CAPITOLO 44 - Brividi

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Il giorno dopo eravamo già di ritorno a New York, purtroppo Alexis non mi aveva scritto nulla, l'avrei chiamata però solo dopo essere sceso dal pullman. L'avevo pensata tanto durante il viaggio, mi mancava un sacco, eravamo lontani da soli 3 giorni dato che era partita il giorno prima alla vigilia eppure mi sembravano essere passati mesi dall'ultima volta che l'avevo stretta tra le mie braccia, avevo posato le mie labbra sulle sue e le avevo dato un lungo bacio pieno d'amore.
Inoltre sarebbe tornata oggi proprio come me, chissà se senza di me era stata meglio, chissà se aveva sentito la mia mancanza. Avevo paura di perderla, avevo paura si fosse offesa per non aver passato il Natale con lei e la sua famiglia, mi avrebbe lasciato per questo? Ero troppo paranoico? E perché lo ero? Non lo ero mai stato prima con nessun altro. Se lo avesse scoperto avrebbe pensato io fossi un fragile, uno di quegli uomini non cresciuti, alle donne non piacevano i ragazzi deboli, non piacevano i ragazzi che erano insicuri, alle ragazze piacevano i ragazzi decisi, quelli stronzi più che altro,sarei mai riuscito ad esserlo?

Quando arrivammo al campus corsi per le scale e dopo una pausa per non farlo sapere a Lexi, entrai in appartamento e la vidi.

Era lì sdraiata beatamente sul divano, stavolta non stava leggendo, ma scriveva, fu un attimo, si voltò verso di me e senza che io me lo aspettassi mi saltó in braccio e mi abbracciò con tutta la forza che aveva, ricambiai l'abbraccio e poi non ce la feci più, mentre stringeva forte le gambe attorno alla mia vita con una mano le presi il viso, con l'altra la afferai per il sedere, la baciai , con una passione che mai prima d'ora avevamo riscontrato nei nostri baci, feci per appogiarla alla parete ma mi fermò e mi guardò.

"Andiamo in camera mia" pronunciò con una tale faccia sexy da farmi venire i brividi, arrossí all'istante quando sentí la mia eccitazione posarsi sulle sue coscie e rise per poi mettere la sua testa nell'incavo del mio collo.

"Ti ci vuole così poco?" continuó e quindi la accontentai, continuai a tenerla in braccio e andammo in camera, il letto era pieno di petali rossi, i quali formavano un cuore e all'interno la scritta 'ti amo', la tv era impostata su un programma pronto ad iniziare, un film d'amore, inoltre sul comodino c'erano degli stuzzichini e quel che pensavo fosse un frullato o qualcosa del genere. Guardai tutto con stupore e poi guardai lei, la guardai negli occhi e la vidi sciogliersi, posò le sue labbra sulle mie e appena iniziai a ricambiarla si staccò facendomene sentire la mancanza.

"Ti piace?"

"È tutto magnifico, non me lo aspettavo proprio, ho persino pensato mi avresti tenuto il muso fino al prossimo natale"

"E invece no, mi sei mancato così tanto Jacob, non puoi capire quanto, ti amo, ti amo così tanto che non lo riesco a spiegare" affondò con le mani nei miei capelli e li strinse per poi baciarmi di nuovo. Eccola lì, quella sensazione di completezza, che sentivo ogni volta che lei mi baciava, ogni volta che le sue labbra si posavano sulle mie, il resto del mondo spariva, insieme alle preoccupazioni e ai pensieri negativi, esisteva solo lei, le sue labbra, il suo corpo, il suo respiro, il suo profumo, la sua pelle aveva un profumo che non avrei mai dimenticato, lei profumava di bontà, era una ragazza d'oro, gentile, bella, solare, ogni volta che sorrideva mi veniva voglia di riempirla di baci, la amavo, eccome se la amavo, avrei voluto stare con lei per sempre, questo era sicuro.

Dopo esserci staccati l'uno dall'altra per riprendere fiato, ci infilammo sotto le coperte e lei avviò il film, per riscaldarla di più la abbracciai e strinsi a me, accarezzandola di continuo, lei faceva lo stesso con me, mi accarezzava, mi dava qualche bacio, eravamo soli in casa, ed era bellissimo sapere, anche se per l'amor di Dio mia sorella non ci aveva mai impedito nulla, che potevamo baciarci quanto volevamo e fare qualsiasi cosa senza che lei si vergognasse. Davanti a mia sorella ci eravamo baciati poche volte, e da quando lei era in casa erano poche anche le volte in cui dormivamo abbracciati, Alexis diceva che le sembrava brutto e che non voleva farla sentire esclusa, che dovevamo essere tutti e tre uniti e non dovevamo mai lasciarla sola. Ora però, non diceva nulla, con uno sguardo iniziò a fissarmi e baciarmi sulle labbra in continuazione, non che mi dispiacesse, anzi, ma sembrava volermi dire qualcosa con quello sguardo e quando bloccò il film capii, era pronta, era pronta a fare l'amore con me.
Da quando aveva iniziato a baciarmi era passato un po' di tempo non avevo idea di quanto, ma entrambi nonostante la temperatura avevamo tolto le maglie, e l'avevo vista, indossava un reggiseno di pizzo bianco, che la rendeva ancora più sexy e bella ai miei occhi, aveva un seno prosperoso e un po' di pancetta, mi sentii uno stupido quando se la coprii con un lenzuolo, era da molto che la fissavo e si era sentita a disagio a farsi vedere così.
Spostai il lenzuolo e la feci stendere, tolsi i pantaloni e sentii un brivido di freddo alle gambe, mi adagiai su di lei, iniziai a baciarle le labbra, poi scesi sul suo collo, mentre le tolsi il reggiseno la sentii sussultare e quando posai le labbra sul suo capezzolo destro e iniziai a leccarlo mi mise le mani nei capelli e si irriggidí mentre alcuni suoni le uscivano dalla bocca, le tolsi la mano con la quale se l'era chiusa e gliela baciai prima di passare all'altro seno. Pian piano scesi baciandole la pancia, inizialmente intravidi nel suo sguardo preoccupazione, poi però si rilassò ed inizio ad accarezzarmi la testa, afferai l'elastico dei suoi slip e glieli sfilai in un attimo mentre le tempestavo le gambe di baci, lei si affrettò a tenerle chiuse e quando feci per aprirle oppose resistenza.

"Tranquilla amore, stai tranquilla" le accarezzai I fianchi e si rilassò, ripresi a baciarle la pancia e scesi fino al suo punto più debole, iniziai a farvi dei movimenti circolari e lei iniziò a mugolare e a fare qualche versetto di piacere in più. Continuai mentre con indice e medio le accarezzavo più giù, ci volle poco per farla arrivare al limite e quando lo fece mi prese per le guance facendomi stendere su di lei e mi baciò con la lingua mentre sussurrava.

"Sei magnifico amore, ti amo tantissimo"

Mi lasciò il viso e la sentii afferrare l'elastico dei miei boxer, la guardai e lei avvampò all'istante, continuó però nella sua impresa e mettendosi seduta me li sfilò, prese poi la mia erezione in mano e iniziò a muoverla avanti e indietro facendomi anche scappare qualche gemito, inaspettatamente poi le sue labbra vi si posarono attorno e la sua lingua iniziò a muoversi, era una sensazione piacevole ed il fatto che lei fosse così in imbarazzo e mi guardava come per chiedermi se stesse facendo la cosa giusta mi intenerí un sacco, la sua mano continuó a muoversi attorno a me e lei continuò a riempirmi di baci, quando anche io arrivai al mio limite mi stesi sul letto e lei fece lo stesso poggiandosi timidamente con la testa sul mio petto.
Appena i nostri sguardi si incrociarono, lei diventò più rossa del solito in viso e le spuntò sulle labbra un timido sorriso d'imbarazzo.

Alexis' pov

Cosa avevamo appena fatto? Cosa avevo appena fatto? Io e lui ci eravamo.. Procurati piacere a vicenda? E... Ci eravamo visti nudi a vicenda? Jacob aveva visto la mia pancia e quanto fossi grassa e nonostante questo non aveva detto nulla a riguardo? Era tutto un sogno o era realtà?

Sentivo dentro di me, in ogni caso, una gioia ed una pace immensa, come se mi fossi tolta un peso,e sentivo il legame tra me e Jacob stringersi fino a fondere le nostre anime in una sola. Mi accorsi che era da un po' che lo fissavo e che lui non aveva mai distolto lo sguardo dal mio.

"Sei diventata un pomodoro piccola" mise le sue dolci e ruvide mani sul mio viso e con i pollici iniziò ad accarezzarmi le guance, sorrisi e misi le mani sulle sue, accarezzandogliele.

"Cosa abbiamo appena fatto?" pensai tra me e me di nuovo, ma dato che replicò mi resi conto che avevo pronunciato ad alta voce quelle parole.

"Beh, abbiamo fatto i preliminari, e ce ne saranno altri poi, che c'è? Non ti sono piaciuti?"

"Si si si, mi sono piaciuti molto" mi accorsi di cosa avessi appena detto e mi misi le mani in faccia dalla vergogna.

Poi senti le sue mani prendere le mie,se le avvicinò alla bocca e mi baciò le nocche.
"Smettila di fare così, sono cose normali tra due persone che si amano, ed io ti amo, ti amo tanto" mi baciò ancora le mani.

Sentirgli dire parole così dolci e sapere fossero sincere mi fece impazzire e sciogliere allo stesso tempo, ripensando alle prime volte in cui lo avevo visto ad ora, non avrei mai immaginato potesse dire certe cose così. Era un angelo, era un ragazzo meraviglioso, era bello in ogni modo e caso, ma lo era soprattutto dentro, il suo animo era ciò che lo rendeva unico, la sua anima era un'anima pura, lui era una persona pura, di questo ero più che certa.

"Anche io ti amo tanto e ogni volta mi fai sciogliere il cuore con ciò che dici, sei così dolce piccolo" lo guardai con tenerezza e gli posai alcuni baci sul petto, lui mi prese per i fianchi facendomi scendere brividi lungo la schiena e mi posizionò più su sul suo petto, vi posai la testa ancora una volta e il suo battito accelerato era al pari con il mio, sentivo come se il cuore mi stesse esplodendo. Iniziai ad accarezzargli il braccio sinistro e lui iniziò invece a farmi dei grattini sulle schiena, a volte si fermava e iniziava a percorrere con medio e anulare la mia colonna vertebrale, era una cosa così rilassante che mi addormentai, con il sorriso sulle labbra.














L'autrice :
Heilá, ciao a tutti e grazie per essere arrivati fin qui, ditemi, vi è piaciuto questo capitolo?? Ho voluto finamente aggiungere un po' di spicy alla relazione, cosa ne pensate? E cosa pensate di questa coppia? Certo sono i protagonisti ma vi aspettavate una scena così? Fatemelo sapere e non dimenticate di lasciare una stellina! Non costa nulla! Buona continuazione!

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