Capitolo 13

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Valerio aiuta Tancredi a rialzarsi.
"Non era mia intenzione creare tutta questa situazione...Lucia mi aveva detto di questa cosa è volevo solamente chiedergli perché non mi avesse invitato! Infondo fra di noi non ce più nulla, ormai abbiamo fatto pace"
"Ok" gli risponde solamente Tancredi.
Chiudo la tenda e mi metto a sedere sul letto.
Provo a chiamare Peia, ma ovviamente non mi rispondeva.
"Speriamo solo che non finisce la loro relazione...mi sentirei in colpa!"
Qualcuno bussa alla porta, non mi dà nemmeno il tempo di dire qualcosa, che entra.
"Ciao"
Era la ragazza di Lele.
"Si?" Non avevamo chissà quale rapporto, anzi nemmeno ci parlavamo.
"Che casino che è successo!" Si mette a ridere.
Tutta questa situazione, veramente gli faceva ridere? Seria?
"Già!" Mi limito a dire, non volevo litigare anch'io.
"Ma come mai Tancredi avrà inventato quella scusa? Il matrimonio non è qualcosa con cui scherzare, è una cosa seria!"
"Non lo so..."
Prendo il cellulare, sperando che lei se ne andasse.
"Non ti voglio rubare altro tempo, anche perché ho visto che sei impegnata, ma ti volevo invitare a casa mia"
"Per?"
"Un pigiama party tra ragazze...per conoscerci un po'"
"Ah"
"Questo è il mio numero...se ti va di venire, mi farebbe piacere!" Mi passa un foglietto di carta.
"Ok"
"Domani mattina se verrai, ci incontriamo qui all'angolo, così andiamo insieme con l'autobus"
"Dove andremo?"
"Quindi sei dei nostri?"
"Vorrei solo sapere la destinazione!"
"Roma Centro, quasi vicino al Colosseo"
"E chi ci sarà?"
"Peia, Zoe e Cecilia"
"Come mai solo loro? Olga no?"
"Non so manco chi sia e comunque solo loro sono mie amiche!" Mi sorride ed esce dalla camera salutando.

7) Non è tutto come sembraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora