dead to me.

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Ciao! Vorrei solo dirvi che questo è il capitolo più lungo della storia attualmente, visto che dovrebbe essere a capitoli corti, ma non me la sentivo di dividerlo in due.
Vi chiedo PER FAVORE di commentare le vostre reazioni a questo capitolo, perché sono moooolto curiosa.
Vi voglio bene <3

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"Cazzo." non posso fare altro che gemere, nella situazione in cui mi trovo.

Sento le voci degli altri urlare e cantare per festeggiare il nuovo anno, mentre noi siamo chiusi in questa stanza, dove non ci sono telecamere e microfoni per solo mezz'ora, concessa per grazia dalla produzione a causa del covid, in cui al momento ci stiamo liberando di qualsiasi frustrazione.

Nessuno ci ha visti entrare, fortunatamente, quindi tutti si staranno chiedendo dove siamo finiti.

"Non urlare o ci sentiranno." Mi intima lei, riprendendo a baciarmi con foga e a strofinarsi su di me come stava facendo poco prima.

"Dovrebbe essere insonorizzata questa stanza altrimenti i suoni potrebbero essere fraintesi!" Esclamo, staccandomi da lei e guardandola negli occhi.

Restiamo così due secondi e poi scoppiamo a ridere come due scemi, vista la frase che ho appena detto.

"Che c'è da fraintendere se questa stanza è fatta proprio per questo?" Mi chiede, accasciandosi su di me.

Scuoto la testa tra le risate per segnalare di aver capito la stupidità della mia affermazione.

Presto le risate si fermano, lasciando spazio a sospiri che ben presto si trasformano in baci, per poi tornare alla stessa situazione di prima.

Le nostre menti sono concentrate su tutto, tranne questo momento. O almeno la mia lo è, e credo anche la sua visto come ogni tanto il suo sguardo divaghi, dimostrando come lei stia pensando ad altro.

Mi sbottona la camicia, che avevo appositamente scelto per questa sera, mentre io le abbasso la cerniera dei pantaloni.

È tutto frenetico, veloce e intenso, come se volessimo che finisse tutto il prima possibile. Ed è così effettivamente, perché nessuno dei due vuole questo, ma allo stesso tempo ne abbiamo un bisogno irrefrenabile.

Sto per infilare la mano nella sua biancheria intima, quando sento la porta aprirsi.

Il mio cuore si ferma, quando realizzo che non abbiamo chiuso la porta a chiave, ancora di più quando la persona che ci ha trovati parla.

"Christian..." La voce di Aimee arriva ovattata alle mie orecchie, mentre sento il peso di Rea sollevarsi dal mio corpo del tutto.

Poi accade tutto così velocemente, le lacrime negli occhi di tutti e tre, la corsa di Aimee per allontanarsi da noi, le mie urla mentre la inseguo per spiegarmi, le voci degli altri una sopra l'altra che mi portano a non capire nulla.

Il caos viene interrotto da un dolore forte alla guancia, causato da un pugno ben piazzato da parte di Alex.

"Mi spieghi quale cazzo è il tuo problema?!" Mi urla in faccia, ma io non riesco a rispondere, non riesco a parlare, pensare, nemmeno respirare.

Boccheggio in cerca di una risposta, che non trovo in nessun modo.

"Uscite tutti!" Esclama il cantante di fronte a me, in una voce che non avrei mai pensato di sentire da lui.

Cosmary gli tocca il braccio, cercando di farlo calmare, ma lui lo scuote bruscamente intimandole di andare via.

Una volta che tutti sono usciti, rimanendo solo noi due in salotto, mentre Aimee si trova in camera sua con Carola e Rea sta con Nicol, lui mi porge la mano aiutandomi a sedermi sul divano.

"Scusa per il pugno, ero incazzato." Mi dice, mettendosi una mano in fronte e scuotendo la testa.

Annuisco, tenendo la testa bassa. Stiamo in silenzio per qualche secondo e poi lo sento sospirare.

"Che cazzo ti è passato per la mente Christian?" Sussurra, facendomi alzare lo sguardo.

"Non lo so." Ammetto, sentendo gli occhi cominciare a pizzicare di nuovo.

"Hai combinato un casino..." Annuisco, per poi continuare ad ascoltarlo. "Aimee fa finta di essere forte ma è estremamente debole...e Rea non è stabile, facendole questo la rovinerai.."

"Facendole questo?!" Chiedo, spazientito. "Io non le ho fatto niente, lei voleva! Ne avevamo entrambi bisogno, non l'avrei mai forzata, non lo farei con nessuno!"

Alex scuote la testa riprendendo a parlare.

"È palese che non sta bene, che..."

"E io?!" Sbotto. "Io sto bene giusto?! Perché ovviamente tu figurati se posso stare male io! Sono solo lo stronzo che si stava scopando una ragazza a caso perché voleva creare problemi, giusto?!" Inizio anche io ad urlare, non sopportando più la situazione

"Intendo.."

"Non mi interessa cosa intendi, mi sono rotto le scatole di farmi influenzare da tutto ciò che dicono gli altri e starci sempre male! Solo perché non piango davanti a voi, perché non mi dispero in pubblico, non significa che io stia bene! Mi hai per caso visto mangiare in questi giorni?!"

Il cantante scuote la testa, fa per parlare, ma poi sento dei passi e mi giro, trovando Rea. Ha gli occhi lucidi e il viso arrossato, tira su col naso e mi guarda.

"Mi dispiace.." Sussurro, per poi abbracciarla, accarezzandole dolcemente la testa. 

"Non è colpa tua, sono io che dovrei chiederti scusa, ho iniziato io.." Mi risponde con il mio stesso tono, per poi allontanarsi e asciugare le ultime lacrime che ha versato.

"Siamo stati entrambi." Affermo, lei annuisce. 

"Ti voglio bene Chri." Mi dice, con la voce spezzata.

"Anche io, e tra di noi non cambierà nulla Rea, stanne tranquilla." Le dico, accarezzando dolcemente il suo viso.

Lei si gira poi, vedendo Alex, e vedo il suo viso farsi di nuovo sopraffare dal panico, panico che sparisce quando lui la abbraccia, sussurrandole un "Vieni qui."

Io colgo l'occasione per andare nella camera di Aimee, per cercare di spiegarmi almeno un minimo.

Quando busso è però Carola ad aprirmi, con Luigi subito dietro di lei, che mi guarda con gli occhi pieni di odio.

"Non ti prendo a pugni solo perché rischierei di andare a casa." Sibila, per poi mettersi davanti alla porta per non farmi entrare.

"Per favore, io.."

"Tu cosa?!" Chiede Carola, arrabbiata in un modo in cui non l'avrei mai immaginata.

"Vorrei spiegare.."

"Non hai nulla da spiegare."  Sento la voce di Aimee rispondermi, con un tono orrendo che mai avrei voluto sentire dalla ragazza. "Tu per me sei morto."

Strawberries and Cigarettes. || Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora