Solitamente di mattina non ho mai voglia di alzarmi, mi sveglio sempre riposato e vorrei rimanere steso nel letto fino alla fine dei miei giorni.
Questa mattina è diverso, mi trovo su un divano scomodo dopo una notte in cui non ho dormito nemmeno due minuti, con Aimee tra le mie braccia, che dopo ore di lacrime è riuscita a riposarsi.
Ieri sera è stata straziante per entrambi, credo per lei più che per me. Anche se il dolore che ho provato nel sentire la sua orribile esperienza è stato particolarmente difficile da mandare via, tutt'ora mi sento male.
Non posso quindi immaginare cosa abbia provato lei in quei momenti e raccontandomelo.
Mi ha esposto tutto per filo e per segno: di come sia andata la vicenda, del suo stress post traumatico e del percorso dallo psicologo che ha dovuto interrompere per entrare qui ad Amici.
Perdevo un battito ad ogni suo singhiozzo, ad ogni sospiro, ad ogni sussurro.
Siamo stati quindi tutta la notte sul divano, io ad abbracciarla cercando di farla calmare e riposare.
Intorno alle 3 del mattino si è addormentata, ma io non ci sono riuscito, troppo impegnato a pensare.
Mi sono pentito di tutte le brutte cose che ho pensato di lei in questi giorni in cui mi ha fatto stare male, di averla giudicata in un determinato modo senza nemmeno provare a capire cosa avesse, cosa le stesse accadendo.
Forse se avessi pensato di più a come si sentisse lei, invece di pensare a come faceva sentire me, le cose sarebbero andate diversamente.
Alle sette del mattino i ragazzi iniziano ad uscire dalle proprie camere, grazie a Dio nessuno fa commenti inutili.
Quando Aimee si sveglia è troppo tardi per parlare, mi limito a lasciarle un bacio tra i capelli e andare a prepararmi.
"Christian ci sei? Vorrei parlare con te."
Il cuore mi sale in gola quando sento la voce di Maria riecheggiare per la casetta. Tutti si girano a guardarmi straniti, Mattia mi chiede cosa io abbia fatto con il labiale.
"Ci sono Maria." Rispondo ignorando le varie occhiate.
"Vai in sala 4 per favore, così possiamo parlare da soli."
"Va bene." Affermo per poi prendere mascherina e borsone.
"Il borsone puoi lasciarlo, tranquillo."
Annuisco visto che lei può vedermi ed esco dalla casetta.
Quando arrivo in sala 4 sono completamente solo, poi vedo la porta dall'altra parte del plexiglas aprirsi e Maria entrare. Credevo dovessimo parlare per telefono, ma se è qui deve essere qualcosa di grave, quindi inizio a farmi tutte le paranoie possibili e immaginabili.
Lei deve accorgersene visto che mi fa un sorriso e mi rassicura, dicendomi che non sono nei guai.
"Sai Chri, noi vediamo cosa succede in casetta, sempre. Quindi non è passata inosservata la vicenda di ieri sera."
Annuisco quando capisco che si riferisce ad Aimee.
"Per oggi tu non andrai a nessuna lezione, perché so che non hai dormito per nulla questa notte e di certo ad un ballerino le energie per ballare servono. Magari dormi un po' e quando ti svegli chiedi alla produzione di chiamare uno dei professionisti per provare i pezzi."
Annuisco di nuovo, ringraziando Dio perché non so davvero come avrei fatto ad affrontare una giornata piena di lezioni.
"Aimee ha già le lezioni ridotte a causa dell'imprevisto di inizio settimana, poi lei ha anche dormito quindi farà la sua lezione."
"Va bene." Dico, credendo che abbia finito.
"Noi abbiamo fornito ad Aimee la possibilità di avere uno psicologo a sua disposizione in qualsiasi momento, dato che lo stress post traumatico che le è stato diagnosticato è sulla sua cartella clinica. Lei ha rifiutato l'offerta, dicendo che sta bene anche senza."
Tipico di Aimee. Nascondere i problemi fino ad esplodere.
"Noi le faremo di nuovo questa offerta, ma se dovesse rifiutare ancora una volta, visto ciò che è successo ieri, saremmo costretti a mandarla a casa. Non può restare e mettere in pericolo la sua salute mentale e anche quella degli altri. Noi ci teniamo che voi stiate bene, e per stare bene c'è bisogno di questo."
Fa una breve pausa, aspettando magari una mia risposta, che non arriva perché non so davvero che dire.
"Parlane con lei, convincila, falle capire che ne ha bisogno se vuole continuare il programma. Ma non solo, le serve anche per stare bene nella vita."
"Lo farò." Dico semplicemente, annuendo per l'ennesima volta.
Maria mi sorride.
"Vai a dormire Christian, e grazie mille."
"Grazie a te, di tutto." Le rispondo, sorridendo a mia volta, per poi uscire dalla sala.
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Strawberries and Cigarettes. || Christian Stefanelli
Fanfiction"Lo sai che a Lecce ha nevicato oggi?" Mi chiede lei tutto d'un tratto. Spezzando il brutto silenzio che si è formato "Davvero?" Domando, sognante, con la voce bassa e timida. Sono abituato a vedere la neve quando sono a casa per Natale, ma quest'an...