• SOSPESA •
Amy Cooper è una ragazza di 19 anni che vive a Mystic Falls con la madre Violet.
Le sue giornate passano sempre allo stesso modo: va a scuola, torna a casa, pranza, esce con gli amici, ritorna a casa e dorme.
La sua quotidianità viene...
-Wooo calmati o finirai col farci comprare un altro sacco da boxe.- mi disse Meredith ridendo, avvicinandosi a me.
Sorrisi a mia volta girandomi verso di lei.
-Va tutto bene?- mi chiese. Annuii leggermente e poi bevvi dell'acqua dalla bottiglietta che mi ero portata in palestra.
In questi mesi ho legato molto con lei soprattutto perché mi ricorda molto Reb. O almeno il carattere perché esteticamente è completamente diversa.
Alta sul metro e sessanta con capelli e occhi scuri. Il contrario di Reb in poche parole.
-Che ne dici di un corpo a corpo?- La guardai ed annuii. Lei sorrise e si avvicinò a me.
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Era da sei mesi che mi allenavo ininterrottamente, o meglio che fui obbligata ad allenarmi ininterrottamente.
Però fu una piacevole scoperta scoprire che il mio corpo era capace di essere tanto agile, forte e veloce. Acquistai una sicurezza in me stessa che prima non possedevo.
Guardai Mer e per un attimo mi sembrò di vedere il volto di Rebekah al posto del suo. In questi mesi mi resi conto di quanto mi mancasse la mia famiglia. Bonnie, Caroline, Elena, Elijah, Rebekah, Hayley... Nik. E gli altri.
E il fatto che mi mancassero così tanto mi fece render conto di quanto mi manchi la mia vecchia vita.
Scossi la testa per cacciare via i loro volti dalla mente. Però mi distrassi, permettendo a Meredith di colpirmi in pieno volto con un calcio. Volai a terra con la guancia dolorante.
Alzai lo sguardo e la guardai accennando un sorriso.
Lei è la donna più forte in questa casa, però io ero determinata a mostrare di essere più in gamba di lei.
Mi alzai di colpo e le diedi un calcio sul mento facendola barcollare all'indietro ma prima che recuperasse l'equilibrio le diedi due pugni rapidi allo stomaco. A quel punto crollò a terra e, prima che potesse alzarsi, le misi una gamba sul collo senza applicare pressione per non farle del male.
Lei sorrise e alzò le mani per chiedere la resa. Sorrisi e tolsi la gamba dal suo collo.
-Sei migliorata.- agguantò la sua mano alla mia che le porsi per aiutarla ad alzarsi. Sorrisi e le porsi una bottiglietta d'acqua. -Grazie.- disse per poi berne un sorso. -Prego.- -Ti stai allenando parecchio in questo periodo.- -Già.- risposi semplicemente. -Mel va tutto bene? Non mentirmi ti prego.- disse preoccupata.
È da quando sono arrivata qui che lei mi chiama Mel. Nessuno mi aveva mai chiamata così, è una cosa nostra. Io invece la chiamo Mer. Noi siamo Mer e Mel. Che fantasia.
-Si è tutto ok.- risposi alla sua domanda. -Ho detto di non mentire.- -Non sto mentendo.- -Hai la tendenza di non guardare le persone in faccia quando menti e ora lo stai facendo, mi stai mentendo.-
Mi voltai verso di lei.
-Come fai?- -A far cosa?- chiese. -A vivere così?- feci una pausa e poi continuai -Sapendo che dall'altra parte del mondo c'è la famiglia alla quale loro ti hanno portata via?-
Un po' di tempo fa Mer mi raccontò che Mikael, quando lei aveva 5 anni, l'ha rapita perché era una strega molto forte. Non vede la sua famiglia da 13 anni.
-Della mia famiglia ricordo poco e nulla. Ricordo che mia mamma mi faceva i pancake la mattina poi mi portava a scuola e mi veniva a riprendere papà. Non ricordo praticamente nulla di loro: i loro volti, la loro voce, il loro sorriso... niente. Per me è stato più semplice dimenticarmi di loro, di amici non ne avevo quindi dovevo solo dimenticare loro e mia sorella. Però per te... beh non oso immaginare quanto per te sia difficile stare qui quando sai che la tua famiglia si trova là fuori. Ti stanno cercando questo lo so perché l'ho sentito dire da tuo padre-
La bloccai e dissi -Lui non è mio padre- Lei mi fece un mezzo sorriso e continuò.
-Ho sentito dire da John che ti stanno cercando e che sono sulle nostre tracce, ecco perché siamo in un paesino. Però la cosa che i Mikaelson non sanno è che Mikael e tuo p... John hanno un piano per ucciderli tutti, cominciando da Hope.- La guardai sbigottita. -Perché Hope?- -Perché è un tribrido. È una delle 2 persone più forti del mondo quindi secondo loro deve morire.- -Due persone? Chi è l'altra?- -Non ne ho idea. Però da quanto ho sentito dire l'hanno già ucciso.-
In quel momento entrò Thomas in palestra. Appena mi vide sorrise, si avvicinò a me e poggiò le sue labbra sulle mie baciandomi in modo dolce e delicato.