Capitolo 19

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Verso il tardo pomeriggio Martina tornò a casa, nel pomeriggio vennero a trovarmi anche i miei con mio fratello, con i miei zii, portandomi dei regali per il bambino, in quanto non erano potuti venire nei giorni passati. Portarono tantissime tutine, di ogni specie. Ma mio fratello si superò, portò una magliettina con scritto "Amo tanto la mia mamma" e li ho pianto a dirotto.
Quella stessa sera, preparai il borsone per il giorno dopo, con l'aiuto di Ivan.
Ivan:Come ti senti che domani torni a casa?
Io:Felice. Sono davvero emozionata. Dopodomani andrò a parlare a scuola per ritirarmi.
Ivan:Avrai sicuramente tantissime cose da fare*sedendosi sul letto*
Io:Anche parecchie*sedendomi accanto a lui*
Ivan prese la magliettina che aveva portato mio fratello e la mise sul lettino.
Ivan:È stupenda vero?
Io:Tantissimo.*toccandola*
Ivan:È così minuscola
Io:Non posso pensarci che stavo per togliere la vita ad una creatura così fragile ed innocente...
A dire quelle parole mi emozionai tant'è che mi scesero delle lacrime
Ivan:Hey...*asciugandomi le lacrime* ora è qui con noi, non piangere.
Sorrisi
Io:Non ti ringrazierò mai abbastanza.
Ivan mi accarezzò i capelli
Ivan:Pensiamo alle cose belle su. Guarda qui*prendendo la magliettina* immagina a quando gliela metterai.
Io:Sarà stupendo. Non vedo l'ora di averlo o averla tra le braccia.
Ivan:A proposito del sesso*mettendosi di faccia a me*
Io:Cosa?
Ivan:Vorresti saperlo il sesso del bambino?
Io:Io muoio dalla voglia di saperlo il sesso ti dico la verità. Però Ivan, vorrei organizzare una festa per scoprire il sesso. Tu che ne pensi?
Ivan:Beh, se a te piace
Io:Sei il mio ragazzo o no?
Ivan sorrise e mi baciò
Io:Era un si?
Ivan:Aspetta vediamo se così lo capisci meglio
Ivan prese il mio viso tra le sue mani, mi baciò. Le nostre labbra erano attaccatissime ma lui cercava il consenso con la lingua e così feci. Gli diedi questo consenso, e le nostre lingue ormai, anche loro erano così attaccate da non staccarsi più.
Ivan:Adesso lo hai capito?
Io:Non potevo capirlo in modo migliore*sorridendolo*
Poco dopo, sistemammo tutto ciò che c'era da sistemare, e ci mettemmo sul letto.
Io:Ma quando potrai togliere i punti?
Ivan:Tra una settimana il dottore mi ha detto di andare a fare la visita e poi vedere se toglierli o meno
Io:Vengo anche io con te
Ivan:Sicura?
Io:Ovvio*abbracciandolo* ci pensi...?
Ivan:A cosa?
Io:Domani inizierà una nuova vita. Una nuova vita per tutti. Penso che lui o lei *mettendo un'indice sulla mia pancia* abbia cambiato la vita un po' di tutti. Soprattutto la mia.
Ivan:Beh si, hai ragione. Ci saranno tantissime altre cose da affrontare nuovissime per te, per me.
Io:Già...
Mi misi con la testa sul petto di Ivan e mi addormentai così.
Il mattino seguente, mi svegliai, andai in bagno, feci colazione e venne il dottore in camera a darci le dimissioni.
Finalmente ero fuori da quel posto. Non vedevo veramente l'ora.
Ivan:Vieni, sali*aprendo lo sportello del passeggero*
Sorrisi ed entrai in macchina. Arrivammo a casa e ad accogliermi c'erano praticamente tutti.
Mamma:Allora? Come state tesoro?
Io:Bene mamma! Stiamo bene!*toccandomi la pancia*
Papà:Non sai quanto sono contento di riavervi qui a casa!*abbracciandomi*
Sorrisi a tutto quello che i miei occhi vedevano, e quando tutti andarono via decisi di fare un passo molto importante.
Io:Mamma, papà, Gabry, per favore potete venire un attimo?
Tutti vennero in salotto
Io:Sedetevi
Così fecero.
Io:Devo dirvi una cosa*prendendo Ivan per la mano*
Gabry:Forse abbiamo già capito*guardandomi*
Ricambiai il sorriso e poi presi parola
Io:Voi lo sapete quanto io ho sofferto in questi mesi, per via di una persona che per me non esiste neanche più. Sapete che stavo facendo un passo sbagliatissimo, sapete che in questo periodo io uscivo, mi svagavo, grazie anche a Martina. Ma... La vita oltre a mio figlio, ha deciso di portarmi anche Ivan. Lui mi ha aiutato molto, anzi, di più. Se non fosse stato per lui, le sue parole e sentire il battito di mio figlio... Sicuramente oggi ero solo io qui. Invece, grazie ad Ivan, lui o lei è ancora qui. Ed Ivan mi ha sempre sostenuto. In qualunque occasione, qualunque scelta io avessi fatto, lui era lì. Avete avuto modo di conoscerlo, come amico, ma adesso vi dico che non c'è più un'amicizia con Ivan. Ma lui è il mio ragazzo.
Mamma e Papà fecero un sorriso enorme.
Mamma:Amore mio*abbracciandomi* se tu sei felice, lo siamo anche noi lo sai.
Papà:Trattamela bene eh!*guardando Ivan*
Ivan:Ovvio Leo!
Papà: Bravissimo, ti sei pure già imparato a chiamarmi Leo e non Signore. Così ti voglio ragazzo!
Ivan sorrise
Gabry era l'unico che era rimasto sul divano, e aveva una faccia come se fosse totalmente assente. Decisi di sedermi accanto a lui, mentre i miei parlavano con Ivan.
Io:Gabry, cos'hai?
Gabry:Niente. Sono felice per te
Io:Dai Gabry, ti conosco. Cosa c'è che non va?
Gabry:Ho detto che non ho niente!*alzando la voce*
Tutti si girarono verso di lui
Mamma:Gabriel che ti prende?
Gabry si alzò dal divano e andò nella sua stanza sbattendo la porta
Mamma:Ma cosa gli è preso?
Io:Vado io
Raggiunsi Gabry nella sua stanza.
Io:Hey...*aprendo la porta* posso entrare?
Gabry:Tanto lo hai già fatto
Io:No, guarda che sono ancora fuori, non ho superato la linea*sorridendo*
Gabry mi dava le spalle e decisi di entrare, anche senza il suo permesso
Io:Posso sapere cosa ti prende?
Gabry mi guardò
Io:Dai Gabry*sedendomi sul letto accanto a lui* lo sai che a me puoi dire tutto. Cosa succede?
Gabry:Ho paura...
Io:Di cosa?
Gabry:Ho paura per te Gioia...*guardandomi*
Io:Per me?
Gabry:Si, per te.
Io:Perché dovresti aver paura per me? Cosa succede?
Gabry:Ho paura che tu possa stare di nuovo male, ho paura che possa soffrire ancora, ed io come fratello mi sento inutile. Stavi per toglierti mio nipote ed io non ero lì con te, sei svenuta ed io non ero lì con te, non ho fatto nulla per farti star bene. Ho solo pensato di rimediare con uno stupido regalo.
Io:Stupido? Ma se è stato il regalo più bello di tutti.
Gabriel mi guardò

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16 Anni E Incinta *Parte 2* Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora