi sciacquare la bocca.
- Non volevo farti preoccupare - dissi - Sto bene -
Lui sbuffò e poi mi mise una mano dietro la schiena e una sotto le ginocchia e mi sollevò tra le braccia.
Gli misi le braccia intorno al collo e mi lasciai portare fuori.
Mi aspettavo che mi riportasse in salotto invece prese le scale e mi portò in camera mia, facendomi stendere sul letto.
Si mise al mio fianco, mettendomi un braccio sotto la testa e avvicinandosi.- Ewan non doveva dirtelo - dissi poggiandogli le mani sul petto - Non finché non avessi risolto i tuoi problemi-
- Ho risolto i miei problemi - rispose - L'avevo chiamato per dirgli che stavo tornando e mi ha dato questa notizia -
Lo guardai, poggiando la fronte alla sua, scrutando i suoi occhi di ossidiana.
- Davvero? È tutto ok? - chiesi.
Lui annuì, accarezzandomi i capelli con la mano libera.
- Siamo pronti a sposarci ora, sempre che tu sia sicura al cento per cento di non vomitare sull'altare -
Ridacchiai e mi acccocolai contro il suo petto.
Mi strinse a sé, lasciandomi un bacio tra i capelli.- Come è successo? - mi chiese dopo un pó.
Sollevai la testa, guardandolo.
- Non vuoi? - chiesi.
Fabio scosse il capo.
- Certo che voglio ma...ecco, avrei preferito passare qualche anno solo io e te, marito e moglie...e in seguito avrei pensato a dei bambini, tutto qua - spiegò - Però va bene così, ne sono felice, anche se mi è preso un colpo -
Risi e gli baciai il collo, per poi strofinargli il naso contro la pelle, vendendolo rabbrividire.
- Solo tu esprimi la gioia in modo pragmatico - lo presi in giro.
Lui sbuffò.
- Sto cercando di digerirlo - disse - E tu poi, stai male e questo mi preoccupa -
- Questo è normale Fabio, rilassati per favore - dissi - Andrà tutto bene -
Lui annuì, poi si alzò e si posizionò sopra di me, scese lungo il mio corpo e mi sollevò la maglietta, per poi prendere a baciare la mia pancia con dolcezza.
Alzò gli occhi per guardarmi e sorrisi, li aveva lucidi e tanto mi bastava.
Li abbassò di nuovo e mi poggiò la testa sull'addome chiudendo gli occhi.Fabio era così: a parole faceva davvero schifo, ma i suoi gesti valevano tanto quanto una dichiarazione.
Poteva sembrare restio a volte, ma lo sapevo, perché lo conoscevo meglio di chiunque altro. Amava e parlava con i gesti, gesti che solo io avevo il piacere di ricevere, gesti che presto avrei condiviso con l'esserino nelle mia pancia.
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Sei il mio per sempre
FanfictionFan Fiction "La Ragazza Drago" Conosciamo tutti la storia della Ragazza Drago, la storia di Sofia, Lidia, Fabio, Karl, Chloe ed Ewan. Sappiamo tutti che cosa è successo. Conosciamo la loro storia, il loro passato, i loro demoni. Sappiamo che cosa h...