Capitolo 16- Niente ragazzi

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Pov Laila

"Oggi pomeriggio ci divertiremo tantissimo, non vedo l'ora" disse Becky.
"Si, era da un po' che dovevamo farlo, ci voleva proprio un pò di relax in fine settimana" parlò poi Ally.
Era l'ultimo giorno di lezione ovvero venerdì.
Questo pomeriggio saremmo andate al centro commerciale tutte insieme, mentre domani avremmo passato l'intero pomeriggio in camera tra maschere per il viso, serie tv e patatine.
Domenica era ancora un punto interrogativo, ma avremmo trovato qualcosa da fare in qualche modo.

Le lezioni finirono e noi corremmo subito in dormitorio appena suonò la campanella.
Mentre camminavamo per uscire vidi Josh parlare con un gruppo di ragazze, che, se non sbaglio erano alcune delle cheerleader della sua squadra.
Mi vide e parve volesse raggiungermi, ma una ragazza le posò la mano sul petto mentre si arrotolava una ciocca fra le dita ed un'altra mi fissava masticando un chewingum.
Smisi di guardare non appena varcammo l'uscita.
Anche l'attenzione della mia migliore amica venne catturata da Nathan intento in una conversazione con le altre cheerleader.
Becky, che si trovava in mezzo a noi, posò le braccia sulle nostre spalle e ci abbracciò.
"Ragazze, per oggi niente ragazzi, al diavolo"

Arrivate in dormitorio ci cambiammo in un baleno e in 10 minuti ci trovammo al parcheggio sotterraneo del centro commerciale per trovare parcheggio.
Passammo l'intero pomeriggio dentro i negozi a provare qualsiasi tipo di vestito ci piacesse.
Ci divertimmo da morire, tra risate su risate.
Eravamo state cacciate dai camerini perché eravamo entrate tutte insieme per scattarci delle foto con la macchina fotografica.
In seguito, avevamo deciso di fare una pausa da Starbucks.
"Liam mi ignora completamente, io credo che non ci tenga più e"
"Un'attimo, non eri tu quella 'oggi niente ragazzi'?" disse Ally.
"Si, ma solo la loro presenza è vietata" specificò ridendo.
"Beh è sempre stato un po' strano, magari è un momento e basta e poi tornerà tutto come prima" dissi.
"Non lo so, lo vedo distaccato, non che prima non lo fosse. Insomma non stiamo insieme ma, c'è sempre stato un legame molto forte e adesso sembra si stia allontanando" parlò appoggiando la mano nel mento.
"Dovresti parlarci, chi meglio di lui può dirti cosa succede" disse Allison.
Annuì.
La cameriera ci portò le nostre ordinazioni.
"Allora ragazze, tre frappuccini, un fetta di torta al cioccolato, un cornetto con la marmellata e un muffin con gocce di cioccolato, buon appetito" ci sorrise.
La ringraziammo e andò via.
"Mh questa torta è buonissima" disse Becky.
Presi un morso di muffin e cavolo quanto era delizioso.
"Tu ally?" chiese Becky.
"Cosa?"
"Come va con mio fratello?" Le domandò mentre mangiava.
Ally diventò completamente rossa in viso.
"Oh, beh, nulla di che per il momento" si affrettò a prendere un sorso di frappuccino per non rispondere ad altre domande.
"Siete andati a letto?" le chiese nuovamente.
"Cosa? Certo che no!" disse come se fosse la cosa più assurda del pianeta.
"Allora mio fratello è più serio di quanto pensassi!" affermò ed io scoppiai a ridere.
"Tu e Josh invece?"
Per poco non mi strozzai con il muffin.
"Non succederà mai nulla"
Entrambe scoppiarono a ridere.
"Certo come no" disse Ally.
"Proprio perché non è ancora successo niente so che succederà" parlò Becky "È strano, è la prima volta che" dubitò prima di finire la frase.
"che?" la incitai a continuare per poi prendere un sorso del mio frappuccino.
"Che non si porta a letto una ragazza dopo averci parlato" concluse Ally per lei.
Iniziai a tossire quando mi andò di traverso.
"È un assurdità"
"Si sono d'accordo, la storia dell'essere amici è una grande stronzata" disse Ally.
"Allison!" scoppiò a ridere Becky.
"Vi state alleando contro di me per caso?" dissi ironica.
"Avanti non puoi negare l'evidenza"
Non risposi perché ciò che vidi fu molto peggio di ciò che avevo sentito.

La cameriera che ci aveva servito era stata bloccata da dei ragazzi di un tavolo un po' più lontano del nostro.
"Che stai guardando?" si girarono dove stavo osservando.
Un ragazzo la prese per la vita e la portò sopra le sue ginocchia.
Lei gli stava chiedendo di lasciarla in pace ma nessuno di loro era intenzionato a farlo.
Senza pensarci troppo ci alzammo velocemente e la raggiungemmo.
"Lasciatela stare stronzi!" disse Ally.
"Vieni" le prese la mano Becky e la portò accanto a se.
"Mm la cosa si fa interessante" disse uno guardando il lato b alle mie amiche.
"Ei bellezza, che ne dici di farmi compagnia in bagno?" disse un'altro rivolgendosi a me.
"Mi taglierei le gambe piuttosto" dissi prima che facemmo per andarcene quando uno mi afferrò la mano.
"Sei così invitante, perché questo brutto caratterino?"
Mi sbarazzai della sua mano sulla mia.
"Perché i coglioni come te mi irritano"
"Laila vieni, lascia stare" mi afferrò la mano Becky.
La situazione sarebbe degenerata.
"Si bambola, vai prima che ti tappo quella bella boccuccia"
"Tappati la tua stronzo" dissi contro di lui.
"Ei amico che succede" riconobbi la voce.
Era Peter.
Ma cosa ci faceva lì e soprattutto perché conosceva quei maniaci?

