Capitolo 5.

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NIALL'S POV

Penso di essere disteso qui da quelle che sembrano ore, e continuo a fissare il soffitto.

È la seconda volta che rifiuto le chiamate di Harry. Sapevo che oggi lui e i ragazzi sarebbero andati da Connor's, ma non ho la benché minima voglia di alzarmi da questo letto, almeno non per ora.

Sono riuscito ad evitare Madison per l'intera mattinata, e sono grato di non aver incontrato Margareth in giro per i corridoi.

Quella ragazza è così irritante, il suo atteggiamento mi manda letteralmente in bestia, non ho la più pallida idea del perché, ieri sera, sia corso da lei e l'abbia baciata.

Probabilmente per il fatto che Madison fosse così fottutamente morbosa con i suoi baci e le sue carezze, così monotona.
O semplicemente, per via della scommessa che ho fatto con Louis.

- - -

"Carina la nuova amica di tua sorella, Styles." Sento Zayn dire.

"Lasciala stare amico, non è per te." Il riccio gli lancia un'occhiata d'intesa, e Zayn ride.

Non sto seguendo il filo della loro conversazione ma so che entrambi si stanno riferendo a Margareth.

"Oh no, assolutamente," comincia
"lasciamola a Niall, hai visto come la guardava?" Lo sento dire, e scoppio in una risata.

Cosa?

"Nah, non è il mio tipo." Lo schernisco e riporto la mia attenzione sullo schermo del televisore, prima che Louis ci si posizioni davanti impedendomi la visuale.

"Ho un'idea." Dice, e occupa il posto libero vicino a me, mettendomi un braccio sulle spalle.

Lo guardo perplesso e inarco un sopracciglio.

"Scopatela e ti do 200£."
Mi dice, e il divertimento dev'essere chiaro sul mio viso, perché continua
"Sono serio, Niall." Sorride.

Non può starmelo chiedendo davvero. Voglio dire, non ci sopportiamo e lei è una fottuta santarellina schizzinosa, come potrei scoparmela?

"Amico, sarà una passeggiata.
Hai visto come ti guarda?"
Mi incoraggia Liam, e il sorriso sul volto di Louis cresce.

Dopo tutto, non ho nulla da perdere, io.

Annuisco e stringo la mano tesa di Louis.

"Andata." Accetto e degli schiamazzi invadono la stanza.

Sento il cellulare squillare per quella che sembra la centesima volta e, quando apro il messaggio che mi ha mandato Harry, sono in piedi in un attimo.

Dice che Margareth e Olivia sono insieme a loro da Connor's, e decido di raggiungerli.
Devo chiarire le cose con lei se voglio portarmela a letto.

So che non avrà intenzione di parlarmi dopo il modo in cui ha reagito ieri pomeriggio, quindi devo trovare un pretesto per avere una conversazione normale con lei.

- - -

Spingo il portone pesante ed entro, trovando i ragazzi seduti ad un tavolo in fondo al locale.

La musica in sottofondo è più alta del solito, e quando Margareth mi vede, la sua espressione cambia immediatamente.

Afferro una sedia dal tavolo vicino e la sposto, sedendomi di fronte a lei di proposito. Lei abbassa lo sguardo sul piatto, vuoto, e prende a giocare con la forchetta.
Mi fa quasi tenerezza il fatto che la mia presenza la metta così in soggezione.

Faccio scontrare gentilmente le nostre ginocchia, e lei le ritira subito, lanciandomi un'occhiataccia.

"Niall, quando giocate la prossima partita?" Mi chiede Liam, cercando di iniziare una conversazione di gruppo.

"Venerdì,"comincio, "e vinceremo." Aggiungo sorridendo, riportando lo sguardo sulla ragazza di fronte a me. Sembra confusa.

"Giochi a football?" È chiaramente sopresa. Non nascondo il sorriso che si apre sul mio volto quando mi rivolge la parola, e so che se ne pente immediatamente.

"Sono il capitano." Le sorrido, nascondendo un certo divertimento.

"Oh." Mormora.
Ridacchiamo e tutti finiscono le proprie ordinazioni.

Margareth si alza, e avvisa che sarebbe andata in bagno.

Lancio un'occhiata a Louis che mi sta già guardando, un ghigno a ricoprirgli il volto, e colgo l'occasione per seguirla.
Se siamo soli in bagno, è più probabile che mi ascolti senza fuggire.

Apro piano la porta del bagno, e la trovo appoggiata con la schiena al muro, lo sguardo perso nel vuoto.
Quando mi vede, sono sorpreso dal fatto che non provi ad andarsene, perciò mi siedo vicino a lei, sotto il suo sguardo indagatore.

"Quello degli uomini è di fronte." Mi dice, e rido leggermente.

"Ci siamo solo noi." Constato, e la guardo. Le sue guance hanno preso una sfumatura rossastra, e so che è nervosa dal modo in cui sta giocherellando con le sue mani.

"Mi dispiace." Le dico, e il suo sguardo è immediatamente su di me.
È chiaramente stupita ma la sua espressione è più dolce, adesso.

"Per cosa? Per avermi baciato o per avermi sbattuto in faccia che sono stata io, a farlo?" Mi schernisce.
Ahia.

"Entrambi, a dire il vero." Ora la sto guardando, e lei sorride.
Mi trovo a pensare che sia carino il modo in cui sorride.

"Okay?" Fa per alzarsi, ma la fermo.

"Mi sono comportato da stronzo, anzi, sono uno stronzo, ma mi dispiace." Comincio.

Non posso permettere che vada via da me, non un'altra volta.

"Possiamo dimenticare quello che è successo, e provare ad essere.. amici? So essere carino, a volte." Quasi la supplico.

Ho bisogno almeno della sua amicizia per portare a termine la scommessa.

Si porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, e sembra pensarci su.

"Va bene, ma solo se sarai carino con me." Dice, con fare autoritario.

"Ci proverò." Sorrido, e le tendo la mano, aiutandola ad alzarsi.

Mi lancia uno sguardo d'avvertimento, quasi divertito, e mi lascia solo, nel bagno delle donne.

Beyond (ft. Niall Horan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora