Canzone per il capitolo:
Love You Goodbye - One Direction
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Prendo un respiro profondo, dopo aver bussato due volte al portoncino bianco davanti a me, portando nuovamente le mani nella tasche dei miei jeans scuri, non avendo idea di cosa dirò o farò quando lei comparirà sulla soglia della porta.
Non ho pensato molto a cosa le avrei detto per farmi perdonare, in realtà, perché sapevo che comunque, una volta arrivato qui, non sarei stato abbastanza lucido da ricordarmelo. Essere stato lontano da lei per un intero mese, senza avere sue notizie, ha acceso in me una scintilla che adesso è pronta ad esplodere.
Nel corso delle ventidue ore di volo che ho trascorso sull'aereo, non ho fatto altro che continuare a torturarmi chiedendomi che piega avrebbero preso le cose, a seconda delle mie azioni (ed è stato un lasso di tempo davvero lungo).
Se non mi fossi comportato da stronzo, (e questo avrei decisamente dovuto evitarlo se avevo intenzione di sistemare le cose tra di noi), probabilmente sarei riuscito a mettere insieme qualcosa.
Sento il rumore della serratura che scatta, segno che deve essere solita chiudersi dentro quando è sola in casa, e non so perché, ma non ne rimango affatto sorpreso.
Riesco a sentire le mie mani cominciare a sudare quando la porta si spalanca, e risucchio un respiro nel vedere la sua figura: il celeste chiaro dei suoi occhi è spento, e degli evidenti cerchi neri al di sotto di essi mostrano che non deve aver dormito molto nell'ultimo periodo.
I capelli sciolti e leggermente ondulati che le ricadono sulle spalle sembrano un modo piuttosto contorto di farmela pagare, dal momento che sa che preferisco quando li lascia naturalmente ricci, ma non aveva idea che mi sarei presentato a casa sua dopo aver affrontato interminabili lunghe ore di volo -beh, questo non lo sapevo nemmeno io fino a ieri- perciò scuoto la testa e scaccio via il pensiero, concentrando tutta la mia attenzione sulla meravigliosa ragazza distrutta che ho davanti.Non so che tipo di reazione aspettarmi da lei, perciò decido di procedere piuttosto prudentemente.
"Hey." È tutto ciò che viene fuori dalla mia bocca, mentre la guardo socchiudere gli occhi e prendere un respiro profondo, prima di parlare.
"Che cosa ci fai qui, Niall?" Incrocia le braccia al petto, stringendosi nelle spalle. Il tono della sua voce è completamente vuoto, atono, e capisco perfettamente che non voglia vedermi ma sono venuto fin qui per un motivo e non posso mandare tutto all'aria, adesso.
Malgrado ciò, la sorpresa sul suo volto è chiaramente evidente."Io- Margareth, mi dispiace." Dico velocemente, rilasciando un grande respiro, come se improvvisamente un enorme peso fosse stato sollevato dal mio petto. Sono le uniche parole che sento di doverle, dal momento che sono la verità.
Il fatto che pensi che non mi importi nulla di lei e della nostra relazione mi manda su tutte le furie, perché significa che durante tutto questo tempo non sono riuscito a dimostrarle un bel niente, e adesso devo rimediare.
La osservo alzare gli occhi al cielo, chiudendoli, respirando in maniera pacata, come se fosse sull'orlo di compiere qualche pazzia.
"Ho combinato un casino, lo so, ma adesso sono qui per rimediare. Non era nei miei piani dirti di quella merda in quel modo, ma ero ubriaco e, a dirla tutta, non ricordo davvero un cazzo di quella sera. Solo- Mi dispiace fottutamente tanto, perché stava andando tutto così bene, noi stavamo andando bene, e avrei dovuto aspettare il momento giusto per parlartene, per dirti che a distanza di sei mesi quella scommessa non valeva più niente per me, e che molto probabilmente aveva smesso di farlo già da tempo." Quando finisco, ho il respiro pesante e il petto che si alza e si abbassa velocemente mentre il cuore ha iniziato a correre veloce.
Posso dire con certezza che la sua espressione corrucciata adesso sembra più rilassata, e nonostante voglia apparire distaccata, sappiamo entrambi che non reggerà ancora per molto.
