Sono passate 4 settimane dalla morte di Ty.
4 settimane da quando non esco di casa.
Altre 4 settimane in cui vivo a casa Mikaelson.
7 settimane da quando non vedo mia mamma.
3 settimane dal funerale di Ty alla quale non ho potuto partecipare.Nonostante mi manca uscire, qui tutti sono gentili con me, così gentili da farmi dimenticare che se io sono qui è solo perché un pazzo psicopatico mi vuole.
Aveva detto che avrebbe ucciso tutte le persone a cui io tenessi ma per fortuna è scomparso. Non si è fatto più vivo.
Ogni giorno lo vivo con l'ansia di ricevere una videochiamata da parte sua. Ogni giorno quando le ragazze mi chiamano per tenermi compagnia ho paura di trovarle legate ad una sedia che mi dicono che non è colpa mia tutta questa storia.Quando è morto Ty in un attimo di non lucidità e appena Nik mi aveva lasciata sola per prendermi un bicchiere d'acqua ero corsa fuori casa per consegnarmi a Mikael. Peccato che mi resi conto dopo che non sapevo dove si trovasse e che non sapevo dove andare. Dico solo che quando mi ritrovai davanti Nik avevo preso un infarto pensando fosse una persona che lavorasse per Mikael e l'ansia di morire mi aveva sopraffatta al tal punto da scoppiare a piangere tra le sue braccia. Ancora.
Lui non mi allontanò anzi mi strinse di più a lui e poi mi portò a casa.Dire che mi rimase attaccato per i giorni a seguire era un eufemismo. Mi lasciava da sola solo quando andavo in bagno. Però la sua compagnia non mi dispiaceva affatto cosi come quella degli altri membri della famiglia.
L'ho già detto che sono tutti gentili con me?
Mi sono affezionata a loro e molto e, anche se non lo ammetteranno mai, anche Caroline, Bonnie ed Elena si stanno affezionando.
I loro fidanzati invece li sentivo solo tramite chiamate perché stavano cercando Mikael e quindi non li vedevo da un po'. Però anche loro erano grati ai Mikaelson per l'aiuto.
Infondo stanno tenendo al sicuro la sottoscritta nonché loro migliore amica quindi è ovvio che si sarebbero affezionati. Che poi i Mikaelson non sono stronzi come dicevano loro anzi. O meglio loro dicevano che Klaus è stronzo però non lo è. O almeno non dopo che si fa conoscere.In queste settimane ho avuto l'opportunità di conoscerlo meglio, di conoscere tutti meglio però con lui avevo un rapporto un po' diverso rispetto a quello che avevo con gli altri. Non so, è strano da descrivere però era come se volessi conoscerlo a fondo, sapere tutto di lui. Infatti con lui mi sono legata un po' di più rispetto che con gli altri.
Nelle ultime 4 settimane ho anche passato molto tempo con Rebekah e Hayley e sinceramente sono delle persone fantastiche. Rebekah mi ha raccontato alcune storie del passato di Nik e degli altri e Hayley mi ha raccontato di come ha conosciuto Klaus e la sua famiglia. La cosa strana e senza senso è che, per non so quale assurdo motivo, sono fissate dal voler vedere me e Nik fidanzati. Ok che passiamo molto tempo insieme ma è perché ha fatto un patto con i ragazzi e perché deve proteggermi. Non vogliono capirlo però.
Soprattutto Rebekah che non vuole proprio capire che tra noi due non ci sarà mai nulla oltre all'amicizia.-Ok io direi che questo è perfetto.- disse per l'appunto Rebekah ponendomi davanti una rivista di moda e indicando un abito da sposa.
La guardai confusa non capendo.
-Perfetto per cosa?- chiesi infatti.
-Ma come per cosa?- disse offesa. -Per il matrimonio.-
-Ma matrimonio di chi scusa?- chiesi ingenua non capendo.
Lei sbuffò come per dire "questa non capisce nulla" e disse
-Tuo e di Nik ovviamente.-
Ok sta qui sta fuori di capoccia. Ormai ho capito che bisogna assecondarla perché è più testarda di Nik. O forse siamo sullo stesso livello.
-Mi piace più quello a sinistra.- dissi per poi distogliere lo sguardo dalla rivista e tornando a guardare il soffitto di camera mia.
-Si è bello anche quello ma preferisco l'altro.-
-Ecco quello allora te lo prendi per te.- dissi noncurante chiudendo gli occhi.
-Mhh secondo me starebbe meglio a te.- disse a bassa voce.Passarono minuti in silenzio finché Rebekah non sbuffò sonoramente.
-Ma perché sei qua?- mi sbraitò contro.
-Perché un pazzo mi vuole?- dissi.
-No no, perché sei qua in camera quando potresti stare nel letto di Nik a fare sesso?- chiarì.
-Reb daiii.- urlai lanciandole un cuscino.
-Senti io non ti capisco proprio. Perché non sei con lui ora? Non ti piace?- chiese.
Feci finta di non averla sentita.
-Amy rispondimi.- disse lanciandomi il cuscino che le avevo lanciato prima dritto in faccia.
-Ahia.- dissi semplicemente.
-Quindi?-
-Cosa?-
-Non fare finta di non avermi sentita e sputa il rospo.-
-Mi spieghi perché ci vedresti bene insieme?- le chiesi.
-C'è tensione sessule tra voi due, chiunque l'ha notato Amy.-
Mi alzai di colpo e la guardai con occhi sbarrati.
-Ma che dici?-
-La verità.- rispose facendo spallucce.
Lasciai stare questa conversazione e mi alzai dal letto per andare in cucina a bere un bicchiere d'acqua.
-Vado a bere.- dissi sperando che non mi seguisse.
Mi diressi verso la cucina e quando ci arrivai ci trovai Elijah che si stava versando del sangue in un bicchiere.
Lo guardai con una faccia schifata.
-Non ti abituerai mai non è vero?- disse alzando il capo e sorridendo.
-No- dissi semplicemente.
Lui rise leggermente e io lo seguì ma il sorriso scomparve appena Rebekah entrò in cucina.
-Anche qui no ti prego.- sussurai.
-Amy se credevi di scappare dalla conversazione ti sbagliavi di grosso.-
-Posso saltare giù dalla finestra?- chiesi ad Elijah speranzosa.
-Siamo al primo piano, non ti faresti niente.- disse stando al gioco.
-Mi basta solo scappare da questa conversazione.- dissi.
-Quindi?- disse Rebekah.
-Rebekah.- dissi esausta.
-Perché non vai a rompere le scatole a tuo fratello?- chiesi.
-Passo.- disse Nik entrando in cucina.
Guardai Rebekah in cagnesco come per dirle "apri bocca e ti uccido" ma lei ovviamente se ne fregò e iniziò a parlare a Nik.
-Nik è vero che tra te e...-
Sapendo che voleva chiedergli la stessa cosa che aveva chiesto a me in camera mi diressi a passo svelto verso Nik e gli feci un mezzo sorriso.
-Hey Nik ti devo dire una cosa.- gli dissi per poi prenderlo per il braccio e trascinarlo verso un'altra stanza.
Mi girai verso Rebekah e la vidi sorridere vittoriosa per essere riuscita a farci rimanere da soli.
Feci entrare Nik in camera mia e poi ci chiusi a chiave dentro. Tirai un sospiro di sollievo per essere scampata anche stavolta alla furia di Rebekah Mikaelson ma poi mi ricordai di aver fatto esattamente quello che lei voleva cioè rimanere in una stanza da sola con suo fratello per allentare la nostra "tensione sessuale". Mamma mia che cazzate che dice.
Mi girai verso Klaus e lo vidi in piedi davanti a me che mi guardava confuso. Perché mi guarda così?
Ah già, l'ho appena trascinato dalla cucina a camera mia senza una ragione.
-Tutto ok?- chiese lui dopo secondi o minuti in cui ci stavamo guardando.
Distolsi lo sguardo e mi buttai sul letto guardando il soffitto.
-Si è solo che sai com'è fatta tua sorella.- dissi accennando un sorriso.
Lui si mise a ridere e si sedette al lato del letto.
-Non dirmi che ha parlato anche a te della tensione sessuale che c'è tra noi due?-
Alzai lo sguardo e lo guardai sbigottita.
-Ne ha parlato anche a te?-
-Non la smette.- rispose sorridendo.
-Basta che le dai ragione e vedrai che prima o poi la smetterà.- disse.
-Ah si quello lo avevo capito. Calcola che prima mi aveva mostrato degli abiti da sposa.-
Lui scoppiò a ridere.
Mi unì a lui subito dopo.
Passarono minuti di silenzio finché lui non parlò.
-Quindi mi hai rinchiuso qui per scappare da Rebekah?- chiese.
-Già.- risposi dopo un po'.
-E io che volevo bere una sacca di sangue.-
Mi alzai di poco per guardarlo e, notando che mi stava già guardando, arrossì leggermente. Per non farlo notare tornai a guardare il soffitto.
-Fa male quando bevete dagli altri?-
-Presumo di si dalle urla... direi di sì.-
-Non ti fa sentire in colpa uccidere qualcuno? Qualcuno che potrebbe essere padre o madre, che potrebbe essere l'unica ragione che tiene in vita qualcuno, qualcuno che ha una famiglia, degli amici e una vita?- chiesi in un sussurro.
Lui non rispose, parve pensarci su.
-Quando hai sete non pensi a queste cose.- rispose semplicemente.
Annuì leggermente.
-Ah puoi andare a bere non ti trattengo qui.- dissi dopo un po' ricordandomi del perché era entrato in cucina.
Si alzò e andò verso la porta ma prima di uscire si voltò verso di me.
-Ci vediamo Amelia.- disse poco prima di uscire.
-Ciao.- dissi in un sussurro quando ormai era già uscito dalla mia visuale.Mi alzai poco dopo per poi dirigermi nel mio ormai posto paradisiaco cioè la stanza dei dipinti. Appena entrai notai Nik che dipingeva.
Bussai e lui si girò verso di me. Appena mi vide gli spuntò un leggero sorriso.
-Posso?- chiesi indicando il divano.
-Certo.- disse guardandomi mentre mi dirigevo verso il divano. Mi sedetti e dopo un po' Nik si rigirò a dipingere.Continuai a guardare Nik per ore finché la stanchezza non mi sopraffasse e mi addormentai sul divano. L'ultima cosa che sentì fu Nik che mi copriva con una coperta.
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𝔼𝕋𝔼ℝℕ𝕀𝕋𝕐
Vampire• SOSPESA • Amy Cooper è una ragazza di 19 anni che vive a Mystic Falls con la madre Violet. Le sue giornate passano sempre allo stesso modo: va a scuola, torna a casa, pranza, esce con gli amici, ritorna a casa e dorme. La sua quotidianità viene...