Appena mi vide sbiancò.
"Laila" pronunciò.
"Conosci questa stronza?"
"Come scusami? la stronza sarei io?" partii contro di lui.
"Ei, gattina, non tirare fuori gli artigli" mi fece un occhiolino provocatorio.
Era così maledettamente schifoso.
"Jackson smettila" lo ammonì Peter.
"Oh avanti, non mi dire che non stai più al gioco amico?"
"Non è il momento di parlarne ora" disse poi Peter.
"Non te la sei ancora fatta immagino"
Gli lanciai un occhiataccia.
"Peter che ci fai qui?" domandò Becky.
Perché conosceva quei fuori di testa?
"Oh non una ma ben due, sei un grande"
"Tu sei un maiale" affermai disgustata.
Senza pensarci troppo afferrai il bicchiere pieno di non so cosa che era nel loro tavolo e glie lo lanciai in faccia.

Ally mi prese per il polso e mi trascinò via.
"Sei troppo impulsiva ma se lo meritava" disse poi.
"Ragazze mi dispiace tantissimo, non volevo coinvolgervi, io-" scoppiò a piangere la ragazza.
"Ei non è colpa tua" le sorrise Becky.
"Non hai sbagliato te, sono loro ad essere dei bastardi" disse la mia migliore amica.
"Lo fanno sempre, ogni volta che vengono qui"
Mi arrabbiai e mi rattristii al tempo stesso.
"Troveremo una soluzione" dissi.
"Oggi, ho finito il mio turno ragazze, grazie ancora. Mi chiamo Chloe comunque"
Ci presentammo anche noi.
"Sei di queste parti?" le chiesi.
"Si, ma adesso devo andare, prima che si faccia buio"
"Ti serve un passaggio?" chiese Becky.
"Si possiamo accompagnarti!"
"Oh non vi preoccupate, avete già fatto tanto" disse Chloe.
"Era il minimo che potessimo fare" parlai.

Dopo vari tentativi riuscimmo a convincerla, così raggiunto il parcheggio ma soprattutto ritrovato la macchina guidai fin l'indirizzo che mi aveva dato.
"Eccoci qui" dissi.
"Non so veramente come ringraziarvi, siete degli angeli, grazie ancora"
"Chloe tranquilla, non devi" le sorrise Ally.
"È stato un piacere avervi conosciute, spero di incontrarvi di nuovo" disse prima di salutarci e scendere.
Ally passò nel sedile avanti e accese la radio.

Guidai verso il dormitorio e poco dopo arrivammo.
"Bene adesso facciamo una bella maratona di film" disse Ally non appena varcammo l'entrata.
"Ordino le pizze" dissi.
Presi il cellulare e vidi un numero non salvato che mi aveva lasciato un messaggio.
Entrai nella chat e lessi il messaggio.

Cenerentola, stasera passo a prenderti.
Diceva.
Me lo aveva mandato 15 minuti fa.

Mi bastò leggere la prima parola per capire chi fosse.

Come hai il numero?
digitai e inviai.

Non sono affari tuoi.
Mi arrivò subito la sua risposta.

Beh stasera non posso.
Scrissi, in fondo era la verità.

Perché?

"Non trovi il numero della pizzeria o non lo stavi nemmeno cercando?" Ally si lanciò vicino a me.
"Diciamo che ho ricevuto un messaggio da qualcuno che non fa ne il pizzaiolo ne il fattorino"
"Ma non mi dire" disse ironica "Come se non l'avessi capito dal sorrisino che era stampato nel tuo viso. Scommetto di sapere anche chi ne è l'artefice"
"Non stavo sorridendo"
"Che bugiarda! Guarda che non c'è nulla di male ad ammetterlo!" sbuffò.
"Non dovresti pregarmi di stargli alla larga o cose del genere invece che convincermi di qualcosa che non esiste?"
"E dovrei negarti l'eventuale possibilità di essere felice? Che migliore amica sarei?" alzò le spalle.
"Io voglio vederti felice, voglio vederti sorridere anche se lo fai per una messaggio di uno stronzo che ti irrita"
Scoppiammo a ridere.
"Vale anche per te, ti meriti di essere felice più di quanto pensi" dissi.
Dopo tutte le cose passate meritava di esserlo.
"Vieni qui" parlò lei prima di lanciarsi addosso a me.
"Grazie" disse.
"Non dirlo nemmeno"

"Ragazze, che dolci che siete" disse Becky uscendo dal bagno coperta dall'accappatoio e i capelli bagnati.
Si uní anche a lei all'abbraccio.
"Non vorrei rovinare il momento, ma ho proprio fame" disse Becky.
Scoppiamo a ridere tutte e tre.

~Elis
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Lost in Love - Persi nell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora