Capitolo 17- Inconvenieti

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Pov Laila

Era passata circa una settimana dalla nostra serata film tra ragazze.
Una settimana intensa, in cui avevo studiato ogni singolo giorno senza mai uscire dal dormitorio se non per mangiare.
La mia routine era stata sempre quella per ben sette giorni consecutivi.
Era arrivata sera e come spesso succedeva, il sabato Ally era con Nathan e Liam era con Becky.
Nulla di strano se non che entrambe dicevano che era nulla di serio.
Magari ancora non lo era, ma ero certa lo sarebbe diventato.
Ally non era ancora uscita e si stava finendo di preparare dato che Nathan la stava per venire a prendere.

"Stai benissimo" dissi.
"Sicura?"
Non feci in tempo a rispondere che qualcuno bussò alla porta.
"Sicura o no, ormai è tardi" disse sorridente mentre andava ad aprire.
"Ei, sei bellissima" le disse.
"Anche te stai molto bene"
Quando Nathan si accorse della mia presenza mi salutò.
"Oh ciao Laila" sventolò leggermente la mano.
"Ciao Nathan" dissi e gli mimai un 'ti tengo d'occhio'.
"Si capo" mi rispose.
Non se la prendeva se spesso gli intimavo di comportarsi bene, capiva che glie lo dicevo perché tenevo ad Ally come ad una sorella.
"Laila" si girò verso di me Allison.
Alzai le spalle fingendo di non aver fatto nulla.
"si come no, sei sempre la solita"
"Muovetevi prima che la governante si accorga" dissi.
Mi diede un bacio sulla guancia e poi prese il cappotto.
Mi salutarono e uscirono dalla stanza velocemente.

Era il momento giusto per dedicarmi alla lettura.
Sola e in completo silenzio presi un libro, mi stesi nel letto con una coperta addosso e accesi l'abat-jour che faceva il giusto della luce.
Pochi secondi dopo qualcuno bussò alla porta.
Pensai che fosse Ally che si era dimenticata qualcosa ed era venuta a riprenderla.
"Arrivo Allison, un attimo" dissi quando ribussò.
Scesi giù dal letto con la coperta sulle spalle, mi infilai le pantofole e andai ad aprire.
"Cosa ti sei-" non era Ally.
Era Josh.

"Cosa ci fai qui?"
"Volevo vedere quanto ti annoiassi da sola" disse accennando un sorriso beffardo.
Che simpatico.
Mi stava prendendo in giro per caso?
"Al contrario, mi sto annoiando di gran lunga in questo istante"
"Allora mi fai entrare?"
"Non puoi stare qui, se la governante ti vede-"
"Si lo so come funziona" mi sovrastò con la sua altezza ed entrò.
Già sicuramente Elizabeth glie lo aveva detto molte volte.
Fui costretta a spostarmi e chiusi subito la porta.
Ora si che ero spacciata.
Se venisse a sapere che un ragazzo era nel dormitorio femminile, per lo più dentro una stanza insieme ad una studentessa, mio dio...Non volevo neanche sapere cosa poteva capitarmi.
Chissà cosa avrebbe potuto pensare!

Si lanciò nel mio letto e prese in mano il libro che stavo leggendo.
Sospirai e mi misi seduta vicino a lui.
"Veramente volevo leggerlo io"
Lui non disse nulla.
Alzò soltanto lo sguardo su di me e mi fece cenno di mettermi accanto a lui.
Sospirai e mentre si spostava per farmi più spazio mi misi distesa a pancia sotto proprio come lui, ma con ancora la coperta addosso.
Girò la testa verso il mio viso.
I suoi occhi erano nei miei.
Mi fissò quelli che per me sembravano un'infinità di secondi.
Il gelo dei suoi occhi mi arrivò ancora più addosso che distolsi lo sguardo e mi risistemai la coperta ancora più su.
"Perché sei qui?" dissi mentre presi il libro dalle sue mani.
"Ero nei paraggi" rispose.
"Per paraggi intendevi dire la camera di Elizabeth immagino" io e la mia maledetta bocca.
Fece un ghigno.
"Immagini bene"
"E perché non sei rimasto lì?" lo guardai.
"Vuoi veramente saperlo?" alzò le sopracciglia.
Mi bastava guardarlo per capire dal ghigno malizioso che aveva in viso per capirlo.
"Certo che no, ma potevi rimanere lì invece che venire qui"
Non ricevetti risposta, fece solo uno dei suoi tanti sorrisetti arroganti.

Il silenzio venne però interrotto.
Qualcuno bussò alla porta.
"Signorina Smith, sono la governante, è in camera?"
Il mio cuore perse venti mila battiti.
Scattai subito in piedi.
O mio dio..
"Oh mio dio" iniziai a dire.
La governante era alla porta e un ragazzo era dentro una camera del dormitorio femminile... la mia camera accidenti.
"Sta' calma" mi disse sedendosi come se niente fosse.
"Alzati, corri" lo presi per un braccio e cercai di tirarlo su.
Fece leva sull'altro braccio e si alzò sospirando.
Lo incitai ad andare dentro il bagno spingendolo.
"non dire mezza parola" gli lanciai un occhiataccia e gli chiusi la porta ad un soffio dal suo viso.

Lost in Love - Persi nell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora