Quando mi sveglio non so bene che ore siano, sono spaesato e mi scoppia la testa, come se prima di andare a dormire mi fossi ubriacato e poi risvegliato in post sbornia.
Sento bussare alla porta e mugugno un "avanti" abbastanza biascicato, allora Aimee fa il suo ingresso nella stanza e istintivamente sorrido e allargo le braccia, per invitarla a stendersi con me.
Lei non se lo fa ripetere due volte e, timidamente, striscia in mezzo alle coperte e si spiaccica contro di me, che la abbraccio stretta.
Stiamo in questa posizione per un paio di minuti, nei quali le accarezzo i capelli e le lascio diversi baci in fronte, poi lei spezza il silenzio.
"È pomeriggio, non hai mangiato nulla, credevo avessi fame." È effettivamente molto strano il fatto che io abbia saltato colazione e pranzo e ancora non sia affamato, visto quanto mangio di solito.
Tuttavia se penso adesso al cibo mi viene letteralmente da vomitare visto il nodo che mi si è formato ieri sera.
"Non ho tanta fame, poi mangio a cena." Sussurro, per poi sistemarmi leggermente e trovarmi ancora più vicino a lei.
"Maria mi ha detto che se non accetto lo psicologo torno a casa." Sembra così piccola mentre pronuncia queste parole, sull'orlo delle lacrime.
Sospiro pesantemente e poi le chiedo: "Sai cosa fare, vero?"
Lei annuisce e nasconde la faccia nel mio collo. Sento il suo fiato sulla mia pelle quando parla.
"È la cosa giusta da fare, però ho richiesto che lo psicologo fosse lo stesso che avevo prima e non voglio che il pubblico o il resto degli allievi lo sappiano."
Mi scappa un piccolo sorriso.
"E perché io posso saperlo?" Le chiedo con fare di sfida.
Lei ridacchia e mi tira un pugnetto sul petto.
"Tu sei tu."
Ridiamo insieme e scherziamo per un po', poi torniamo in silenzio, che questa volta decido di rompere io.
"Domani c'è la registrazione." Esordisco. Poi mi rendo conto di una cosa.
"PORCA PUTTANA LE PROVE GENERALI SONO TRA MEZZ'ORA." Urlo preoccupato, ed Aimee che anche sembrava essersi dimenticata si alza, così freneticamente ci dirigiamo dagli altri.
Le prove vanno stranamente bene, nonostante questa mattina non abbia fatto lezione. I pezzi che devo portare in puntata mi piacciono tanto e sono perfettamente nelle mie corde.
Quando torno al mio posto, dopo aver ballato le mie coreografie, faccio la mia solita stretta di mano con Mattia, che poi inizia a parlare con me. Mi chiede cosa sia successo ieri e perché oggi sia rimasto a dormire. Mi irrigidisco e gli chiedo di parlarne dopo, non volendo dire qualcosa di troppo che magari Aimee non vorrebbe far sapere.
A proposito della cantante, i suoi pezzi le escono bene, ma la vedo comunque insoddisfatta, un poco come me: cerca sempre la perfezione e non è mai soddisfatta.
Dopo le prove torniamo in casetta e ceniamo, anche se io mangio un po' controvoglia.
Gli altri si trattengono a vedere un film tutti insieme, ma a me non interessa molto, quindi torno in camera dove Mattia mi aspetta.
Alla fine decido di non farmi problemi, quindi gli racconto tutto quello che è successo, omettendo ovviamente i dettagli dei problemi di Aimee e la proposta dello psicologo. Lui sbuffa.
"Christian ti stai distruggendo per lei, okay che sei innamorato e si vede, ma di questo passo quello che scoppierà e si metterà a piangere tra le braccia di qualcuno sarai tu."
"Significa che scoppierò a piangere tra le tue braccia." Scherzo, cercando di sdrammatizzare, ma lui non sorride.
"Non so se sono pronto a vederti esplodere Chri." Sussurra amareggiato, poi esce dalla stanza.
Rimango solo.
Sto facendo troppo?
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Strawberries and Cigarettes. || Christian Stefanelli
Fanfiction"Lo sai che a Lecce ha nevicato oggi?" Mi chiede lei tutto d'un tratto. Spezzando il brutto silenzio che si è formato "Davvero?" Domando, sognante, con la voce bassa e timida. Sono abituato a vedere la neve quando sono a casa per Natale, ma quest'an...