Da Nemici Ad Amanti

CAPITOLO 21- La Mia Droga

Jacob's pov

Mi sentivo al settimo cielo, l'avevo finalmente baciata e aveva deciso di tornare a vivere con me!! Credevo di non essere mai stato più felice di così, era stato così liberatorio, non lo so spiegare, mi ero sentito al settimo cielo, sentivo come se il cuore potesse uscirmi dal petto e come se le sue labbra fossero la mia ragione di vita. Era la mia droga  Non era da me pensare queste cose, ma non potevo farne a meno, ogni volta che la vedevo.

Tornato in appartamento unii i due letti singoli che si trovavano in camera sua, avevo così tanta voglia di dormire con lei, di stare abbracciato a lei, di sentire il sapore delle sue labbra di nuovo. Misi anche le lenzuola matrimoniali, andai a comprare da mangiare, ovviamente entrai in un negozio dove vendevano sottomarche, conveniva e sinceramente non mi era mai importato di comprare cose di marca, anche perché quando ci hai vissuto per 16 anni non sono più cose speciali che compri ogni tanto.

Dopo aver sistemato tutta casa andai a lavoro, avevo chiesto al capo di pagarmi a fine settimana perché non avevo altri soldi, per fortuna mi aveva aumentato la paga, data la fama del ristorante. Mi dava ben 300 dollari a settimana, beh alcuni li mettevo da parte poiché avevo bisogno di una macchina e la macchina avrebbe comportato anche altre spese. Con altri ci pagavo mezzi di trasporto per andare in università, come anche le macchine a noleggio e i restanti li usavo per il cibo.

Alexis pov

Tornai a casa sfinita, il venerdì era il giorno più stancante della settimana, mi feci una doccia e poi Lisa mi aiutó a fare le valigie. Domani non avrei lavorato quindi avevo deciso di ritornare in appartamento ora, anche perché avevo capito che mio fratello e Lisa avevano bisogno dei loro spazi .

Mio fratello mi accompagnó al palazzo e dopo aver insistito perché non mi portasse lui i bagagli, decise finalmente di andarsene. Usai l'ascensore ricordando quando ci rimasi chiusa con Jacob, sorrisi, anche troppo, ma Jacob mi rendeva così, felicissima, ed io non sorridevo mai.

Aprii la porta dell'appartamento e mi diressi in camera mia, i letti erano uniti in uno solo, e se avessero trovato altri coinquilini? Ma mi avevano ridato le chiavi e detto che potevo ritornare..

"Che c'è, non ti piace la disposizione dei letti?"

"Oddio, devi sempre farmi spaventare eh?" risi

"Ora puoi dormire insieme a me no?"

"Perché dovrei?"

"Perché non dovresti?"

"Non ho mai dormito con un mio amico"

"Quindi quel bacio non ti è piaciuto?"

"Allora ci siamo baciati sul serio?"

"Ma io non ci posso credere" uscì dalla stanza andando in salotto.

Era tutta colpa di Lisa, mi aveva convinta del fatto che lo avessi sognato, posai le valigie ed andai in salotto.

"Era troppo bello per essere vero"

"Quindi ne sei consapevole no?"

"Si" mi sentii di nuovo bruciare moltissimo il petto quando mi prese il viso tra le mani.

"Che ti aspetti?"

"Non possiamo"

"Perché? È già successo"

"Perché io non sono come le altre Jacob"

"Lo so"

"Non verrò a letto con te solo perché mi hai baciata"

"Io ti ho baciata? Ci siamo baciati a vicenda, e ti è anche piaciuto il bacio eh"

"A te un po' troppo" lo guardai un po' male e mi sentii arrossire.

"Non è colpa mia se mi provochi quelle emozioni"

"Dobbiamo essere solo amici Jacob"

"Allora posso andare a scoparmi un'altra ora?"

"Fai che vuoi" lo spinsi via arrabbiata e andai in camera. Che stronza! Avevo pensato di essere diversa ai suoi occhi, di non essere per lui una da botta e via, mi ero sbagliata alla grande. Senza accorgermene stavo mettendo violentemente i vestiti nell'armadio.

"Piccola" sentire quella voce mi fece venire i brividi, poco dopo mi ritrovai con la schiena al muro e il fiato di Jacob addosso, quanto lo desideravo..

"Perché stai piangendo?" mi chiese asciugandomi una lacrima.

Non mi ero resa conto di star piangendo, ero troppo arrabbiata e allo stesso tempo delusa per farlo.

"È allergia, ora vattene dalle tue puttane, io non sono una di quelle"

"Lo so, tu sei diversa"

"Si certo, non sono una scema, non ci casco"

"Ho unito i letti per dormire insieme, per dormire, so che non vuoi altro"

Gli tirai uno schiaffo e uscii dalla sua presa ritornando a sistemare i miei vestiti.

"Non intendevo dire questo"

"ma lhai detto, ho sbagliato a tornare qui" mi sedetti sul letto e mi presi la testa tra le mani.

Sentii i suoi passi e poco dopo mi tolse le mie mani dal viso e mi bació. Era un bacio a stampo, non mi bastava.

"Baciami" lo supplica. A cosa mi stavo riducendo per un ragazzo..

"Ti ho appena baciata"

"Sai cosa intendo"

"No"

"Vaffanculo" mi alzai ma lui mi prese per i fianchi, provocandomi dei brividi lungo tutto il corpo, mi mise seduta sulle sue coscie, non ebbi il tempo di guardarlo negli occhi.

Le sue labbra sulle mie, quella sensazione indimenticabile di essere in paradiso, le nostre lingue che si intrecciavano tra loro dicendo cose che noi non eravamo in grado di esprimere con le parole. Mi mise sotto di lui e mi aggrappai al suo viso come se fosse tutto ciò che volevo, in effetti lo era, lui era tutto ciò che volevo, tutto quello di cui avevo bisogno. Sentii la sua erezione sulle mie coscie, mi bagnaii all'istante mentre mi sentivo gemere nel bacio, misi le mani tra i suoi capelli, non volevo smettere di baciarlo.

Jacob's pov

Il nostro bacio era passionale, pieno d'amore, pieno di sensazioni che non avrei mai voluto smettere di provare. Mi misi sopra di lei, avrei voluto spogliarla ed ammirare il suo bellissimo corpo per poi fondere le nostre anime insieme procurandoci un piacere che solo io e lei potevamo provare, non era solo piacere fisico, ma piacere dell'anima, una cosa che non si può spiegare a parole. Mi mise le mani nei capelli ed iniziò a gemere nel bacio, io stavo facendo lo stesso ma lei non meritava una prima volta così, non volevo fosse così, volevo lei fosse fottutamente persa di me, lei mi fotteva il cervello, fosse stata un'altra avremmo già finito. Ci stavamo baciando da un sacco di tempo, nessuno dei due era disposto a staccarsi dall'altro, forse per paura che quelle sensazioni finissero troppo presto, ma anche perché entrambi sapevamo di non poter essere amici, dovevamo stare insieme, per sempre.