Lost in Love - Persi nell'amore

Capitolo 25- Beccata!

Pov Laila

"Amico, finalmente cazzo" sentii dire da Nathan girandosi alle sue spalle.
Alzai lo sguardo anche io e mi congelai non appena vidi Josh avvicinarsi.
No maledizione, non volevo che mi vedesse!
Così mi nascosi dietro il cartone che avevo in mano.
Molto furbo devo dire!
Brava Laila, sei un idiota.
Maledetta io e maledetto lui!
Lo percepii vicino ma non corsi il rischio di controllare.
Rimasi girata verso le mie amiche con il cartone per davanti.
Schiusi gli occhi e le mie amiche mi fissarono divertite.
Gli feci qualche faccia che gridava 'aiuto' da tutti i lati ma uscirono versi che non compresero minimamente.
"Puoi dirgli che so perfettamente dove è e che può smetterla di nascondersi?" disse con tono calmo.
Ma non mi ingannava, per quanto il tono era calmo potei giurare che era molto irritato.
Quando sentii la sua voce il mio cuore stava per esplodere.
"Dice che sa che sei qui" mi disse Ally.
Stronza traditrice!
Gli mimai un paio di insulti con tanto di espressioni.
"Digli che non voglio che mi parli"
"Dice che non vuole parlarti" disse Becky.
"E perché non vuole?"
"Chiede perché non vuoi parlare con lui" mi disse Ally.
"Digli che io non parlo con gli stronzi arroganti e che non cambierò id-" non finii la frase perché la mia copertura saltò.
Ero completamente scoperta e davanti a lui.
Dio mio.
Non alzai lo sguardo ma vidi solo che il cartone che prima mi copriva ora era appiccato al tavolo.

La mia mano venne presa e stretta da una mano più grande e forte.
Venni poi trascinata fuori.
"Non voglio parlare con te"
"Mi stai evitando da giorni, non credi che io debba avere almeno una spiegazione?" disse irritato lasciandomi.
"Non c'è nessun motivo"
"Falla finita di fare la bambina Laila" disse.
"Ciao Josh, buona serata" mi rigirai ma mi fermò.
"E smettila di scappare da me"
"Non sono mai scappata" mentii.
E lo sapeva anche lui che stavo mentendo.
Rise.
Ma fu una risata nervosa.
Si stava innervosendo.
"È perché stavo per baciarti vero?" si avvicinò.
Rimasi in silenzio guardando i suoi occhi.
"Hai paura non è vero?" disse.
"Non ho paura"
"Hai paura che se io provassi a baciarti ancora probabilmente non mi fermeresti" disse avvicinandosi.
"Ti sbagli. Josh io non ti bacerei!" dissi con una sicurezza che quasi mi convinsi da sola.
Scoppiò a ridere ed io incrociai le braccia al petto.
"Non mi baceresti? Quindi non è un problema se mi metto così vicino giusto?" era ad un millimetro da me.
Il suo naso sfiorava il mio.
"Tanto non hai niente da temere,no?" mi chiese soffiando sulle mie labbra portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Nulla da temere" dissi. "Amici, non ricordi? Siamo solo amici"
Sudavo freddo.
Mi guardò negli occhi poi fissò le mie labbra e fece un sorriso.
Sprofondai nei suoi occhi che erano tutto tra che confortanti.
Si stava avvicinando ancora quando...

Il suo telefono prese a squillare.
Lo prese infastidito dopo aver fatto un grugnito.
Mi lanciò un occhiata prima di rispondere e allontanarsi.

Sebbene una parte di me voleva scappare dentro, l'altra voleva rimanere dove ero ed aspettarlo.
Non sentii quello che diceva ma per come si stava muovendo sembrava essere arrabbiato.
Così mi avvicinai lentamente.
Non so cosa ma qualcosa mi spingeva verso di lui.

Chiuse la chiamata e si girò verso di me.
Dalla sua espressione traspariva rabbia, disgusto forse o paura.
I suoi occhi non erano lucidi.
"Va tutto bene?" mi avvicinai.
Non sapevo e non immaginavo cosa poteva essere successo, ma da come stava reagendo non era nulla di bello.
Mentre rimetteva il telefono in tasca mi squadrò.
"Torna dentro" disse sorpassandomi.
"Tu non vieni?" dissi.
Lo vidi dirigersi verso la sua moto.

Prima che decidessi cosa fare le mie gambe stavamo già andando verso di lui.
"Aspettami, vengo con te" dissi mettendomi davanti alla moto.
Si allacciò il casco mentre mi guardava.
"Torna dentro, Laila"
"Ho detto che vengo con te" dissi incrociando le braccia al petto "Non voglio lasciarti da solo"
Accese la moto e diede un accenno di gas.
"Stanne fuori"
Fui costretta a spostarmi perché partì come un razzo.
Rimasi a guardarlo scomparire dalla strada e poi me ne tornai dentro.