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"Sei tu Mel".

Quelle tre parole mi rimbombano in mente per non so quanto. C'è Meredith che mi sta parlando ma la mia mente non riesce a capire cosa dice.
Mi focalizzo su di lei dopo che inizia a guardarmi preoccupata e a scuotermi.

-Mel, Mel mi stai preoccupando. Torna in te.-
Alzo lo sguardo verso di lei.
-Amelia ti prego torna in te.-
-Sono in me.- rispondo dopo un po'.
-No non sei in te, sembra che tu voglia uccidere qualcuno.-

Distolsi lo sguardo dal suo viso iniziando a guardare il muro alla mia sinistra.

-Non è solo una mia sensazione vero? Tu vuoi davvero uccidere qualcuno.-
-No.- rispondo secca senza guardarla.
-Amelia smettila di mentire. Mi stai seriamente preoccupando, non ti ho mai vista in questo stato.-
-In questo stato come eh?- urlo alzandomi dal letto e puntando le mie iridi nelle sue, che mi guardavano spaventate.
-Spiegami Meredith cosa cazzo dovrei fare. Saltare di gioia perché sono venuta a scoprire che mio padre e il mio fidanzato mi stavano usando? No perché se vuoi lo faccio però dopo averli uccisi, lì si che salterò di gioia. Io te l'avevo detto così tante volte che sapevo che quello stronzo di John mi voleva per una ragione e ora capisco perché Thomas mi voleva far avvicinare a lui. Ecco perché mia mamma non voleva farmi avvicinare a lui.- le scarico addosso tutta la rabbia che mi preme in petto.

-Non dovrei neanche essere qui, dovrei stare lì fuori a uccidere tutte le persone che incontro durante il cammino verso l'ufficio di quel pezzo di merda di John.- mi dirigo verso la porta ma Meredith si fionda sulla mia schiena senza permettermi di uscire dalla porta.
-Amy non sei lucida. Prenditela pure con me, urlami contro, colpiscimi ma ti supplico non fare cavolate. Ti prego.- dice con le lacrime agli occhi.
-Meredith staccati.-
Lei scuote la testa.
-Meredith staccati o giuro che-
-Ti prego Mel, ho già perso troppe persone care, non voglio perdere anche te. È la prima volta dopo anni che lego così tanto con qualcuno e non voglio perderti. Se esci da quella porta potresti non tornare più oppure ti pentirai di quello che hai fatto. Ti supplico Mel non lasciarmi, aspetta che arrivi Klaus e poi te ne andrai.- dice piangendo.

Rilasso le spalle.
-Io li odio Mer. Li odio con tutta me stessa.- dissi cercando di trattenere le lacrime.
Lei mi girò piangendo e mi abbracciò accarezzandomi i capelli, continuando a sussurrare "lo so".

-Tra un paio di ore sarai di nuovo a casa con tua mamma e i tuoi amici. Andrà tutto bene... io starò bene.-
Mi stacco dall'abbraccio e la guardo.
-Certo che starai bene, verrai con me.-
Lei scuote la testa forzando un sorriso.
-Io non verrò Mel.-
-Si che verrai.-
-Lo sai cosa faranno alla mia famiglia Amy. Io non voglio che muoiano a causa mia.-
-Li troveremo, staranno con noi. Li proteggeremo.-
-Mel...-
-No ti prego, tu devi venire con me. Ho bisogno di te Meredith.-

Lei mi guarda dispiaciuta senza sapere cosa dire.
-Io non lo so Amy. Non so che fare.-
-Uccideremo tutti loro, te lo prometto.-
Lei continua a scuotere la testa.
-Ti prego.- dissi prendendole le mani e supplicandola con lo sguardo.
-Io...- stava per rispondere ma il rumore di grida ci fa girare verso la porta.

-Sono arrivati.-
Mi girai verso di lei.
-Vieni con me.-
Lei tentennò però poi annuì leggermente.
Io sorrisi però poi lei iniziò ad urlare dal dolore.

-Cos'hai?- mi abbassai preoccupata e spaventata.
Lei continuò ad urlare senza riuscire a rispondere.
-Mer cosa succede?-
Non rispose. Continuò ad urlare.
-MEREDITH.- urlai.

In quel momento qualcuno entrò in camera ma io non mi girai neanche perché troppo preoccupata dalla situazione della mia amica che continuava ad urlare.

Una mano si posò sulla mia spalla e io mi girai spaventata pronta ad attaccare la persona però quando vidi Hayley sospirai sollevata.
-Hayley non so cosa le succede. Ti prego dobbiamo aiutarla.- dissi cercando di non scoppiare a piangere.
-Amy ma sta con i cattivi...- provò a dire lei.
-Hayley dobbiamo aiutarla, è l'unica persona con cui ho legato qui dentro.-

Hayley esitò per un attimo però vedendo la mia faccia preoccupata e supplicante, uscì dalla stanza con la velocità da vampiro.
Dopo un po' Meredith smise di urlare e io mi buttai su di lei per non farle sbattere il viso a terra.

-Io...- cercò di parlare però io la stoppai dicendole che non doveva sprecare forze.
Lei si buttò completamente su di me priva di forze mentre io le accarezzavo i capelli ancora spaventata dall'idea di perderla.

Se solo non fosse entrata Hayley...

Smisi di pensare quando Hayley rientrò in camera.
Solo ora notai di non averla salutata, come se non ci vedessimo da quasi nove mesi.

Sorrisi leggermente, ancora scossa e la salutai.
-Ciao.- dissi a bassa voce, cercando di non ascoltare le grida in sottofondo.
-Hey.- disse sorridendo vedendomi ad abbracciare, stando attenta a non far del male a Mer.
-Come stai?- chiese.
-Sconvolta per varie cose però ora che siete qui va un po' meglio.-
Lei sorrise e disse
-Dobbiamo andare Amy. Nik mi ha fatto promettere di portarti al sicuro.-
Alzai lo sguardo su di lei.

Solo ora mi rendo conto che rivedrò Nik. Anche solo a pensare al suo nome che 2 miliardi di farfalle iniziano a muoversi nello stomaco.

-Lui verrà?-
Lei non rispose subito, ci mise un po' però poi disse di si.
-Hayley, lui verrà vero?-
-Amy...-
-Qual è il piano?-
-Lui voleva salvarti. Non gli importa di quello che gli succederà, non gli importa se verrà catturato o ucciso.- disse mandando giù il groppo in gola.
La guardai sconvolta.

-No lui non può farlo. Non può venire qui senza preoccuparsi della sua incolumità. Non posso permetterlo.-
-Amy..-
-No, tu porta via Mer, lei viene con noi. Io vado a cercare Klaus.-
-Amy non puoi...-
-Chi me lo impedisce? Quel biondo che crede che lo lasci morire al mio posto? No, nessuno me lo impedirà, tanto meno te.-
-Me l'ha fatto promettere.-
-Non potete vivere senza di lui. Hope non può vivere senza di lui.- senza dire niente mi alzo lentamente appoggiando Mer a Hayley e mi diressi verso la porta.

-Hayley...- mi girai verso di lei.
-Trattala bene, è una persona fantastica te lo assicuro.- dissi.
-È bello rivederti.- conclusi per poi uscire e iniziare a correre per quella villa enorme che non avevo ancora imparato a conoscere.

𝔼𝕋𝔼ℝℕ𝕀𝕋𝕐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora