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Nik's pov

Cosa ho fatto per meritarmi questo? Cosa ho fatto per meritarmi lei?
L'ho fatta soffrire ma lei è ancora qui, pronta ad aiutarmi, pronta a soffrire di nuovo, pronta a farmi uscire da quella gabbia, pronta a farsi del male.

Ed è proprio per questo che non dovrei permetterle di aiutarmi, proprio perché so che finirà ferita... ma come faccio a dirle che non voglio il suo aiuto?
O meglio come faccio a convincermi che non voglio il suo aiuto?
Penso che anche se mi ripetessi ogni giorno che non ho bisogno di lei non mi entrerebbe in testa questo concetto. "Lasciala stare sennò viene ferita."
Me lo potrei ripetere ogni giorno ma ciò non cambierebbe le cose.

Perché, cazzo, lei piace. Mi piace come non mi è mai piaciuta nessuna in più di mille anni di vita. Mi piace ogni giorno di più. Mi piace come mi piace dipingere. Penso anche di più.
Ed è questo il punto, lei sta diventando un ossessione per me, sta diventando un ancora di salvezza, la ragione per cui vado avanti, la ragione per cui sorrido. Sta diventando il posto sicuro di cui ho sempre avuto bisogno, il posto sicuro in cui posso rifugiarmi quando ho bisogno ma anche quando non ne ho, il posto sicuro in cui posso essere me stesso senza essere giudicato. Lei sta diventando casa.

-Com'è essere vampiro?- mi chiese lei.
Alzai lo sguardo per incontrare il suo che mi stava già guardando.
Ed è questo per me casa: un posto in cui stare, la mia famiglia, mia figlia, i miei amici e soprattutto lei e i suoi occhi color mare.

Misi da parte questi pensieri e le parlai sinceramente.
-Non è semplice all'inizio anzi. Quando diventi vampiro senti tutto amplificato, i sentimenti che provi li proverai più forti rispetto alle comuni persone. Questo all'inizio sarà difficile, sarà difficile adattarsi a questo tipo di vita... però io sono qui, sarò sempre qui per te Amelia.-
Misi la mia mano sulla sua che si trovava sul materasso del letto.

Lei accennò un sorriso che però capì subito che fosse forzato perché continuai a vedere della paura nei suoi occhi.
-E...- cercò di dire una cosa ma poi scosse la testa, abbassò il capo e tacque.
-E?- la incitai a parlare.
-E se non fossi tagliata per essere un vampiro?- chiese alzando la testa, riprendendo il contatto visivo.
-Nessuno di noi è tagliato per essere un vampiro Amelia.-
-Ah no? Tu e la tua famiglia sembrate degli ottimi vampiri.-
-Hai detto bene, sembriamo.- dissi subito.
-Sai nessuno di noi voleva diventare un vampiro, nessuno di noi voleva succedesse tutto questo però succese e noi dovemmo adattarci al cambiamento, in qualche modo dovemmo accettarlo perché se non l'avessimo fatto non saremmo sopravvissuti. Ed è questo che facemmo... accettammo il cambiamento, accettammo di essere vampiri. Non è stato semplice ma ce l'abbiamo fatta, uniti sempre come una famiglia.- dissi senza smettere un secondo di guardarla.

-Sai c'era molte volte che pensavo di non farcela.- confessai.
-Volevo semplicemente finirla, volevo smettere di soffrire. Quest'idea mi sfiorò la mente così tante volte che ne persi il conto però ci fu sempre una cosa che mi fece restare, che mi teneva ancora ancorato a questo mondo.-
-Cosa?- mi chiese lei.
-La mia famiglia.- dissi accennando un sorriso.
-Loro mi sono sempre rimasti accanto nonostante il fatto che fossi stato uno stronzo con loro, che avessi ucciso Esther o che gli avessi pugnalati così tante volte. Loro mi perdonarono sempre, non credo neanche di meritarlo però loro lo fecero. Sempre. E grazie a questo, noi da questa situazione ne uscimmo più forti di prima, più uniti. Ci siamo separati così tante volte ma alla fine tornavamo sempre dove stavamo bene. Insieme.-
-Sai quando ho scritto quella lettera a voi Mikaelson... le cose che ho scritto le intendevo davvero. Durante tutto quel tempo che ho passato con voi ho sempre pensato che voi foste una famiglia incasinata, una famiglia con così tante problematiche, una famiglia con così tanti nemici... ma nonostante ciò, nonostante tutto questo voi siete sempre una famiglia. Siete sempre stati voi stessi e questa cosa l'ho sempre ammirata. Nonostante voi aveste così tanti problemi, voi sorridavate, voi ridavate, voi amavate. Ed è questo che mi è sempre piaciuto di voi. L'amore che provate è la vostra forza ed è per questo che siete letteralmente imbattibili.- fece una pausa e distolse lo sguardo dal mio.

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