Capitolo 18- Problemi di fiducia

94 5 0
                                    


Pov Laila

Ultimamente me ne succedeva una dietro l'altra.
Ero veramente una professionista a mettermi in qualche situazione strana.
"Che c'è? Non tiri più fuori gli artigli, da sola?" si avvicinò e io feci qualche passo indietro.
Gli dimostravo di temerlo per quanto volevo nasconderlo e questo sembrò compiacerlo.
Che razza di idiota!
"Lasciala stare" disse Peter.
Non mi sarei mai fatta difendere da qualcun'altro o da Peter, sapevo benissimo farlo da sola.
"Non ho bisogno che tu mi difenda" guardai Peter con uno sguardo truce "Lasciami in pace"  dissi a quello svitato e feci per andarmene.
Mi precedette prendendomi per un braccio e mi strattonò verso di lui.
Odiavo chiunque volesse impormi qualcosa con la forza.
Lo avrei preso a testate se solo fossi stata della sua stazza.
"Non vai da nessuna parte"
"Sul serio, Jackson no" disse Peter avvicinandosi all'amico.
"avanti amico mi sto solo divertendo, non storcerò un capello alla bambolina" mi guardò "se farà la brava ovviamente"
"Non farò proprio niente, stronzo" parlai.
Mi strattonò ancora ma io opposi resistenza.
"Ti prego Jackson" disse Peter ma l'amico non aveva intenzione di ascoltarlo.
"Ti ho detto di lasciarmi" cercai di levare la sua schifosa mano dal mio braccio.
"Altrimenti?" Mi disse ad un soffio dal viso. "Pensi di farmi paura, bambola?"
"Lasciami" alzai i toni.
Mi veniva da vomitare per quanto mi innervosii.
"Non credo proprio" disse.

"Ti ha detto di lasciarla" mi si gelò il sangue.
Josh era proprio dietro di lui.
Lo svitato si girò e io approfittai della sua distrazione per levare la sua presa.
"Torna qui" cercò di riagganciarmi ma gli mollai uno schiaffo in pieno viso.
"Stammi lontano" dissi e indietreggiai.
"Brutta schifosa" cercò di scagliarsi su di me sollevando la mano contro di me per ripagarmi con la stessa moneta.
Ma la mano gli rimase sollevata in aria.
"Io non ci proverei se fossi in te" Josh lo aveva bloccato.
La sua presa era stretta a giudicare dalla sofferenza che aveva in viso Jackson.
Rimasi immobile.
Impietrita.
Nelle sua vene scorreva rabbia pura.
Avrebbe fatto paura a chiunque, solo uno stupido poteva non averne.
Sembrava essere capace di fare qualsiasi cosa.

Lo spinse via talmente forte che cadde a terra.
Peter era rimasto per tutto il tempo dietro di me.
"Laila io-" tentò di dire qualcosa.
"Morris" Josh si avvicinò minaccioso "Un altro passo falso" si avvicinò ancora "e giuro che ti ammazzo"
La sua voce mi pietrificò.
Lo guardai per cercare un barlume di lucidità, non poteva dire sul serio.
"Josh cosa stai dicendo?"
Non mi guardò nemmeno.
Anzi era come se in quel momento io non esistevo.
Erano solo lui con la sua collera che circolava dentro di lui e Peter con il timore addosso.
Josh sembrava nutrirsi della sua paura.

Si avvicinò a Peter e quindi anche a me.
La lucidità era assente nei suoi occhi.
Non sembravano nemmeno i suoi.
Erano più scuri.
Più diversi.
"Josh" avevo un filo di voce "ti prego"
Non sapevo cosa volesse fare ma sperai non fosse qualcosa di brutto.
Ma il suo sguardo diceva tutt'altro.
Peter sembrò capire che la sua non era solo una minaccia.
Indietreggiò e mi lanciò un'occhiata prima di andarsene insieme a quello svitato.
Jackson si girò verso di noi prima di allontanarsi.

Due occhi poi puntarono i miei.
"Tu vieni con me" mi prese per il polso e mi trascinò dietro a lui.
"So camminare anche da sola" cercai di staccare la presa.
Lasciò il mio polso ma con lo sguardo mi aveva ancora a tiro.
"Seguimi" mi superò.
"Non dirmi cosa fare, vado dove voglio!" incrociai le braccia al petto.
Si rigirò e mi venne incontro minaccioso, ma non come lo era prima.
Sembrava più buono per quanto fosse possibile.
"Non farmi incazzare"
"Fai come ti pare, io torno in dormitorio, da sola" affermai decisa e mi girai dandogli le spalle.
"Ti accompagno io, vieni con me"
"Non ho paura di andare da sola, non serve che mi accompagni, non sono una bambina"
"Ma ti comporti proprio come una bambina, anzi, forse sei una bambina" sbuffò.
"Ah io sarei una bambina?" dissi.
"Se te lo ritrovi davanti non verrò di nuovo a pararti il culo"  disse furioso.
Lo guardai e senza dire nulla mi girai per tornare in dormitorio.
Non volevo il suo aiuto.
Non ne avevo in assoluto bisogno.
"Fai come cazzo ti pare" sentii dire alle mie spalle.

Lost in Love - Persi nell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora