CAPITOLO 5 - Chiusi In Ascensore

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Alexis ' pov
Arrivai a casa stanchissima, avevo pranzato durante la mezz'ora di taxi e non vedevo l'ora di fare una doccia e mettermi a letto.

Entrai nell'appartamento e andai dritta in bagno, Jacob probabilmente era uscito, non si sentiva nessun rumore.

Mi lavai e indossai di nuovo il pigiama che avevo lasciato in bagno quella mattina. Entrai in camera.

"Che ci fai nella mia camera? E nel mio letto!!" urlai meravigliandomi dei miei toni. Era anche vero che aveva una bellezza invidiabile mentre dormiva, ma ero stanca e quel ragazzo era un donnaiolo, motivo per il quale non lo sopportavo. Inoltre era uno sconosciuto ed ora era nel mio letto.

Lui aprì gli occhi e si alzò di scatto.

"Allora, chi ti ha dato il permesso di entrare qui? E per di più di metterti nel mio letto!"

"Hai lasciato la luce accesa nel soggiorno stamattina, la bolletta della luce la paghi tu!"

"Cosa c'entra ora e poi eri tu quello che aveva la tv accesa da non so quanto tempo!!"

"Siamo pari allora"

"Io non ho dormito nel tuo letto!Esci!"

"Che rompiscatole!" disse uscendo, chiusi la porta a chiave e mi misi sul letto, aveva un buon profumo, annusai le lenzuola , l'odore che sentivo era buono ma chi non lo era, era Jacob.

Riuscii ad addormentarmi.

Spensi la sveglia che avevo impostato, dato che il giorno precedente non avevo studiato per uscire con Nicole dovevo farlo ora. Iniziai a studiare. Mi venne un certo languorino, era ormai sera.

Jacob's pov
Dopo essere uscito dalla camera di Alexis non la sentii per molto, continuai a vedere la serie su Netflix e studiai un po' per l'università, ero bravo in matematica e non avevo bisogno di studiare molto, motivo per il quale non mi chiamavano 'secchione', o meglio, non mi ci chiamavano perché si soffermavano solo sul mio aspetto esteriore.

Alexis aprí la porta della sua camera, era ancora in pigiama, si diresse in bagno con le lenzuola che aveva il suo letto quando ci avevo dormito, credo le stesse mettendo in lavatrice.

"Cos'hai da lavare?" chiese.

"Un po' di roba" risposi

"Vieni a metterla dentro"

Andai in bagno e lei ritornò in camera. Misi tutti i miei vestiti sporchi in lavatrice e la chiusi. Lei tornò con un libro in mano, era vestita con un leggins che metteva in risalto il suo sedere perfetto e anche la sua t-shirt era abbastanza aderente, mi fu difficile non fare quel tipo di pensieri su di lei.

Avviò la lavatrice e poi andò in soggiorno, la seguii rimettendomi seduto a tavola dove stavo svolgendo i compiti. Lei prese una mela dal cesto della frutta e restò sul divano a leggere in silenzio.

Erano le 18 quando mi cambiai ed uscii di casa, avevo un turno al bar in cui lavoravo, certo i soldi non mi mancavano, ma erano di mio padre ed io volevo essere indipendente, mi aveva impedito di lavorare fino ai 18 anni ed ora ne avevo 21. Per quanto mi pagavano non potevo ancora comprare un appartamento tutto mio e poi se mio padre l'avesse saputo mi avrebbe tolto la macchina. Aveva un certo potere su di me.

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