Capitolo 8.

1.8K 93 4
                                    

Le lezioni corrono velocemente, e quando il campanello risuona in tutto l'edificio mi precipito fuori dalla classe diretta verso casa, l'ultima cosa che voglio è imbattermi in Niall per i corridoi.
La sciarpa intorno al collo mi prude, ma è l'unico modo per nascondere il segno rosso sul collo.

"Meg, perché corri?" Riconosco la voce di Olivia dietro di me, e sto per inciampare sui miei stessi piedi quando mi volto, incontrando le figure alte di Harry e Niall, insieme a lei.

Quest'ultimo lancia uno sguardo alla stoffa avvolta intorno al mio collo e mi guarda, un ghigno ad increspargli le labbra sottili.

"Uhm, stavo.. andando a casa, sono stanca." Confesso.
Le mie dita giocherellano con i fili della mia sciarpa color crema.

"Non hai caldo, Margareth? Quella sciarpa sembra così soffocante."
C'è un'enorme quantità di soddisfazione sul suo volto, e sento il sangue ribollirmi nelle vene.
So che lo sta facendo perché sa che non ho intenzione di rivelare la cosa ad Olivia.
Se vuole giocare, giochiamo.

"In realtà no. Non mi sento bene, probabilmente ho l'influenza."
Faccio spallucce e gli sorrido, con fare innocente.

"Va' a casa e riposati, allora. Ci vediamo domani." Olivia mi abbraccia e va via insieme a suo fratello, che mi rivolge un sorriso luminoso.

Niall è ancora in piedi, davanti a me, e sembra divertito.
Inarco un sopracciglio e lui scoppia in una risata.

"Andiamo è solo un succhiotto, non ti ho mica morso." Strilla, prendendosi chiaramente gioco di me.

Gli do uno schiaffetto sul petto e mi guardo intorno, sperando che nessuno lo abbia sentito.

"Shhh." Sono io stavolta ad afferrarlo per il braccio, e a tirarlo da un lato.

"Fammi vedere." Soffia a pochi centimetri dal mio viso, portando le mani sulla stoffa chiara avvolta intorno al mio collo. Piego leggermente il capo, mentre lui mi sfila la sciarpa.
Sorrido inevitabilmente quando lo vedo passarsi la lingua sul labbro inferiore.

"Margareth Johnson?" Qualcuno attira la mia attenzione, facendomi distogliere lo sguardo da Niall.
Riavvolgo velocemente la sciarpa intorno al collo e allontano il biondo da me.

Mi volto e trovo davanti a me un ragazzo alto, dai capelli scuri e gli occhi dello stesso colore intenso.
I lineamenti sono duri ma l'espressione è dolce.

"Si?" Gli sorrido, e lui ricambia portandosi una mano dietro la nuca, come imbarazzato.

"Sono.." Comincia, ma qualcuno lo interrompe.

"Nathan Atwood." La voce di Niall è fredda e distaccata.
I due si rivolgono uno sguardo che non riesco a decifrare, e sono confusa dalla situazione piuttosto strana.

"Niall, amico." Gli sorride Nathan, dandogli una pacca sulla spalla.
Il biondo si scansa leggermente, avvicinandomi a lui.

Non posso evitare di sentirmi compiaciuta per il modo in cui mi sta stringendo possessivamente la vita, anche se so che non se ne sta rendendo conto.

Mi piace dannatamente tanto questo suo lato così territoriale.

"Ecco- Il professor Collins mi ha detto che sei una delle sue alunne migliori e mi ha raccomandato di chiedere a te per delle ripetizioni in letteratura inglese.." Comincia, riportando la sua attenzione su di me.

"Se per te è un problema posso sempre chiedere.." Comincia, ma lo interrompo immediatamente, accettando.

Sono guidata dall'istinto e dalla voglia di vedere la reazione di Niall. So che è sbagliato ma non riesco a vedere il lato negativo della cosa.

"Cosa?" Esclama infatti lui, guardando prima me, poi il ragazzo moro.
Quest'ultimo mi sorride gentilmente.

"Perfetto, facciamo domani da me?" Mi chiede, ignorando completamente la reazione di Niall.

Ci penso un attimo su e poi accetto, mentre lui mi dice che mi aspetterà in cortile alla fine delle lezioni così da arrivare insieme a casa sua.

Quando si allontana, sento lo sguardo del biondo su di me e in qualche modo sono consapevole di aver agito in maniera sbagliata nei suoi confronti.

"Che c'è?" Gli chiedo, incontrando il suo sguardo.

"Dimmi che non hai appena accettato di dare ripetizioni a quel coglione." Scuote la testa, strabuzzando gli occhi con fare incredulo.

"Perché? Ha bisogno di una mano in letteratura inglese, in cui tra l'altro ho il massimo dei voti, e tu non sei di certo nelle condizioni di potermi dire cosa fare o non fare, Niall." Lo ammonisco, cominciando a camminare dall'altra parte del corridoio.

Sento i suoi passi dietro di me, ed è subito al mio fianco.

"Andiamo Meg, quel ragazzo è un idiota, non lo conosci." Si lamenta, agitando le braccia nell'aria.

"Non sarebbe stato carino rifiutare la sua proposta, non vedo cosa ci sia di sbagliato nell'aiutarlo in una materia in cui ha difficoltà." Esclamo. La mia voce è più acuta adesso, e sento l'irritazione crescere dentro di me.

"Come vuoi." Si lascia cadere le braccia lungo i fianchi e io annuisco, riprendendo a camminare per la mia strada.

---
SPOILER-

"Cosa.. Cosa c'è tra te e Niall?"
Il succo mi va di traverso al suono delle sue parole, facendomi tossire violentemente.

Quando mi riprendo, scuoto velocemente la testa, guardandolo con espressione seria.

"Cosa? Assolutamente nulla! Perché pensi una cosa del genere?" Inarco un sopracciglio.

"Ieri, beh.. Sembravate molto intimi." Quasi ride, ed evito di prendere un altro sorso di succo, per non morire.

"Umh, siamo.. siamo amici, credo."
La mia voce è leggermente più bassa, ma riesce a sentirmi comunque, perché sorride.

"Quindi non se la prenderà o cose del genere se ti porto fuori a cena, un giorno di questi?" Mi chiede, e giuro di aver visto un barlume di speranza nei suoi occhi scuri.

Annuisco. "Non se la prenderà o cose del genere se mi porti a cena fuori un giorno di questi." Lo imito, ed entrambi ridiamo.

Beyond (ft. Niall Horan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora