Capitolo 26

24 2 0
                                    

Il mattino seguente, il risveglio era stato completamente diverso da quello di ieri.
Mi svegliai solo io nel letto, senza nessuno. Ma con un bigliettino e una rosa rossa, con la colazione a letto.
Sul biglietto c'era scritto:
"Alla mamma più bella, più forte che io conosca. Ricordati sempre che sei una forza.
-Ivan"
Sorrisi tantissimo a quel bigliettino. Odorai la rosa ed era così profumata. Feci anche colazione, con qualche biscotto e il latte che mi aveva portato Ivan. Ma lui dov'era?
Mi vestii, e scesi giù in salotto. Dove trovai Mamma e Papà
Io:Buongiorno, niente lavoro stamattina?
Mamma:Buongiorno! No. Niente lavoro.
Io:Come mai?
Papà:Io e la mamma ti abbiamo fatto una sorpresa
Io:Che sorpresa?*sorridendo* sapete che mi piacciono tantissimo le sorprese*guardandoli*
Mamma:Proprio per questo te l'abbiamo fatta. Ma devi aspettare!
Io:Uffa*sbuffando* quanto?
Papà:Il tempo necessario
Alzai gli occhi al cielo e mi rassegnai. Andai sul divano a vedere un po' di TV.
*DA MAMMA E PAPÀ*
Mamma:Spero che questa sorpresa le piaccia!
Papà:Non sperarci. Tanto sarà così.
Mamma:È stato bellissimo vederla sorridere
Papà:Come quando era piccola...
Mamma e papà si appoggiarono al mobile
Mamma:Ricordi... Quando rideva... Le sue piccole smorfie...
Papà:Ricordo tutto come se fosse ieri... Mi mancano quei momenti. E non pensavo che le persone che erano vicini a noi, dovevano sopportare tutto questo quando litigavamo
Mamma:Già...
Papà:Mi sento male a vederla triste...
Mamma:Non dirlo a me...
Papà:Secondo te sono un buon padre?
Mamma:Lo sei sempre stato Leo.
Papà:Ti ho fatto passare le pene dell'inferno. Sapevo quanto soffrivi ma, dopo anni vedere lo stesso dolore negli occhi di mia figlia mi distrugge...
Mamma:Vedrai che prima o poi tutta questa storia finirà. E saremo tutti più contenti, più felici.
Papà:Lo spero così tanto.
Mamma accarezzò la schiena di papà.
*DA ME*
Andai in camera perché nel rimanere in salotto mi aveva stufata. Sistemai un po' la camera.
*BUSSANO ALLA PORTA*
Ivan:Posso?
Sorrisi appena lo vidi
Ivan:Questo sorriso mi dice che è un si!
Corsi ad abbracciare Ivan, saltandogli addosso. Notai però che aveva delle valigie.
Io:Cosa sono queste?
Ivan mi mise giù
Ivan:Sono valigie
Io:Stai partendo?
Ivan:Si..
Lo guardai
Ivan:Parto per sempre Gio...
Io:In che senso...?
Ivan:Parto per sempre per stare nel mondo dell'amore.
Non stavo capendo una mazza di quello che stava dicendo
Io:Non ti seguo...
Ivan:I tuoi mi hanno chiesto se volessi abitare qui fin quando hai bisogno
Lo guardai, urlai e saltai di nuovo in braccio a lui
Io:Stai scherzando? Sei serio? Oddio dimmi la verità!*baciandolo ovunque*
Ivan:È la verità.
Io:Ma come? Ti prego dimmi tutto.
Ivan:Ieri mentre dormivi i tuoi mi avevano detto di organizzarti questa sorpresa.
Guardai Ivan spiazzata
Io:Oddio aspetta. Loro stamattina mi avevano parlato di una sorpresa! Adesso collego tutto*ridendo*
Ivan mi abbracciò
Ivan:Sei contenta?
Io:Tantissimo! Grazie! Grazie davvero!
Ivan:Non ringraziarmi. Tu meriti davvero tanto!
Ci abbracciammo e baciammo.
Arrivarono i miei genitori in camera
Mamma:So che non dovremmo disturbarvi ma...
Corsi incontro ad abbracciarli
Io:Grazie mamma, grazie papà!
Mamma:Ti senti ancora più sicura adesso?
Io:Si mamma!
Li ringraziai ancora e poi ci lasciarono da soli in camera
Saltai in braccio ad Ivan
Ivan:Sei contenta da quello che vedo*baciandomi*
Io:Da morire*baciandolo*
Ivan mi baciò.
Era un sogno. Ivan che si era trasferito a casa mia. Tra poche settimane sarebbe stata la vigilia di Natale, ed ero così contenta che Ivan potesse passarla con me.
Papà:Ragazzi!*urlando dal salotto* oggi pomeriggio tutti a fare l'albero di Natale!
Io:Siii!!! Si fa l'albero!!! Finalmente!!!
Ivan sorrise
Ero così contenta che non vedevo l'ora che arrivasse il pomeriggio.
Come infatti, il pomeriggio arrivò ben presto ed io, Gabry, Ivan, mamma e papà, eravamo giù in salotto a fare l'albero.
Anzi, io e mamma a fare l'albero, mentre i ragazzi a mettere le luci e decorare la casa. Ma come tradizione vuole, la stella di Natale, la mette tutta la famiglia insieme.
Papà:Ivan! Metti con noi la stella di Natale!
Sorrisi a quel gesto, papà non lo aveva mai fatto con nessuno, per farlo con Ivan vuol dire che gli piaceva davvero. Ed io ero più che contenta!
Ivan mise le sue mani sulle mie, e tutti insieme mettemmo la stella di Natale sull'albero.
Ivan:Grazie che mi avete reso partecipe. Questo gesto non me lo dimenticherò mai.
Papà:E noi non dimenticheremo mai di come fai stare nostra figlia!
Ivan sorrise
Mamma:Ragazzi vi va se organizziamo tutti quanti insieme la giornata di Natale?
Accettammo e ci sedemmo tutti attorno alla tavola.
Mamma:Allora, il 24 la vigilia, cosa vogliamo fare?!
Io:Allora, il 24 andiamo a casa di zio Davide o vengono loro qui?
Papà:No, andiamo noi dallo zio.
Io:25?
Mamma:Qui.
Io:Allora il 24 facciamo mega seratona. Tra giochi, balli, karaoke, e cenone. Che dite?
Mamma:Mh si! Ci sto!
Papà:Ci sarà da divertirsi allora!
Io:E il 25 tutti qui, facciamo la stessa cosa ma più in grande, magari anche con giochi, che ne dite? A te va?*guardando Ivan*
Ivan:Certo!*sorridendomi*
Papà:Allora è deciso. Per Capodanno si vede. Adesso c'è la partita, vado in camera a vederla!*alzandosi dalla sedia*
Gabry:Aspetta vengo anche io!*seguendo papà*
Mamma:Vado dall'estetista, mi raccomando! Non sfasciate casa se dovessero fare goal!
Papà:Non te lo promettiamo*urlando dalla stanza*
Ridemmo
Io:Andiamo in camera? O vuoi vedere la partita?
Ivan:Vorrei vederla, ma ho troppa voglia di star con te.
Sorrisi e lo baciai
Andammo in camera.
Ivan:È stato bellissimo il gesto che hai fatto sai?
Io:Quale?
Ivan:Quello di chiedermi se mi andasse di fare tutto ciò che avevi programmato
Io:Sei il mio ragazzo no? Ovvio, che devi avere parola anche tu!
Ivan mi sorrise
Nel momento in cui sembrava che si fosse calmato tutto, ecco che ci fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Io:Ivan, ho la nausea...
Neanche a finire questa frase, che andai in bagno a vomitare.
Ivan era dietro di me che mi manteneva i capelli e mi accarezzava la schiena
Ivan:Tranquilla*accarezzandomi la schiena* tranquilla*continuando*
Appena finii, mi sciacquai e mi stesi sul letto
Ivan si stese accanto a me ma più in basso
Ivan:La vogliamo finire di far star male la mamma?*alzandomi la maglia* guarda che sei davvero un monello o monella*facendo finta di rimproverarlo*
Risi
Io:Oggi non mi dà tregua
Ivan mi accarezzò la pancia
Ivan:Perché non ti riposi un po'?*continuando ad accarezzarmi la pancia"
Io:Rimani qui?*accarezzando i capelli di Ivan*
Ivan:Non voglio andare altrove
Sorrisi
Con le carezze di Ivan sulla mia pancia, mi addormentai. Quelle nausee mi avevano davvero distrutta.

Continuo

16 Anni E Incinta *Parte 2* Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora