Capitolo 28

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"Quanto le devo?"
"Offro io"
"Ma sta scherzando? Gli ho fatto fare quasi trecento chilometri e gli ho fatto perdere un sacco di chiamate...devo pagarla"
"Facciamo la metà"
"Ma perché?"
"Chiamala gentilezza"
"Non mi sembra giusto"
"Adesso torna a casa e pensaci su"
"Grazie"
Saluto il tassista e mi incammino verso casa.

Il mio cellulare squilla di nuovo.
"Pronto?"
"Dove ti trovi?" Era Olga.
"A Firenze"
"Perché?"
"Volevo starmene un po' da sola"
"Che cavolo è successo?!"
"Hai visto anche tu, la foto di Valerio vero?"
"Certo...allora?"
"Ho conosciuto questa ragazza, verso l'ora di pranzo...si è presentata come la ragazza di Valerio"
"Ma che stai dicendo?"
"È così...te lo può confermare anche Zoe"
"Oddio...come ti senti?"
"Non ci voglio pensare..."
"Ci deve essere una spiegazione"
"Lo spero, ma anche se ci fosse...non ci crederei! Olga si frequentano da otto mesi.
Non mi ha mai detto nulla"
"Capisco!"
"Adesso sono arrivata a casa! Ci sentiamo"

Chiudo la chiamata ed entro a casa.

Mi siedo sul letto e mi avvolgo una coperta addosso e penso a tutto quello che era successo.
"Perché Valerio? Perché?"

"DRIIIN"

Il campanello suona.
"Chi è?"
Suona ancora.
"Oddio...mi sono dimenticata di struccarmi"
Il cuscino da bianco, adesso era colorato.
"Arrivo...un attimo!"
Guardo dalla porta chi fosse e mi accorgo che era Tancredi.
Ma ieri era a San Francisco...perché è ritornato?
Apro la porta.
"M-Ma che ci fai qui?"
Era ancora in giacca e cravatta.
"So che stai male"
"Cavolate...ma veramente che ci fai qui?"
Mi prende a sé e mi bacia profondamente.

7) Non è tutto come sembraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora