Sei il mio per sempre

Capitolo 20

Chloe

Mio fratello sentiva qualcosa che puzzava, ma era troppo concentrato su Lidia per farsi prendere completamente da quello che sentiva che non andava.
Lidia annuiva e scuoteva il capo.
Sofia guardava tutti con sospetto, come se non si fidasse più di noi.
Karl mi aveva invitato ad uscire per una cena romantica, cosa abbastanza strana.
E Fabio complottava con il mio ragazzo!
Ancora più strano!

Sospirai mentre mi sistemavo il vestito.
Avevo optato per un vestito stretto in vita che andava ad allargarsi poi, lungo fino al ginocchio, celeste, perché Sofia aveva detto che si abbinava ai miei occhi.

La stessa Sofia che mi guardava con la testa inclinata.

- Cosa c'è che non va? - chiesi.

Aveva deciso di passare il pomeriggio da me per aiutarmi a prepararmi per l'appuntamento.
Mi aveva aiutato a sistemare i capelli e anche con il trucco, nonostante avesse detto che era pessima in questo.
E ora mi fissava perplessa.

- Nulla...sei bellissima Chloe, dovresti farlo più spesso - mi disse.

La guardai e sospirai, sedendomi al suo fianco.

- Sei troppo pensierosa, non credo che era quello a cui pensavi - dissi.

Ecco, io con Sofia andavo d'accordo, uscivo, chiedevo dei consigli e sapevo di poterle dire tutto, ma...era lei che spesso non parlava con me, non si affidava a nessuno, oltre Fabio.

Quando l'avevo conosciuta già dimostrava di essere un buon capo, mi aveva strappata via da Bloody Mckanzie senza esitare, rischiando la sua vita per me.
Il resto era stato un pó confuso visto il mio stato da "spirito senza corpo" ma avevo saputo che c'erano stati dei problemi con il Prof, che Sofia aveva detto che avrebbe rinunciato a tutto, perché si era sentita tradita. Era poi tornata con Fabio, che era andato a riprendersela, non per la causa diceva Lidia, ma per puro e semplice egoismo, perché la voleva con sé già da allora.
L'avevo vista combattere contro Nida con una forza che io non avrei mai avuto dopo lo sforzo che aveva compiuto prima.
L'avevo vista crollare più volte e l'avevo visto da lontano, non mi ero mai realmente avvicinata per supportarla e l'avevo vista sempre rialzarsi, certe volte da sola e certe volte con l'aiuto di Fabio.
E sapevo anche per questo che era a lui che si affidava.
Ed era per questo che ora sentivo il bisogno di sapere che cosa le passava per la testa.
Sentivo la necessità di ricambiare quel favore di anni prima.

- Pensavo che siamo cresciuti - disse con un sospiro - Mi sembra ieri che abbiamo gettato le sfere nel lago e invece sono passati già due anni -

La guardai e notai che teneva lo sguardo basso.

- Troppe volte dai forza al gruppo, troppe volte sei qui a sostenerci e a preoccuparti per gli altri ma...non ti chiediamo mai come stai realmente, che cosa vorresti e se vuoi una spalla su cui piangere o solo per reggerti a qualcuno per una volta - dissi - Lasciati andare Sofia, non sei più il capo, per quanto noi adoriamo pensarlo -

Si morse il labbro e alla fine alzò lo sguardo, rivelandomi i suoi occhi che erano lucidi.

- Sei cresciuta anche tu - mi disse con voce rotta - Qualche anno fa non avresti mai preso l'iniziativa così-

Scoppiai a ridere e l'abbracciai di slancio.

- Non dirmi che preferiresti che il tempo si fosse fermato? - chiesi.

Si limitò a scuotere il capo, tenendo la testa sulla mia spalla.

- Scusa... - fece dopo un pó staccandosi e asciugandosi gli occhi con le mani - Ti ho bagnato il vestito, ma comunque, è solo un pó di nostalgia dei vecchi tempi -

- Vorresti ancora combattere contro le viverne? -

- Per carità no! - rispose ridendo.

Scossi il capo e le presi la mano.

- Devo chiedertelo - annunciai - Tutti ci aspettavamo il vostro matrimonio ma...tu vuoi davvero sposarti? -

Mi guardò con gli occhi sgranati, aprì la bocca e la richiuse subito dopo.
Poi mi fece un sorriso.

- Amo Fabio più della mia stessa vita Chloe - mi disse - Sposarmi con lui è la cosa che desidero di più in assoluto, non ci rinuncerei per nulla al mondo ma, conosco i suoi sbalzi e io mi sento troppo giovane. Lo so che l'abbiamo detto a tutti, ma me lo ha chiesto in un momento no in realtà...diciamo che quando si sente minacciato tende a muoversi in anticipo e... -

Annuii.

- Pensi che non faccia sul serio? - chiesi - O meglio, lo ha detto per anticiparsi ma non ne è sicuro nemmeno lui? -

- Già -

- È come con Karl - dissi - Ormai ho imparato ad aspettare i suoi tempi, non mi faccio prendere dall'entusiasmo con lui che non si sa mai che cosa devo aspettarmi. Se vedi che non fa altro lascia correre magari, e vedi come si comporta -

Scosse il capo e si alzò, prendendomi poi la mano e tirandomi su.

- Non preoccuparti per me ok? E lascia stare quello che passa per la testa di Fabio, quello è un compito che spetta a me - fece - Ora, mettiti le scarpe, sistema il vestito e fa cadere la mascella al nostro nerd -

La guardai, volevo insistere ma avevo come la sensazione che non avrei risolto nulla se non voleva parlare.
L'assecondai, finii di prepararmi e andai in salotto.

Avevo sentito prima il campanello suonare e immagivano che Karl fosse arrivato.
Infatti lo trovai a parlare con mia madre ma rimasi stupita perché non era solo.

- Fabio...che ci fai qui? - chiese Sofia dietro di me.

- Sono venuto e riprenderti, come pensavi di tornare a casa? - rispose lui.

La mia amica gli sorrise e si avvicinò.
Fabio la prese per i fianchi e le diede un bacio a stampo sulle labbra.

Li osservai mentre lui gli metteva una mano nei capelli e gli sussurrava qualcosa nell'orecchio.

Mi avvicinai a Karl, mi misi sulle punte, senza pensare ad altro, e gli lasciai un bacio a fior di labbra.

Lui mi guardò stupito per un attimo ma poi si avvicinò e mi baciò, mordendomi il labbro inferiore e prendendomi il viso tra le mani.
Si staccò guardandomi mentre io mi sentivo arrossire.
Gli sorrisi e fece per dire qualcosa ma Fabio colpì il mio ragazzo dietro la schiena.

- Su impegnati di più quattrocchi - dissi ridendo.

Poi scosse il capo mentre Karl arrossiva, prese Sofia per mano, salutarono mia madre e se ne andarono lasciandomi allibita.

- Che cosa...è appena successo? - chiesi.