Ecco che scoccò la 00:00, e dopo tante emozioni, balli, risate, giochi e scherzi, era arrivato il momento di scambiarci gli auguri e di scartare i regali.
Nonno Ernesto:Auguri a tutti di buon Natale!*sorridendoci e allargando le braccia esprimendo la sua felicità*
Tutti noi:Auguri di Buon Natale a tutti!*sorridendo e festeggiando*
Ivan:Buon Natale piccola!*baciandomi*
Io:Buon Natale amore mio!*baciandolo*
Tutti ci stavamo abbracciando per scambiarci gli auguri, e non si capiva davvero niente. Quindi il nonno Giorgio, decise di mettere in ordine tutta la situazione.
Nonno Giorgio fece battere una forchetta sul bicchiere, richiamando l'attenzione di tutti noi, che ci girammo ad osservarlo.
Nonno Giorgio:Come di consueta abitudine. Prima di scartare i regali di Natale, c'è da fare il discorso. Quest'anno penso che la più adeguata a dire qualcosa sia proprio Gioia. Te la senti?*guardandomi*
Annuii e mi misi al centro del salotto.
Io:E bene si, quest'anno tocca a me fare il nostro tradizionale discorso di famiglia. Ed io sono pronta a dirvi tantissime cose ad ognuno di voi. Soprattutto a due persone.
Innanzitutto inizio col dirvi grazie a tutti. Grazie perchè mi avete sostenuta, mi avete aiutata, mi avete supportata. A 17 anni ho affrontato cose che nessuno poteva immaginare, tantomeno io, che pensavo di vivere i 17 anni come una ragazza come tante. Invece, mi ritrovo qui oggi a farvi questo discorso con un pancino in crescita. E non me lo sarei mai aspettata*ridendo*. So che magari, ho sbagliato nella mia vita a fidarmi di tantissime persone, soprattutto di una in particolare che fortunatamente oggi non si trova qui in questo salotto, e in questa bellissima famiglia che siamo. Però sbagliando, ho imparato tantissime cose. Dai miei errori ho imparato molto. Ma questo bambino*toccandomi la pancia* lui, o lei.. penso che in me porterà tanta tranquillità che ho sempre desiderato avere. Quella tranquillità che cercavo sempre e solo in quella persona, ma che non ho mai trovato. Adesso penso che la mia tranquillità sia stata trovata. Ed è proprio lì, seduto accanto a voi su quel divano, e si chiama Ivan. Voglio ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me, e per il bambino. Non so quante volte te l'abbia detto ma... se non ci fossi stato tu, a quest'ora non saremmo stati in 14... Ma in 13. Ho affrontato tantissime paure. Tantissime. E tu me le hai fatte superare, ma solo camminando mano nella mano accanto a te. Poi volevo ringraziare i miei genitori. Mamma e papà. Mi avete aiutata, capita, senza giudicarmi mai. Ho preso la vostra strada, e non me ne pento. Certo, forse all'inizio l'ho fatto ma solo per la situazione che c'era. Perché non mi pentirò mai di fare gli stessi sforzi che hanno fatto i miei genitori per arrivare fin qui. Poi volevo ringraziare tutti i miei zii, che anche loro mi hanno aiutata a capire a cosa stavo pensando di fare, chi con vestitini*guardando zio Davide e zia Fede* e chi con le proprie esperienze di vita*guardando zio Lorenzo e zia Elena*. Volevo poi ringraziare i nonni. Perché senza il loro aiuto, tutto questo non ci sarebbe stato. Partendo da mamma e papà a tutto questo branco di matti*ridendo* e... Infine ringrazio il mio fratellino Gabriel. Colui con la quale ho condiviso 16 anni della mia vita. Fatti anche di nascondere tantissime cose*ridendo* e se da piccola non sono mai stata gelosa del tuo arrivo, ho capito il perché. Perché oltre ad essere trattati allo stesso modo, io volevo una persona di sangue che mi sostenesse in qualunque cosa. E tu, tu mio carissimo fratellino, lo hai fatto. E di questo non me lo dimenticherò mai. Di tutte quelle sere passate a sostenermi mentre piangevo nel mio letto. Ma soprattutto, di quando feci il test di gravidanza. Quando vidi quella scritta "Incinta" dove non sapevo se piangere o ridere, c'eri tu. C'eri tu lì con me. C'eri tu a sostenermi. E ci sei sempre stato. Quando l'ho detto ai nostri genitori, quando l'ho detto ai miei amici, e molti mi hanno voltata le spalle, e tu eri lì anche in quel momento. Nei momenti in cui mi sentivo morire, Gabry, non hai esitato neanche un minuto a starmi accanto. Per un ragazzo di 16 anni, sopportare tutto questo, i cambiamenti che ci sono e ci saranno, è tanto. Davvero tanto.
E poi infine vorrei ringraziare anche la mia migliore amica Martina, anche se non è qui in questo momento. La volevo ringraziare in primis per essermi stata accanto, ma soprattutto per aver indicato il cugino da lontano*ridendo* se non fosse stato per lei, io non avrei conosciuto una persona così meravigliosa.
Dopo questo discorso, c'era chi era in lacrime e chi sorrideva. Ma tutti mi applaudirono e vennero ad abbracciarmi. Mentre Ivan mi baciò.
Ivan:È stato un discorso bellissimo piccola!*abbracciandomi*
Io:Per me è bellissimo che tu ci sia invece!*abbracciandolo*
Ivan mi strinse a se più forte ancora e mi diede un bacio tra i capelli.
Nonna Monica:Che dite di aprire i regali?
Tutti ci fiondammo sui regali da dare. La casa era piena di regali. Piena. Ed era già 00:30.
Iniziammo a scambiarceli.
Mamma:Oddio! Questo è bellissima!*aprendo una palette di trucco*
Papà:No vabbè! Mitico!* sventolando la maglia della sua squadra del cuore*
Gabriel:Assurdo!*mostrando a tutti la sua tuta firmata*
Nonna Monica e Nonno Giorgio si stavano baciando per i regali che si stavano scambiando.
Mentre Nonna Tiziana e Nonno Ernesto si stavano appena scambiando dei regali.
Zio Davide e zia Fede, soprattutto quest'ultima, saltava dalla gioia. Lo zio le aveva regalato un viaggio a Parigi. La città dell'amore.
Mentre zio Lorenzo e zia Elena, erano super emozionati, perchè sarebbero partiti anche loro dopo Capodanno. Loro però sarebbero andati a New York. Ero invidiosa.
Mancavano solo i regali miei e di Ivan.
Nonno Ernesto:Adesso però siamo curiosi dei vostri di regali*guardando me e Ivan*
Portai Ivan al centro del salotto accanto all'albero e presi il suo regalo. E lui prese il mio.Continuo
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16 Anni E Incinta *Parte 2*
RomansaVi ricordate della famiglia Di Martino? Valentina e Leonardo sono tornati per raccontarci ancora di loro e della loro famiglia. Con la piccola, ma ormai grande Gioia e il fratello minore Gabriele. Gioia ha scelto di prendere la stessa strada dei su...