Capitolo 31

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Edoardo:Oh! Cosa cazzo fai!*spingendo Ivan*
Ivan:Hai finito di romperci i coglioni?*urlando*
Edoardo si girò verso i suoi amici e iniziò a ridere. Poi guardò Ivan
Edoardo:Lo sai che quello che lei aspetta è mio figlio. Non sarà mai il tuo*ridendo*
Gli amici risero
Ivan gli tirò un pugno
Edoardo:Hai rotto i coglioni.
I due si presero a cazzotti davanti alla scuola
Marty:Ivan! Ivan! No!*cercando di fermarlo*
Ivan:Questa volta non mi ferma nessuno*continuando a picchiarlo* Ha rovinato una vita. La mia! Ma soprattutto quella della mia di ragazza.*picchiandolo*
Edoardo:Ti prego basta!
Ivan:Basta? Basta cosa?
Edoardo:Ho sbagliato!
Ivan:Bravo. Hai sbagliato! Rischi di farci perdere il figlio!*urlando*
Marty:Ivan basta!*urlando*
Ivan si fermò.
Edoardo era lì steso a terra, che poco dopo si alzò con l'aiuto dei suoi amici. Aveva il sopracciglio rotto, sangue dal naso e dal labbro.
Ivan:Hai capito la lezione brutto stronzo?
Edoardo:Si.. Si...
Edoardo andò via, e Ivan si girò verso Martina.
Marty:Ma sei impazzito?*alzando la voce*
Ivan:Martina lasciami stare!*urlando*
Marty:No Ivan. Non ti lascio stare!*prendendolo per il braccio*
Ivan:Martina... Per favore...
Martina lasciò la presa e Ivan tornò da me
*DA ME*
Dottore:Allora Gioia... Mi dici come sono andate le cose?
Lo guardai
Dottore:Vuoi dirlo all'infermiera?
Non risposi
Dottore:Gioia... Abbiamo bisogno di sapere come sono andate le cose. La polizia è giù che vuole una spiegazione di quello che ti ha fatto il tuo ex. Provaci... In questo momento solo tu puoi dirci come sono andate le cose.
Guardai l'infermiera che entrò con un poliziotto.
Polizia:Buongiorno, è lei Gioia Di Martino?
Dottore:È lei. Ma non parla. È da ieri che non dice nulla.
Polizia:Ci lasciate soli?
Il dottore e l'infermiera uscirono dalla stanza
Polizia:Gioia... Devi collaborare con noi. Tuo padre ci ha chiamati raccontandoci le cose in maniera generale. Noi dobbiamo sapere tutti i dettagli.
Io:Edoardo...
Non so neanche io come ho fatto a parlare, però l'ho fatto per mio figlio. Mio figlio doveva vivere, e per vivere dovevo parlare e aiutare tutti coloro che stavano cercando di porre fine a questa storia.
Polizia:Prenditi tutto il tempo, basta che ci racconti...
Chiusi gli occhi e mi scese una lacrima.
Raccontai tutto alla polizia, da quello che aveva fatto da quando gli ho detto di essere incinta, a quello che era successo ieri e tutte le minacce che sono arrivati a tutti.
Polizia:Grazie Gioia, per aver collaborato.
Feci un sorriso forzato
Polizia:Adesso cerca di riprenderti. E non pensare a nulla.
Era abbastanza difficile, considerando che mi sono sentita dire che la placenta si è staccata, che non posso fare tantissime cose e che rischio di perdere mio figlio. Non è affatto facile.
Mentre cercavo di distrarmi, ecco che ad aprire la porta fu Ivan...
Io:Ivan...
Ivan:Piccola mia*piangendo* parli!
Mi corse incontro abbracciandomi, ma notai che aveva tutta la faccia gonfia e rossa e con un po' di sangue.
Io:Cosa hai fatto alla faccia?
Ivan si sedette sul letto con me
Io:Ivan cosa cazzo hai fatto alla faccia? Chi ti ha ridotto così?
Ivan:Sta tranquilla Gio...
Io:Dimmelo.
Ivan mi guardò
Io:Ivan*guardandolo*
Ivan:Sono andato da Edoardo e.. c'è ne siamo date.
Io:Cosa?
