•36

80 6 2
                                    

Amy's pov

Nik mi appoggiò sul letto e si sedette accanto a me, stando attento a captare una mia qualsiasi emozione.
Mi chiese se volessi mettermi sotto le coperte, mi chiese se avessi sete, freddo, fame o se avessi sonno. Mi pose domande alla quale non ebbi la forza di rispondere, mi pose domande alla quale non risposi perché troppo occupata a guardare la parete davanti a me, non risposi perché mi sentivo vuota.

Smisi di piangere un'oretta fa circa. Smisi di provare qualcosa un'ora fa. Spensi i sentimenti un'ora fa.

Mi sento come svuotata mentalmente, mi sento vuota, priva di provare una qualsiasi emozione, priva di ridere, gioire, piangere o arrabbiarmi, priva di tutto.

Tutto ciò che mi circonda non ha senso ormai, non riesco più a distinguere ciò che è reale da ciò che è fittizio, non riesco a capire o a distinguere la voce di chi mi sta parlando, non riesco più a capire nulla.

Mi sto chiudendo in una gabbia pure io.

-Amy.- mi chiamò qualcuno.
-Amy.- qualcuno mi mise le mani sulla faccia per cogliere la mia attenzione e quando riuscii a focalizzare lo sguardo capii chi avevo difronte.
-Hey.- mi disse Bonnie sorridendo dolcemente.
-Cosa ci fai qui?- cercai di parlare ma la voce uscii flebile.
-Sono qui per te.- mi accarezzò i capelli sapendo che è uno dei gesti d'affetto che preferisco.

Mi girai verso Nik neutrale e dissi
-Perché l'hai chiamata?-
-Vorrei aiutarti io in questo momento Amelia.- accarezzò la mia guancia sinistra. -Ma ora hai bisogno di un'amica accanto.- sorrise leggermente.
Io annuii per ringraziarlo e lui uscì dalla stanza, non prima di avermi dato un bacio sulla fronte.

Appena la porta si chiuse mi girai verso Bonnie.
-Cosa ti ha detto?-
-Niente, mi ha solo chiesto di venire qua perché non sapeva come aiutarti.- disse lei.

Vedendo che non avevo intenzione di replicare continuò a parlare
-Amy... noi due ci conosciamo da 20 anni praticamente, tu sei mia sorella, sei la mia anima gemella. Ci conosciamo così tanto che ormai so cosa stai facendo ora, so che ti è successo qualcosa e so inoltre che ciò che ti è successo è così doloroso per te che non vuoi affrontarlo, so che hai chiuso anche quest'altro problema in una scatola dei problemi non affrontati ma a quanto pare esso sta sfuggendo al tuo controllo, questo problema ti domina, non sei tu a dominare lui. Tu Amy sei fatta così, sei una persona fantastica, sei perfetta così come sei ma non affronti i tuoi mostri, non affronti le tue paure.-

Continuai a guardare il muro.

-Sono stata male così tante volte Amy e tu mi sei sempre stata accanto. Sempre. Persino quando il mondo mi stava crollando addosso ti avevo vicina, mi hai sempre aiutata in tutto. E io sono qui per questo ora, sono qui per stare accanto a te, per darti una spalla su cui poggiarti e se vuoi piangere, per avere qualcuno accanto, per aiutarti. Amy fatti aiutare ti prego.-

La guardai.
-Ti prego parlami di cosa ti è successo in quella casa.- mise la sua mano sulla mia.
-Sono innamorata di Klaus.- sussurrai.
Lei spalancò leggermente gli occhi ma si ricompose subito.
-Si Amy questo l'ho capito fin da subito.- mi sorrise leggermente. -Ma che c'entra ora con la storia?- continuò.

-C'entra eccome.- sussurrai. In questo momento decisi di aprirmi con la mia migliore amica, decisi di raccontarle tutto, di renderla partecipe del mio dolore. E lo faccio ora perché oramai ho già pianto con Nik per ore e ore perciò so già che non ricomincerò.

-Io ora ti racconterò cos'è successo Bonnie, ti racconterò tutto. Ti chiedo solo di non interrompermi.- lei annuì sorridendo leggermente.

-Iniziò tutto undici mesi fa. Era il primo giorno di scuola e come al solito mi svegliai, andai a scuola e dopo scuola dovevo vedermi con voi a casa di Caroline. Voi eravate tutte già lì che mi aspettavate essendo che io ero tornata a casa un attimo, e appena arrivai non entrai perché avevo sentito voi parlare di uccidere qualcuno, di uccidere una persona. Decisi di scappare, decisi di allontanarmi da quella casa, da voi, decisi di allontanarmi dalle persone che consideravo famiglia che però mi avevano sempre mentito. Ed è in quel momento che incontrai Katherine che si finse Elena e mi chiese di andare con lei a prendere Jeremy. E io salii in macchina.- risi amaramente. -Salii in macchina perché sperai che Elena non c'entrasse nulla con voi, speravo che anche lei fosse all'oscuro come me di tutto. Mi salvò Klaus da Katherine, fu lui a salvarmi. Passai a casa sua quasi tre mesi, tre mesi che, seppur fossero orrendi perché ero rinchiusa in casa, furono piacevoli per me. In quei tre mesi ebbi la possibilità di conoscere tutti meglio, colsi la possibilità di conoscere meglio Klaus soprattutto, difatti cercavo sempre di passare molto tempo con lui. Il 90% delle volte mi trovavo nella stanza dei dipinti e non perché c'era lui ma perché quella stanza mi tranquillizzava, non mi faceva pensare a quella che era diventata la mia vita e inoltre mi permetteva di conoscere meglio Klaus. E lo conoscetti sai? Ho conosciuto molte parti di lui che nasconde a chiunque, ho conosciuto il vero lui, ho conosciuto il suo cuore. Mi fa sentire bene lui, mi fa sentire il cuore leggero, mi fa sorridere e ridere come non ho mai fatto, qualche giorno fa ad esempio è stato uno dei miei giorni preferiti perché ho dipinto con lui e Hope e mi sono divertita come non facevo da tempo. Lui mi fa sentire così Bonnie, mi fa ridere e agitare, mi fa sentire i brividi su tutto il corpo, mi fa sentire quella voglia incessante di averlo sempre accanto, mi fa sentire su di giri, mi fa venire la voglia di fare tutto ciò che è in mio potere per vederlo stare bene e vederlo sorridere, mi fa sentire benissimo davvero. Allora non sapevo ancora di provare qualcosa per lui, lo capii quando John mi prese che sono follemente innamorata di lui. Da quando mi sono consegnata a Mikael è iniziato il mio inferno.-
-Ma tu h-
-Si Bonnie so che ho detto che non era andata male lì, so di aver detto che sono stata bene, so di aver detto tutto questo. E infondo non è andata male all'inizio. La mia vita era diventata allenamenti, cambio casa, allenamenti, trasferimento, pugni, cambio città. E all'inizio per me non era neanche tanto male perché avevo la possibilità di viaggiare però quando capii cosa stava succedendo cambiai idea. All'inizio andava tutto bene perché avevo trovato un ragazzo gentile che mi permetteva di dimenticare Klaus temporaneamente, avevo trovato un ragazzo che mi rammentasse ogni giorno che la mia vecchia vita non l'avrei più riavuta e andava bene cosi perché avevo trovato un'amica stupenda che mi trattava benissimo. Con John non provai mai a instaurarci un rapporto perché la mamma mi ripeteva che non era una brava persona e perché aveva ucciso Tyler pur di avermi perciò lo odiavo. Per i primi sei mesi andò tutto bene, mi ero fidanzata con Thomas, avevo un'amica stupenda e avevo trovato nella boxe uno sfogo.- sorrisi al ricordo di come mi sentivo libera mentre tiravo pugni al sacco.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 10 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

𝔼𝕋𝔼ℝℕ𝕀𝕋𝕐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora