distracted

602 43 7
                                    

CAPITOLO NON ANCORA REVISIONATO, LO FARÒ DOMATTINA E CORREGGERÒ MA VOLEVO AGGIORNARE HAHAHA

"Sei consapevole del fatto che far finta di mangiare mordendo biscotti e panini davanti alla tua fidanzata, per poi buttarli subito dopo, non corrisponde a un miglioramento. Giusto?" Chiede Alice, sedendosi dall'altra parte dell'isola in cucina, di fronte a me, non appena Aimee esce dalla casetta per andare a lezione.

Inarco un sopracciglio, chiudendo il cassonetto nel quale ho appena buttato l'ennesimo pacchetto intero di Oreo, osservando come la ballerina assuma una posizione sicura e sfacciata, in cui non l'ho mai vista.

"Io e Aimee non stiamo insieme." Le dico, rimettendo a posto lo scatolone grande dove ci sono le bustine dei biscotti che ho assaggiato prima.

"È curioso che di tutto ciò che ho detto ti sia rimasta impressa l'unica cosa su cui puoi effettivamente darmi torto, visto che il resto è vero. Anche se, sinceramente, ancora non capisco perché non stiate insieme." Ribatte allora, versandosi un po' di cereali dentro al latte che aveva messo in precedenza. "Ne vuoi?" Mi chiede, indicando il tazzone.

"Non accetterò cibo da una persona che ha appena versato il latte prima dei cereali. Sei una bestia di Satana!" Esclamo, estremamente indignato.

"Usa tutte le scuse che vuoi, tanto ho ragione io." Afferma lei in reazione alle mie parole, scrollando le spalle, per poi cominciare a fare colazione.

"Ti preferivo quando non parlavi." Le rispondo, ricevendo una risata da lei.

"Sei l'unico a dirlo." Si vanta, ridacchiando ancora.

"Ci credo, con gli altri non ci parli." Le dico, in modo sarcastico.

"Non è vero, parlo con Carola, Sissi..."

"Miss simpatia quindi..." la interrompo, affidandomi di nuovo al sarcasmo, che mi aiuta sempre a esprimere i miei disagi.

Alice si blocca, guardandomi un poco e sorridendomi malinconicamente, per poi prendere un'altro po' di latte e cereali in bocca.

"Mi ha dato tanto fastidio il suo comportamento. Anche quello di Dario. Sono stati indifferenti davanti a tanti miei problemi e insicurezze, e nonostante io li abbia perdonati sin da subito non mi esce questa cosa dalla testa." Continuo, confidandomi con la ballerina per la seconda volta, senza che me lo chiedesse.

"Ieri però li hai abbracciati come se nulla fosse." Mi fa notare lei allora.

"Lo so, è perché non voglio allontanarli. Tengo troppo ad entrambi per lasciare che le mie paranoie rovinino un rapporto che, nonostante per loro evidentemente non sia tanto importante, per me è fondamentale." Ammetto.

"Se ti fa stare meglio, io ho visto la cosa da esterna, e posso assicurarti che avrei dato ragione a te."  Cerca di rassicurarmi.

Io le sorrido lievemente, per poi prendere lo scatolo dei cereali senza nemmeno rendermene conto, per poi versarli in una ciotola.

"Solo Mattia, Aimee e Carola sono stati davvero dalla mia parte però. E nessuno di loro è venuto a darmi una mano mentre ero solo su un gradino a piangere. Non mi sono mai sentito così fuori luogo in vita mia." Spiego, versando il latte nella stessa tazza in cui ho messo i cereali, per poi girarli insieme e iniziare a mangiare.

"Hai provato a parlarne con qualcuno?" Mi chiede allora Alice, che ormai ha finito di mangiare e si alza per lavare la tazza e il cucchiaio che ha usato.

"No." Ammetto, secco, non sapendo cos'altro dire.

"Perché non ne parli con Aimee, l'ho vista molto ostile nei confronti di Dario e Sissi in questi giorni, e sono più che sicura che questa ostilità scaturisca dal vostro litigio." Mi consiglia allora la ragazza, che, dopo aver lavato tutto, torna a sedersi dove era prima.

"Ha già tanti pensieri per la testa, non voglio addossarle anche i miei problemi." Confesso, abbassando lo sguardo sul mio braccio, che è sempre più esile ma che non riesco a potenziare in nessun modo.

"Secondo me le farebbe solo piacere sapere che ti fidi tanto di lei da confidarle cose che non dici a nessuno. Non è egoista."

"È proprio quello il problema, è troppo fragile, la distruggerei." Cerco di farle capire il mio punto di vista.

"Fragile a tal punto da doverti distrarre completamente dalle tue azioni, in modo di farti mangiare un pasto decente?" Chiede Alice, alzando un sopracciglio e guardando con sguardo scherzando il tazzone, ormai vuoto, davanti a me.

Alzo la testa felice, e le dono uno dei miei sorrisi più sinceri e quando mi rendo conto che non ho nemmeno un po' di nausea e per la prima volta da tanto tempo il mio stomaco è completamente pieno.

Strawberries and Cigarettes. || Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora