Io:Ivan non andartene! Ivan! Ivan!*urlando*
Mi svegliai di colpo. Ero tutta sudata. Si svegliò anche Ivan con me spaventato dalle urla.
Ero seduta in mezzo al letto
Ivan:Hey... Sono qui... Sono qui...*abbracciandomi*
Io:Ivan*abbracciandolo ancora più forte*
Ivan:È stato solo un brutto sogno*accarezzandomi i capelli*
Io:È stato bruttissimo te lo giuro..
Ivan:Lo so, sei anche tutta sudata.. andiamo in bagno dai così ti sciacqui un po' la faccia
Io e Ivan andammo in bagno, ed io mi appoggiai al lavandino, ancora in preda al panico per il sogno.
Ivan:Piccola...*baciandomi nei capelli* sono qui. Non vado via.
Ero traumatizzata dal sogno che avevo fatto e quasi non riuscivo a parlare
Ivan: Perché non mi parli? Vuoi dirmi cosa hai sognato?
Lo guardai e cercai di dirlo
Io:Ivan...*girandomi verso di lui* ho sognato Edoardo che ti minacciava... Tu stavi andando via da me, dicendo che avevi fatto la cosa sbagliata, che stavi rischiando e...
Dissi tutte quelle cose in modo veloce tanto che Ivan mi fermò con un bacio
Ivan:Non vado via da te. Mai.*baciandomi*
Lo abbracciai e lui mi abbracciò fortissimo. Ci stavo proprio bene tra le sue braccia, mi sentivo bene, protetta.
Ivan:Andiamo a prendere un po' d'acqua dai!
Scendemmo giù in salotto e andammo a prendere l'acqua
Ivan:Tieni*passandomi la bottiglia d'acqua*
Iniziai a bere.
Io:È stato bruttissimo...
Ivan:È solo un brutto sogno piccola...*accarezzandomi i capelli* io sono qui. Adesso andiamo a dormire, abbracciati. Stretti stretti. Così non mi stacco più da te.
Sorrisi e così facemmo. Andammo a letto e Ivan mi tenne stretta stretta.
Ivan:Stai tranquilla*accarezzandomi i capelli*
Tra le sue carezze mi addormentai.
Il mattino seguente, dopo aver fatto colazione, mi vestii e dissi ad Ivan che dovevo andare a fare i regali di Natale.
Ivan:Dai allora andiamo!
Andammo in giro per la città per comprare i regali di Natale.
Ivan:Cosa hai intenzione di regalare ai tuoi?
Io:Mhhh allora, a mamma ho pensato di fare qualcosa riguardo ai trucchi, a papà invece qualcosa verso la sua squadra del cuore, a Gabry qualcosa di abbigliamento. A te... Sorpresa
Ivan:A me sorpresa?*ridendo*
Io:A te sorpresa*ridendo*
Ivan:Non vedo l'ora!*baciandomi*
Sorrisi e andammo a prendere tutti i regali che avevo detto.
Io:Oddio con tutte queste buste sembra che Babbo Natale sia io*ridendo*
Ivan:Beh dai, magari ci potevi pensare se fossi stata al 9⁰ mese di gravidanza, e un po' di barba*ridendo*
Io:Ohhh!*picchiandolo a mo' di scherzo*
Ivan:Eh scusa*ridendo e scansandosi*
Non mi ero mai divertita così tanto. Andare in giro per i negozi a comprare i regali di Natale, non è sempre bello. Ma con lui accanto, è meraviglioso.
Io:Guarda!*indicando il negozio di vestitini per bambini*
Ivan:Vuoi andare?
Io:Si!
Era la prima volta, che di mia spontanea volontà entravo in un negozio di vestitini per bambini. Da quando avevo deciso di tenere il bambino, la voglia di comprargli tantissime cose era tanta.
Girammo per il negozio e vedemmo tantissime tutine, maglie e pantaloni.
Io:Vorrei tantissimo comprare qualcosa
Ivan:Cosa vorresti comprare?
Io:Io... Ero indecisa tra questo*mostrando una felpa tutta bianca con il logo della Nike e un pantalone grigio con il logo sempre della Nike.* O questo*mostrando una maglietta a mezze maniche nera dell'adidas con il pantalone della tuta nero dell'adidas*
Ivan:Il primo! Il primo!
Presi tutto a tema Nike. Ma a me serviva un body.
Commessa:Ciao, posso esservi utile?
Io:Si
Mi girai per rivolgere la parola ad Ivan
Io:Puoi andare alla cassa? Torno subito voglio vedere un body.
Ivan:Si, ti aspetto di la.
Commessa:Dimmi tutto, cosa ti serve?
Io:Cercavo un body per bambini appena nati.
Commessa:Certo, vieni qui.
Seguii la commessa vicino al suo bancone, per vedere i body.
Commessa:Come vuoi i body? A mezze maniche o maniche lunghe?
Io:A mezze maniche. Nascerà a Settembre.
Commessa:Periodo mite!*ridendo*
Io:Non mi faccia pensare*ridendo*
Commessa:Immagino*ridendo* io ho partorito in estate. Era Agosto, ancora peggio. Quindi ti lascio immaginare*ridendo*
Io:Non resisterei*ridendo*
Commessa:Esatto*ridendo* allora, come colori dei body abbiamo i classici, ovvero rosa e azzurro.
Io:No no, un colore unisex. Ancora non sappiamo il sesso
Commessa:Perfetto, allora come colori unisex ho: Grigio, bianco, nero e rosso.
Io:Me lo dia bianco!
Commessa:Ecco a te*dandomi il body*
Io:Grazie mille!
Commessa:Di nulla. Tanti auguri per il bambino e buone feste!
Io:Grazie e anche a lei!
Andai alla cassa
Ivan:Eccoti! Allora?
Io:Ho preso il body bianco. Mi serve.
Ivan mi guardò senza fare troppe domande.
Ivan:Ti va se andiamo a prendere qualcosa al bar?
Io:Non ho tanta voglia di mangiare. Se hai fame vai tu, io vado a farmi un giro dentro quel negozio*indicando un negozio dove personalizzavano le cose*
Ivan:Che devi fare?
Io:Un giro mentre ti aspetto
Ivan:Ma non voglio farti andare da sola!
Io:Non ti preoccupare*baciandolo*
Ivan:Ma...
Non lo feci neanche finire la frase che io ero già dentro questo negozio.
Io:Buonasera!
Venditore:Salve!
Io:Volevo fare una scritta personalizzata posso?
Venditore:Certo. Mi dica dove vuole farla. Su un capo d'abbigliamento o altro?
Io:Si, un capo d'abbigliamento.
Venditore:C'è l'ha con lei?
Io:Si
Venditore:Vediamo!
Presi tutto quello che mi serviva
Venditore:Perfetto. Che cosa vogliamo fare?
Io:Allora...
Dopo aver dato informazioni dettagliate su quello che doveva fare, aspettai che lui finisse di fare il lavoro.
Venditore:Ecco qui. Finito! Va bene così?
Io:Va benissimo! È stupendo! Grazie mille!
Venditore:A lei!
Pagai, e uscii dal negozio. Raggiunsi Ivan
Ivan:Piccola! Hai visto qualcosa?
Io:Si, ma non mi piaceva nulla. Ero solo curiosa di quello che aveva.
Ivan:Cosa ci manca ancora da comprare?
Io:Penso niente più. Abbiamo comprato tutto no?
Ivan:Si, si, tanto i regali per i miei arrivano tutti a casa*ridendo*
Io:Viva la comodità*ridendo*
Ivan:Ti va di andare sugli scogli?
Annuii
Ero felice quando Ivan mi portava li. Era diventato ormai il nostro rifugio. Noi, il mare, le onde. Era questo quello che volevo.
Ci mettemmo in macchina, e andammo vicino al mare.
Appena arrivammo, notammo che il mare era calmo come una tavola da surf. Proprio come erano i nostri stati d'animo.
Calmi, felici. Perché eravamo solo noi tre e tutto il resto non c'era.Continuo
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16 Anni E Incinta *Parte 2*
RomanceVi ricordate della famiglia Di Martino? Valentina e Leonardo sono tornati per raccontarci ancora di loro e della loro famiglia. Con la piccola, ma ormai grande Gioia e il fratello minore Gabriele. Gioia ha scelto di prendere la stessa strada dei su...