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Amy's pov

Uscimmo finalmente da quella villa. Camminai accanto a Nik e Freya senza sapere dove stessimo andando.

Anche se non ero più obbligata a stare rinchiusa nelle continue ville che John sceglieva, mi sentivo ancora in gabbia. Perché non posso meritare un momento tranquillo come le altre persone?

Alzai lo sguardo verso il volto di Nik e lo vidi pensieroso.
E se non avesse accettato il fatto che sono un tribrido?
E se non avesse accettato me?

Il panico iniziò a impossessarsi di me. Mi fermai di colpo in mezzo a quella strada isolata.

E se nessuno mi avrebbe accettata?
E se in questi mesi fossi cambiata e non piacessi più a nessuno?
Magari mi odieranno.
Io non voglio essere odiata anche da loro.

Nik lo notò subito e si girò verso di me confuso.
-È tutto ok?- mi chiese.
-Io...- non riuscì a dire ciò a cui pensavo.
-Andrà tutto bene.- disse leggendomi nel pensiero, cercando di rassicurarmi.
-Come fai ad esserne sicuro?-
-Ti abbiamo tutti cercata per mesi Amelia, manchi a tutti noi. Torna a casa, non scappare ancora.- mi disse dolcemente.
-E se Thomas avesse ragione? E se io fossi solo un pericolo e portassi morte ovunque vado? Io non voglio che vi succeda questo, non voglio farvi del male, non riuscirei a sopportare anche questo.- dissi con voce tremante.
-Non pensi che dovremmo prendere noi questa scelta? Non credi che dovremmo scegliere noi se vogliamo starti accanto o meno?- mi chiese.
-Io...-
-Io la mia decisione l'ho già presa.- disse avvicinandosi a me. -Io voglio starti accanto Amelia Abigail Cooper, non m'interessa se porti distruzione, morte o pericolo. Non m'importa di niente, l'unica cosa che voglio è tornare a casa con te e dimenticare di tutto quello che è successo in questi otto mesi. Ed è quello che dovresti fare pure tu, dimentica quello che è successo, dimentica Thomas e quelle stronzate che ha cercato di farti credere, dimentica Mikael, dimentica tutto e torna a casa con me.- disse allungandomi la mano.
-Andiamo a casa Amelia.- sussurrò.

Indecisa, allungai la mia mano e la avvolsi alla sua che in confronto alla mia era enorme. Lui accennò un sorriso e strinse la sua mano nella mia guardandomi.
Le mie insicurezze c'erano ancora ma almeno ora c'eravamo noi due. Almeno so che lui non mi avrebbe lasciata.

-Ormai fai parte della famiglia Amy, non me ne andrò ora e non lo faranno neanche gli altri te lo assicuro.- mi disse Freya sorridendo.
Accennai un sorriso e seguì Freya e Nik che mi stavano portando dagli altri.

Continuai a camminare finché, non tanto in lontananza, vidi un gruppo di persone vicino a quattro macchine nere.
-Sono loro... sei pronta?- mi chiese Klaus abbassando il viso per guardarmi negli occhi.

Tornai a guardare davanti a me e vidi qualcosa che mi stupì. O meglio qualcuno.

Come se mi avesse percepito, il suo sguardo puntò verso di me e, quando mi vide, un sorriso a 32 denti le spuntò sul viso.
Iniziò a correre verso di me. I miei occhi si riempirono di lacrime e iniziai a correre verso di lei.
Quando fummo una davanti all'altra, ci abbracciamo subito.
-Oddio mio, stai bene.- mi disse scoppiando a piangere.

La sua voce. L'avevo persino dimenticata.
Cercai di non piangere, però delle lacrime ribelli mi rigarono il viso.
Si staccò dall'abbraccio, mi prese il viso tra le mani e mi guardò sorridendo, con le lacrime agli occhi.

-Tesoro...- mi guardò con un sorriso ampio e gli occhi lucidi dalla felicità.
-Ciao mamma.- dissi cercando di non scoppiare a piangere.
Da quanto non la vedo? Troppo. Decisamente troppo.
Mi era mancato abbracciarla.

In questo momento mi sentii una figlia pessima. Che figlia si allontana per due mesi dalla madre senza chiamarla e poi scompare per quasi nove mesi lasciando solo una misera lettera? Una figlia pessima, ecco chi.
-Scusa mamma. Scusa per tutto.- dissi mentre delle lacrime mi rigavano il viso.
-Hey... va tutto bene. Sono io a dovermi scusare con te per tante tante cose, non te.- disse asciugando le mie lacrime.
-Ma io...-
-Va tutto bene Amelia. Va' a salutare i tuoi amici, dopo parleremo.- mi disse in modo amorevole, accarezzandomi la guancia.

𝔼𝕋𝔼ℝℕ𝕀𝕋𝕐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora