CAPITOLO 49- "Capodanno" - PARTE PRIMA -

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Come ogni giorno quella mattina, dopo aver posato le mie labbra su quelle di Alexis, mi recai al bar. Oggi avevo portato con me un cambio, poiché l'anno sarebbe volto al termine e sicuramente ci sarebbe stato tanto lavoro. L'anno passato era stato come gli altri finché Alexis non era entrata nella mia vita e l'aveva stravolta, migliorata ed aveva saputo tirar fuori il meglio di me. Aveva realizzato il mio desiderio di avere una relazione vera, con una donna al mio fianco e non una ragazzina. Una donna che mi amava veramente.

Dopo aver parcheggiato la mia bici, o meglio la bici Di Alexis, iniziai subito a lavorare. Lei non lo sapeva ma l'avevo riparata, infatti non faceva più alcun rumore, aveva deciso di farmela utilizzare poiché nessun autobus arrivava così presto accanto a dove lavoravo, lei invece lo prendeva ogni mattina e faceva il sacrificio di arrivare lì 10 minuti prima.

La mattinata non fu un granché ma dopo la pausa pranzo, che noi facevamo alle 11,la sala iniziò a riempirsi di persone.

Un sacco di gente continuava ad ordinare e mangiare, alcuni arrivavano, altri andavano via. Avevo iniziato ad andare ai tavoli per ordinare e servire, poi ero corso ad aiutare in cucina, mi avevano chiamato al bar e alla cassa. Correvo di qua e là aiutando un po' ovunque. La mezzanotte era vicina e in molti erano ancora lì dal pranzo, ordinavano aperitivi e soprattutto alcolici, avevamo da qualche ora acceso le luci che riflettevano lungo le pareti del locale, la sala è il bar avevano acquisito una bellissima atmosfera. Il dj era arrivato da un bel po' e continuava a rendere la serata ancora più chiassosa. Ero davvero distrutto, un mal di testa assurdo mi provocava dolore alle tempie e per stare in piedi avevo dolore anche alle gambe. Avevo quasi considerato l'idea di smettere di fare tutti e tre i turni della giornata ma quei soldi mi servivano.
Avevo bisogno di una macchina, Lexi poi meritava di vivere in un posto migliore ed avrei fatto il possibile per comprare un appartamento dove vivere meglio, il campus era rumoroso e puzzava.

Mancava un minuto alla mezzanotte, erano le 23:59, presi il telefono in mano e andai sulla chat di Alexis, mentre stavo per scriverle mi chiesero due spritz, li preparai così velocemente che quando li servii alla coppia, era appena iniziato il conto alla rovescia.

10..

9..

8..

7..

6..

Battei lo scontrino e buttai i soldi in cassa.

5..

4..

3..

2..

1..

"BUON ANNO!!" la coppia prese a baciarsi come il resto delle coppie che c'erano in giro. Sentii un dolore all'altezza del petto, mi sentii male, così male che dovetti correre in bagno, una volta entratoci però il senso di vomito lasciò spazio alle lacrime, lacrime di dispiacere, di disperazione.

Pensai ad Alexis, a capodanno tutte le coppie erano insieme e noi no.
Tutti festeggiavano insieme e noi no.

Sentii bussare alla porta e cercai di fare più silenzio possibile tappandomi la bocca per non farmi sentire piangere.

"Jacob, c'è bisogno di te ai tavoli, sta arrivando altra gente, bisogna sgombrare tutto"

"A... Arrivo John.. Mi cambio e arrivo"

Sentii I suoi passi allontanarsi velocemente e mi cambiai la felpa davvero, ritornai a lavorare di nuovo dimenticando completamente dove avessi lasciato il telefono e di messaggiare Alexis.

Alexis' pov
Spensi la sveglia, da quando Jacob mi aveva baciata non ero più riuscita ad addormentarmi, ogni mattina andava così, per il tempo che restava al suono della sveglia prendevo il libro-quaderno che Jacob mi aveva regalato al compleanno e scrivevo, scrivevo mentre pensavo a lui, pensavo a come sentissi ancora le sue labbra sulle mie, pensavo al profumo sul suo cuscino, pensai alla sera precedente e scrissi, scrissi e scrissi. Poi il mio telefono iniziò a suonare, mi alzai dal letto e riposai il libro-quaderno nel comodino. Mi vestii e dopo aver preso un caffè mi diressi alla fermata del pullman.

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