Bel lavoro, Horan.
"Parecchio tempo fa qualcuno mi disse che sarei finito con l'innamorarmi di te, ed io gli risi in faccia perché- dio, eri così insopportabile ed irritante e non facevi altro che provocarmi, tiravi fuori il peggio di me." La sento ridere un po', nonostante stia cercando di rimanere seria e impassibile, perciò premo le labbra in un sorriso compiaciuto cercando di non darlo a vedere, continuando a parlare.
"Ma poi, non so bene quando a dire il vero, qualcosa è cambiato. Avevo cominciato a svegliarmi la mattina, con il solo desiderio di incontrarti e riuscire a rubarti qualche minuto prima dell'inizio delle lezioni, e di strapparti uno di quei sorrisi mozzafiato che fai spesso, inconsapevolmente, proprio come quello che stai facendo adesso anche se stai cercando in tutti i modi di mantenere la tua aria autoritaria." Mi lascio sfuggire una mezza risata, incontrando il suo sguardo che adesso si è decisamente addolcito.
Alza gli occhi al cielo portandosi una ciocca di capelli che le è finita davanti al viso, dietro l'orecchio.
"Il punto è un altro, però. Il punto è che non importa quanto litigheremo, quanto mi comporterò da stronzo o quanto ti farò soffrire, non posso e non potrò evitarlo, ma quello che posso prometterti è che non andrò via da te, per nessun motivo al mondo. Io ho scelto te, Margareth, e voglio stare con te qualunque cosa accada, perché non sono mai stato di nessun'altra nel modo in cui sono tuo, e non riesco neanche a immaginare di esserlo." Mi ritrovo col fiato corto quando finisco di parlare, e mi prendo del tempo per rendermi conto di quello che ho appena fatto.
Le ho appena aperto il mio cuore, completamente, e non riesco a decidere come mi sento al riguardo. Considerando il fatto che non saprei in che altro modo farmi perdonare e farla tornare da me, comincio ad agitarmi.
"Pensi davvero che io tiri fuori il peggio di te?" La seguo con lo sguardo quando scende uno scalino, fermandosi a pochi centimetri da me, mentre sul suo viso prende forma un'espressione corrucciata che non perde tempo a trasformarsi in un sorriso.
Stavolta sono io ad alzare gli occhi al cielo, sbuffando in una risata.
"Si, davvero. Lo vedi? Ti ho appena aperto il mio cuore, e tu stai effettivamente tirando fuori il peggio di me, in questo momento." Scherzo, avvicinandomi di più a lei.
La sento ridere e giuro di non essermi mai sentito così sollevato prima. "Hai appena affrontato un viaggio di ventuno ore e cinquanta minuti per andare dalla ragazza che tira fuori il peggio di te?"
"Ho appena affrontato un viaggio di ventuno ore e cinquanta minuti per andare dalla ragazza che amo." La correggo, avvicinandomi piano finché le sue labbra non incontrano le mie.
N/A:
Non sono morta, ahahah.
Vi chiedo scusa perché non ho aggiornato per quasi un mese e davvero mi sento una persona veramente cattiva per questo, ma spero che il capitolo sia valsa tutta questa attesa. È uno de miei preferiti e dovete ASSOLUTAMENTE leggerlo mentre ascoltate la canzone.
Inoltre, non mancano molti capitoli alla fine della storia, o almeno questo è quello che ho in programma, ma non si sa mai cosa potrebbe accadere eheheh.
Se vi è piaciuto il capitolo, come al solito, lasciatemi una stellina o se ne avete voglia un commento facendomi sapere cosa ne pensate.
Un bacio, alla prossima.
P.S. : SIAMO ARRIVATE A 8k E PASSA DI VISUALIZZAZIONI, grazie grazie grazie! Vi adoro!
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Beyond (ft. Niall Horan)
FanfictionMargareth Johnson è una semplice ragazza australiana che, a causa del trasferimento di sua madre per via del lavoro, è costretta ad abbandonare la sua vita a Melbourne per costruirsene un'altra nella bellissima città di Londra. Ma ancora non sa che...