Capitolo 20

32 3 0
                                    

Io:Davvero, è stato il regalo più bello Gabry. E poi, non devi farti perdonare di nulla. So i motivi per la quale non ci sei stato, e non ti ho detto nulla. Non pensare che per me sei un fratello inutile, perché non lo sei mai stato e mai lo sarai. Sarai uno zio perfetto per tuo nipote o tua nipote.
Gabry:Non voglio che qualcun'altro ti faccia del male, voglio che tu sia felice.
Io:Nessuno mi fa del male. Ivan è un ragazzo speciale Gabry, dovresti conoscerlo. Ne sono sicura che andreste più che d'accordo. So che magari tutto quello che è successo con Edoardo ti ha fatto paura, ma ormai lui è storia vecchia, non può fare nulla. Mamma e Papà prenderanno dei seri provvedimenti se lui dovesse far qualcosa.
Gabry:Andrai via da quella scuola vero?
Io:Certo che si Gabry.*accarezzandogli la testa* adesso però me lo fai un sorriso?
Gabry mi sorrise
Io:Ti va di venire a conoscere Ivan?
Gabry annuì.
Gabry era più piccolo di me, e mi ha fatto sorridere vederlo preoccupato per me. Abbiamo sempre avuto un bellissimo rapporto, siamo cresciuti con dei valori. Per me è molto importante, e come lui si preoccupa per me, lo sono io per lui.
Io e Gabry scendemmo giù.
Io:Tutto apposto! Niente di preoccupante!
Gabry:Ciao Ivan!
I due iniziarono a parlare.
Mamma:Sei felice tesoro?
Io:Tantissimo Mamma. Tantissimo.
Mamma:Immaginavo. L'ho visto da quando eravamo in ospedale. Ivan ti fa stare bene.
Sorrisi e guardai Ivan che scherzava con Gabriel.
Io:Mi ha aiutata tantissimo mamma, è stato davvero così inaspettato tutto ciò.
Mamma:Lo vedo nei tuoi occhi*sorridendomi*
Sorrisi
Io:Mamma, domani vado a parlare a scuola per ritirarmi. Dopo tutto quello che è successo non credo sia il caso di continuare. Ma soprattutto perché voglio stare rilassata per il bambino.
Mamma:Va bene Gioia, se ti senti di fare così va benissimo
Sorrisi e la ringraziai.
Andai da Ivan.
Io:Andiamo su?
Ivan:Andiamo!
Io e Ivan andammo al piano di sopra dove c'era la mia stanza.
Mi stesi sul letto.
Io:Allora? Come ti sembra il tutto?
Ivan:Ancora devo realizzare che abbia conosciuto i tuoi, tuo fratello e soprattutto che sono a casa tua e questa volta non da amico*ridendo*
Risi
Ivan si stese sul letto accanto a me, mettendosi su un lato
Ivan:Senti, questa sera avevo pensato di portarti in un posto. Ti va?
Io:Dove andiamo?
Ivan:In un posto speciale*baciandomi*
Io:Allora non vedo l'ora*baciandolo*
Ivan:Anche io non vedo l'ora. Vestiti il più elegante possibile. Anche se già lo sei. *baciandomi*
Verso il tardo pomeriggio, Ivan andò a casa sua, in modo da prepararsi per l'uscita di questa sera. Io per l'aiuto del mio vestiario, chiamai Martina, che corse subito in mio aiuto.
Io:Ti prego Marty aiutami. Non so cosa mettere*sedendomi sul letto*
Marty:La ragazza che voleva uscire sempre in tuta adesso si preoccupa di cosa si vuol mettere?*aprendo il mio armadio*
Io:Dai Marty. Non ho tanto tempo, Ivan sarà qui a momenti, ed io sono ancora a zero, con capelli, trucco, e vestiti. Ti prego*buttandomi sul letto*
Marty:Ok, ok, calmati. Ci penso io
Martina per ben 10 minuti, rimase con la testa dentro al mio armadio.
Marty:Ecco qui. Questo secondo me è perfetto.
Io:Tu dici? Non ti sembra troppo? Insomma, rosso...
Marty:Rosso è passione! Amore! Quello che provate entrambi!
La guardai
Marty:Dai vai. Non avevi poco tempo?
Andai in bagno a vestirmi.
Il vestito che aveva scelto Martina era un vestito lungo rosso, era classico, attillato. Dietro la schiena era a X, ed era a monospalla con il corpetto, brillantinato rosso. Sciolsi i miei capelli ricci, e indossai i tacchi rossi.
Marty:Oddio cosa sei Gio. Assurda!
La sorrisi
Marty:Vieni che ti faccio il trucco
Martina mi truccò, e alla fine ero pronta. In orario. Avevo un'ansia che mi assaliva.
Marty:Sei bellissima Gio!*guardandomi e abbracciandomi*
Io:Non ci sto credendo, sembra che non sia io*guardandola*
Mi squillò il cellulare, era Ivan.
*TELEFONATA*
Io:Ivan!
Ivan:Hey, sono qui.
Io:Arrivo!
*FINE TELEFONATA*
Marty:Invece sei proprio tu. Vai e rendilo ancora più pazzo di te!
Martina mi abbracciò un'altra volta e poi uscii.
Appena chiusi la porta di casa, Ivan che mi stava aspettando proprio fuori, rimase a bocca aperta, ma nel vero senso della parola.
Ivan:Sei... Sei stupenda...
Ivan si avvicinò a me, mi prese per i fianchi, mi portò a se e mi baciò.
Io:Anche tu sei bellissimo
Ivan aveva un pantalone di jeans classico-sportivo nero, e una camicia bianca.
Ivan:Mi batti di sicuro
Sorrisi
Ivan:Vieni.
Ivan mi prese per mano e mi portò alla macchina.
Io:Dove siamo diretti?
Ivan:Adesso lo vedrai. Devi solo avere un po' di pazienza*chiudendo lo sportello della macchina*
Io:Non so quanto possa averne
Ivan:Proviamoci*mettendomi la sua mano destra sulla mia gamba*
A quel gesto di Ivan, impazii. Misi la mia mano sulla sua.
Ivan:Siamo quasi arrivati eh!*guardandomi*
Sorrisi
Appena la macchina si fermò, osservai fuori dal finestrino e quello che vidi, era spettacolare. Ivan mi aveva portata in un ristorante che affacciava sul mare, era bellissimo. Davvero tanto. E sicuramente non mi sarei mai aspettata di venirci qui un giorno. Insomma, è davvero costoso.
Ivan:Arrivati*aprendomi lo sportello della macchina*
Io:Ivan, è... È spettacolare. Insomma.. È un ristorante costoso... Sei pazzo
Ivan:Sicuramente. Per una come te, non posso andare in posti frivoli.
Io:Lo sai che mi basta il gesto. Tu sei folle!*sorridendo*
Ivan:Può darsi*baciandomi* vogliamo entrare?*porgendomi la mano*
Diedi la mia mano ad Ivan, e con le nostre dita incrociate, entrammo dentro questo ristorante.
Cameriere:Buonasera signori! Avete prenotato?
Ivan:Si.
Cameriere:Nome?
Ivan:Ivan Panella
Cameriere:Prego, seguitemi. Vi accompagno al vostro tavolo.
Seguimmo il cameriere.
Il nostro tavolo era bellissimo, decorato fin troppo bene. Tovaglia di pizzo molto elegante, e al centro c'era una bottiglia di spumante.
Ivan:Prego*mi spostò la sedia*
Io:Grazie*sedendomi e sorridendolo*
Ivan mi fece sotto con la sedia
Ivan:Allora? Che dici? Ti piace?
Io:Mi piace? È stupendo qui. Il mare poi, ancora più bello.
Ivan:Ho fatto la scelta giusta a quanto pare
Io:Anche se non dovevi lo sai! Ma è una sorpresa bellissima!
Ivan incrociò le sue dita con le mie, ci guardammo negli occhi e il silenzio calò tra noi. Era bellissimo quando ci si guardava intensamente negli occhi.

Continuo

16 Anni E Incinta *Parte 2* Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora