"Cosa avrei dovuto fare?! Eri malato, non potevo rischiare di prendermi la tonsillite, o quello che cazzo avevi, per poi non cantare!" Il mio cuore si spezza un po' di più ogni volta che Aimee urla e si accende una nuova sigaretta, siamo già alla terza che cerca di accendere da quando siamo usciti nel giardinetto sul retro, circa cinque minuti fa.
La allontano con violenza dalle sue labbra, guardandola male.
"Queste ti fanno perdere la voce, di certo non io che sono guarito da quasi una settimana! Settimana in cui hai avuto occhi solo per Luigi." Le rispondo agitato, arrivando ad alzare anche io la voce, cosa che succede solo quando sono davvero infastidito.
La vedo alzare un sopracciglio, per poi riprendersi la sua sigaretta e accenderla, facendo un tiro. Allora io alzo gli occhi al cielo.
"Non ti permettere mai più a toccarmi le sigarette. Sei un bambino." Sibila seccata.
"Ti rendi conto che tiri fuori sempre il fatto che io sono bambino e sono più piccolo di te, ma la vera immatura qui sei tu? Perché senti sempre il bisogno di precisare che sei più grande? Questa cosa non la capisco!" Urlo ancora, sedendomi sul divanetto e mettendo le mani tra i capelli.
"E tu ti rendi conto che dimostri la tua età urlando così e facendo il geloso di Luigi? Luigi porca miseria!" Esclama lei, sempre ad alta voce dimostrando di avere torto.
"Stai urlando anche te e hai 22 anni! Non c'entra nulla con l'essere bambini come dici te. E poi si, sono geloso di Luigi perché noi stiamo insieme e passi più tempo con lui che con me cazzo!"
C'è un momento di silenzio nell'aria, riempito dalle risate degli altri che dentro stanno scherzando come al solito. E noi siamo qui a litigare.
"Stiamo insieme?" Chiede Aimee, con la voce spezzata.
Io scuoto la testa e sento le lacrime bruciare, mentre la forza con cui le mie dita tirano i capelli è sempre più forte.
"Non lo so." Rispondo allora, il più sincero possibile.
"Io provo qualcosa per te." Afferma la cantante, spegnendo la sigaretta a metà, per continuare il discorso in modo che io non mi concentri su altro.
Il battito del mio cuore accelera.
"Anche io provo qualcosa per te." Dico, e lei sorride leggermente.
Si avvicina lentamente a me e prende il mio viso tra le mani. Restiamo fronte contro fronte per un po', e solo quando decide di avvicinarsi ancora un altro po', in modo da far sfiorare le nostre labbra, mi allontano velocemente.
Lei è delusa, forse anche sconfortata, ma non posso lasciare che il suo sguardo da cucciola mi faccia di nuovo battere il cuore così forte da farmi cambiare idea.
Mi schiarisco quindi la gola, guardando ovunque tranne che il suo viso.
"Provo qualcosa per te, ma non sono sicuro di voler stare insieme a te."
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Strawberries and Cigarettes. || Christian Stefanelli
Fanfiction"Lo sai che a Lecce ha nevicato oggi?" Mi chiede lei tutto d'un tratto. Spezzando il brutto silenzio che si è formato "Davvero?" Domando, sognante, con la voce bassa e timida. Sono abituato a vedere la neve quando sono a casa per Natale, ma quest'an...