Ivan:Lo so scusami, so che non avrei dovuto farlo. Però dopo quello che aveva detto il dottore ieri, con il rischio che il bambino non passasse la notte... Mi è salita una rabbia...
Lo guardai
Ivan:Scusami davvero... Ma non ho potuto fare a meno... Ero troppo arrabbiato.
Io:Ti fa male?*toccandogli la faccia*
Ivan:Un pò. Sopportabile.
Io:I punti al labbro?
Ivan:Mi fanno male, dopo vedrò cosa dice il dottore
Lo guardai
Ivan:Sei arrabbiata?
Io:Solo perché sei conciato così.
Ivan:Lo so scusami. Ma non posso pensarci che qualcuno ti abbia ridotta in questo stato.
Abbassai lo sguardo
Io:Ho paura...
Ivan:Non ti biasimo...
Io:Se lo perdessi?*toccandomi la pancia*
Ivan:Non lo perderai. È forte quanto te*toccandomi la pancia*
Sorrisi e abbracciai Ivan
Poco dopo il dottore entrò in stanza.
Dottore:Grazie Gioia, per aver collaborato. Prima di pranzo, andremo a fare l'ecografia per vedere le condizioni del bambino..
Lo guardai
Ivan:Sta tranquilla*tenendomi la mano* ci sono io con te*sorridendomi*
E così fu. Prima di pranzo il dottore mi chiamò per andare a fare l'ecografia. Rispetto a ieri, potevo camminare forse erano stati i farmaci che mi avevano aiutato. Ma camminavo. E questo era l'importante. Ivan era con me, dopo gli avrebbero tolto i punti al labbro.
Dottore:Allora vieni, stenditi.
Mi stesi sul lettino e il dottore iniziò a passarmi l'ecografo sulla pancia. Ivan mi strinse la mano, e gli scese qualche lacrima.
Il dottore ci guardò, poi guardò lo schermo e poi di nuovo noi.
Ivan:Allora dottore? Come sta?
Dottore:Il bambino è sano
Tirammo un sospiro di sollievo enorme. Mio figlio era ancora li. Dentro di me che cresceva. Quanta forza era.
Ivan scoppiò in lacrime e di conseguenza io, quando sentimmo il suo piccolo cuoricino battere fortissimo. E i nostri due cuori non erano da meno.
Dottore:Vado a stampare l'ecografia. Aspettatemi nella sala accanto, che controllo Ivan con il volto
Così facemmo.
Io:Sei in ansia?*tenendogli la mano*
Ivan:No anzi.
Sorrisi
Dottore:Perfetto, iniziamo
Il dottore medicò Ivan e dopo qualche minuto il tutto finì.
Ivan:Mi sento molto meglio*ridendo*
Risi
Dottore:Si, però vedi di non prenderti ancora a cazzotti. Fa che questa di oggi sia stata l'ultima volta.
Ivan:Lo spero. Se me la toccano, divento una bestia.
Sorrisi
Dottore:Comunque Gioia, io ti voglio dimettere. Però mi devi assicurare che tu starai a riposo
Io:Non posso fare proprio nulla?
Dottore:Si, puoi fare tutto. Solo che non devi alzare pesi, non devi far cose che ti possano stressare, non devi rischiare.
Annuii
Dottore:Dai oggi pomeriggio sei fuori di qui. Ma mi raccomando. Qualunque cosa, anche il minimo dolore, vieni qui.
Io:Va bene!
Tornammo in stanza.
Ivan:Hai sentito, forza?*abbassandosi all'altezza della mia pancia* si torna a casa oggi pomeriggio!
Sorrisi e accarezzai i capelli di Ivan
Avvisai i miei che nel pomeriggio i dottori mi avrebbero dimesso.
Infermiera:Gioia, di nuovo qui?
Io:Debora!
Infermiera:Cosa è successo questa volta? E tu*guardando Ivan* hai una faccia...
Raccontai quello che era successo
Infermiera:Ecco perchè la polizia qui. Mi sa che quel ragazzo che avevano portato qui poco fa, è colui che ha picchiato il tuo ragazzo.
Io e Ivan ci guardammo sconvolti. Edoardo era qui.

Continuo

16 Anni E Incinta *Parte 2* Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora