Capitolo 5- Un completo disastro

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Laila

Un rumore insopportabile iniziò a rimbombarmi nelle orecchie.
Erano passati un paio di giorni dalla sera della festa e ciò significava che era arrivato il primo giorno di lezione al college. Aprii lentamente gli occhi adattandoli alla luce che entrava dalla finestra e allungai il braccio spegnendo la sveglia.

Dopo essermi stiracchiata a dovere uscii dalla camera.
Avevo bisogno di una bella doccia per svegliarmi del tutto. Finii in fretta e mi coprii con un grande asciugamano. Quando uscii vidi Allison prendere una confezione di cereali.
<<Buongiorno>> disse sbadigliando.
<<Buongiorno anche a te, Becky è sveglia?>> le sorrisi.
<<Purtroppo si>> Rispose la sottoscritta raggiungendoci. Ridacchiai mentre entravo in camera per cercare nell'armadio qualcosa da mettere.
Allison, nel frattempo, si chiuse in bagno mentre Becky si alzò dal letto sbadigliando.
Presi un semplice jeans nero e una felpa del medesimo colore. Mi truccai leggermente, il giusto necessario per essere presentabile e sufficientemente per la voglia che avevo alle sette del mattino. Pochi minuti dopo era pronta e prima di uscire dalla camera verificai di aver preparato tutto il necessario per affrontare le lezioni. va Il mio sguardo cadde sulla giacca che avevo sopra il letto. Trattenni lo strano impulso di prenderla tra le mani e sentirne il profumo. Piuttosto decisi di reprimere quell'istinto infilandola velocemente dentro la zaino. Ero intenta a volergliela ridare non appena l'avrei rivisto e molto probabilmente ciò sarebbe avvenuto molto prima di quanto credessi.
L'idea di rivederlo non mi entusiasmava, era insopportabile, eppure il solo pensiero di rivedere quei occhi ghiacciati mi faceva tremare lo stomaco.
La voce di Becky mi risvegliò dai pensieri.
<<Sai è un tipo molto particolare, ma credo che di questo già te ne sia accorta>> Era appoggiata allo stipite della porta della mia camera.
Capii subito a cosa si riferisse, sicuramente era lì abbastanza da avermi visto infilare nello zaino la giacca.m
<<Se con 'particolare' intendi 'uno stronzo di prima categoria' si, me ne sono accorta>> dissi.
Scoppiò a ridere.
<<Anche se lo conosco da anni, non so molto della sua vita. Liam e Nathan non me ne hanno mai parlato, ma so che tipo è, per cui sta' attenta.>>
Mi era bastato qualche minuto per capire che tipo fosse e pochi secondi per comprendere che era meglio stargli lontana, ma quel velo di mistero nei suoi occhi mi aveva fin troppo incuriosito.
Non sapevo perché ma qualcosa mi spingeva a saperne sempre di più di lui.
Ed era strano.
Qualsiasi cosa fosse cercai di reprimerlo e sperai che quella sensazione non saltasse fuori mai più.
<<Probabilmente perché sei nuova qui e lo incuriosisci>> sembrava volesse rassicurarmi. <<È questione di tempo>>
Qualcosa però non mi convinceva ma non lo diedi a vedere.
<<Tranquilla, non succederà mai niente>>

Il cortile davanti la scuola era pieno di studenti.
Alcuni parlavano animatamente tra loro, altri ridevano, altri smanettavano con il telefono ed altri ancora guardavano alcuni volantini attaccati nei muri.
Soltanto quando passai davanti capii che si trattava di tutte le feste che la scuola programmava di fare. Tra questi, però, un volantino con un canestro e un pallone da basket che lo centrava portava il titolo in maiuscolo:
La Hurricane Season sta per tornare... Siete pronti a trionfare Thunders?
<<La Hurricane Season?>> domandò Allison incuriosita.
<<La stagione degli uragani, sono dei tornei organizzati dalle scuole. Ognuna ha una squadra forte come un "uragano" che sfida quella di un'altra scuola>> spiegò. << I Thunders sono la nostra squadra, abbiamo anche le cheerleader! >> parlò euforica.
Il suo entusiasmo ci strappò un sorriso.
Improvvisamente tre rombi di moto, uno dietro l'altro, attirarono l'attenzione di tutti gli studenti. Becky guardava esattamente lì.
Il sorriso ci morì sulle labbra non appena l'espressione di Becky cambiò radicalmente.
Sembrava che qualcosa la disgustasse.
O forse qualcuno?

Dopo aver spento il motore, scesero dalla moto e si posizionarono in piedi uno accanto all'altro mentre slacciavano i caschi.
Un gruppo di ragazze iniziò a parlottare tra di loro, mentre, altre fecero una corsetta infantile verso i tre.
<<Sempre la solita storia>> sbuffò Becky.
<<Che succede?>> disse Allison.
<<State per assistere alla sfilata dei più venerati della scuola, nonchè i migliori giocatori della nostra squadra>> alzò gli occhi al cielo e incrociò le braccia al petto <<signori e signore, non uno, non due, ma ben tre idioti pieni di egocentrismo fino alle punte dei piedi>> Io ed Ally scoppiammo a ridere ma smettemmo non appena scesero dalle moto.
Chiunque si nascondesse sotto quei caschi, doveva trattarsi di qualcuno di insopportabile a giudicare dalla sua reazione. Il dubbio durò poco, perché quando si sfilarono i caschi non potei far a meno di dargli ragione. In particolare su uno mi trovai più che d'accordo con lei.
Josh, Nathan e Liam avanzavano verso la scuola, verso di noi, con una sicurezza sconcertante.
Alcuni ragazzi li guardavano spaventati, altri li ammiravano. Le ragazze invece avevano quasi tutte la bocca aperta e la fronte sudata.
Dio...
Come potevano guardarli così?
Insomma, erano bellissimi certo, ma erano pieni di loro stessi.
Per non parlare di Josh, che intanto avanzava circondato dai suoi amici con lo sguardo indifferente e quel maledetto sorriso stampato sulle labbra.
Per pochi secondi incontrai i suoi occhi.
Gelidi e divertiti.
Potei percepire la scintilla di divertimento che brillava nei suoi occhi anche a distanza.
Probabilmente lo sguardo deplorevole che gli rivolsi non lo ferì come sperai che facesse.
C'era da aspettarselo, era solo uno stronzo egocentrico in fondo...
Quel contatto finì non appena alcune ragazze gli apparirono davanti.
Becky si strinse le spalle e ci sfiorò le braccia <<Credo che i miei poveri occhi abbiano visto a sufficienza.
Non voglio vedere di certo tutte le ragazze della scuola sbavargli dietro, risparmierò anche a voi questo spettacolo penoso>>
Gli voltammo le spalle e tre passi dopo qualcuno ci barrò la strada.
<<Ei Becky, da quanto tempo, è sempre un piacere rivederti>> disse uno di loro sorridendo.
<<Oliver, ciao ragazzi>> li salutò, ma dal suo tono di voce non ne era così poi entusiasta come cercava di dimostrare.
<<Siete nuove? non vi ho mai visto da queste parti>> domandò l'altro indicando con il dito me ed Ally.
<<S-si, ci siamo trasferite pochi giorni fa>> rispose lei mentre io annuii soltanto.
Non sapevo perché ma sentivo le spalle bruciarmi.
Mi guardai un po' intorno voltandomi un po' troppo.
Vidi una ragazza rigirarsi le ciocche dei capelli mentre cercava di parlare con Josh.
Lui non sembrava interessato, ma quando si accorse che lo stavo guardando si abbassò verso la ragazza sussurrandogli qualcosa.
La ragazza gli strinse la sua giacca e si avvicinò come una sanguisuga a lui.
Lei si chinò per baciargli il collo.
Bleah, disgustoso.
Mi bastò quello per capire che tipo di reputazione avessero a scuola.
Erano quelli che tutte desideravano e quelli che tutti temevano.
Ed ero sempre più convinta che fosse meglio stargli alla larga, sebbene facesse parte della cerchia di Becky.
Gli avrei girato a debita distanza.
<<Ei>> girai di scatto la testa <<sono Peter>> si presentò l'altro porgendomi la mano.
<<Laila>> glie la strinsi cercando di sfoggiare un sorriso che coprisse l'espressione ripugnante che avevo prima.
<<Insomma, è la tua prima volta qui? Come ti sembra?>> mi chiese.
<<Abbastanza strano, è tutto così nuovo>>
<<Dove frequentavi prima il college?>>
<<A Norwitch, ed era decisamente molto più piccolo di questo>> sorrisi, lui scoppiò a ridere.
Peter mi disse qualcosa, che però non capii.
Le mie spalle stavano bruciando sempre di più. Che strano, forse indossavo abiti troppo leggeri che la mia pelle cercava di surriscaldarsi.
<<Scusami, ho ancora la testa altrove, cosa dicevi?>> mi scusai.
<<Tranquilla, lo capisco, è il tuo primo giorno e sei nuova>> Sorrise << Dicevo che magari saremmo in alcune lezioni insieme chissà>>
<<Oh certo, magari>> dissi ma non ero completamente convinta.
Si, sembrava simpatico e un amico in più era sempre meglio di uno in meno certo, ma qualcosa dentro di me era insicura.
<<Potrei accompagnarti a conoscere ogni angolo della scuola prima che inizino le lezioni, sono qui dal primo anno, conosco ogni centimetro dell'edificio come le mie tasche>>
Prima che potessi rispondere qualcuno lo fece al posto mio.
<<Potrei farti ricordare ogni millimetro del mio pugno se non sparisci dalla mia vista entro i prossimi tre secondi>>
<<Nathan>> lo ammonì la sorella girandosi verso di lui per rivolgergli un'occhiataccia.
<<Tranquilla Becky, non importa>> li ignorò Oliver <<Ci vediamo in giro>> ci rivolse un sorriso.
<<Vi siete già dimenticati che cosa vi avevamo detto? Eppure è passato solo un anno, possiamo rinfrescarvi la memoria>> parlò Liam.
Il suo sguardo affilato fece trapelare le sue intenzioni.
<<Quando vi diciamo di stare lontano da mia sorella, le sue amiche sono incluse>>
<<Andatevene>> disse Nathan.
<<Ci vediamo dentro>> mi sorrise Peter.
<<Ora>> tuonò Josh dietro le mie spalle.
Il suo tono fu così duro e minaccioso che sentii un vuoto allo stomaco.
Prima di quel momento era rimasto in silenzio dietro di me. Lo sguardo di Peter e Oliver si proiettò verso di lui, e fui sicura di aver visto un lampo di paura attraversare gli occhi dei due prima che se ne andassero velocemente.

Lost in Love - Persi nell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora