Capitolo 7- Fuori di testa

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Pov Laila

Era un pazzo.
Del tutto fuori di testa.
Ed io ancora di più per essere salita con lui.

Il vento freddo si scagliò bruscamente contro di me.
Stava andando veloce, troppo.
Le mie mani strette nella moto sembravano mollare la presa.
Così le strinsi ancora.
Non mi sarei di certo attaccata a lui..
Avrei preferito volare via col vento che stringermi in quell' ammasso di arroganza.

Il semaforo era rosso e pregai che non passasse lo stesso, fortunatamente frenò.
Approfittai di essere fermi per ancorarmi ancora meglio con le mani.
Lui sembrò percepire la mia instabilità.
"Non ti stai reggendo bene" girò la testa di lato.
"Questo lo dici tu" ribattei.
"Lo dico io" fui certa che, anche se non lo vedevo, dietro quel casco c'era uno di quei soliti sorrisetti.
Scattò il verde e accelerò di colpo.
Per non cadere fui costretta ad aggrapparmi a lui.
Le mie mani erano nel suo addome scolpito e massiccio.
Mi maledissi mentalmente per essermi contraddetta da sola.
"Cambi idea velocemente" disse.
Avrei voluto assestargli una bella gomitata ma pensai che non era una buona idea tirargliela proprio in quel momento.
Perciò, lo ignorai.

Dopo qualche minuto parcheggiò davanti una casetta.
Spense il motore e scesi subito.
"Pensavo mi riportassi al dormitorio" parlai mentre mi sfilai il casco.
I suoi muscoli si tesero e si contrassero sotto il tessuto della giacca che aveva indosso mentre si toglieva il casco.
Lo guardai proprio come non dovevo fare.
Come non volevo fare.
"Non mi fissare" mi fulminò e scese dalla moto.
Gli porsi il casco e lo afferrò senza prestare attenzione.
Arrivai all'ipotesi, e ne ero certo, che quella fosse la casa di cui ci aveva parlato Becky.

"Perché sono qui?" gli chiesi ignorando la sua accusa.
Mi guardai in giro e vidi la macchina mia e di Allison parcheggiata davanti al garage "E che ci fa la mia macchina lì?"
"Devi per forza fare domande?" mi guardò con disprezzo.
Avevo ben chiaro che non mi sopportava e me ne aveva dato chiaro modo di capirlo.
"Me ne hai appena fatta una tu" incrociai le braccia al petto fiera.
Alzò le sopracciglia e sbuffò.
"Ci sono le tue amiche" disse alzando la sella e infilandoci i due caschi.
Lo richiuse con una botta e tornò a prestarmi attenzione.
"Sono qui?" chiesi sollevata.
Mi tranquillizzai subito.
Sapevo che non erano da sole, ma avere la certezza che erano lì e che stavano bene mi sollevò e non poco.
"Non ci senti?" mi sorpassò guardandomi male.
Alzai gli occhi al cielo e lo seguii.
Salii le scale che portavano alla porta d'ingresso, lui infilò la chiave e la aprì.
Entrai dopo di lui.

Studiai le parete grigie e il pavimento scuro.
Gli si addiceva molto.
Entrammo in salotto passando sotto un arco di mattoncini, era bellissimo.
La mia curiosità prese così tanto il sopravvento che mi accorsi solo dopo vari richiami che non eravamo soli in quel salotto.
Allison si fiondò addosso a me.
Non appena mi resi conto, l'abbracciai.

"Pensavo ti fosse successo qualcosa" mi sussurrò "Mi dispiace avrei dovuto tenere la tua mano più forte"
Agganciò i suoi occhi nei miei e li vidi lucidi.
"Non hai nessuna colpa" gli sorrisi "Non è successo nulla"
"E per fortuna! Vi avevo detto di restare in macchina!" Si avvicinò e ci abbracciò "Avevo il cuore in gola"
"Non volevamo lasciarti da sola" dissi.
"Non per fare il guastafeste, ma ho una certa fame"
"Nathan sta' zitto" lo fulminò la sorella mentre ci staccammo.
Per tutto il tempo mi sentii guardata.
Josh se ne stava lì appoggiato all'arco con lo sguardo bloccato su di me.
"Rimanete per una pizza?" ci chiese Liam.
Ne rimasi quasi stupita.
Da quello che avevo percepito Liam era un tipo che stava molto nelle sue e non parlava mai con noi.
"Rimanete?" ci chiese Becky.
Guardai Allison e annuimmo.
Cosa sarà mai una pizza? pensai.

Era passato un po' di tempo.
Josh lo avevo sentito dire a Nathan che sarebbe andato a fare una doccia, mentre noi eravamo ad aspettare le pizze.
Il campanello suonò, erano arrivate.
"Vado io" Fece una corsetta Nathan.
Liam prese dal frigorifero un paio di birre e le poggiò nel tavolinetto davanti il divano e le poltroncine.
"Volete l'acqua o preferite qualcos'altro?"
"L'acqua va benissimo" dissi ed Allison concordò.
"Che stronzo, non mi ha ridato il resto" Nathan spuntò con sei scatole di pizza fumanti.

Lost in Love - Persi nell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora